Banditi armati assaltano un ufficio postale La titolare fuggo urlando e rischia la morte

Banditi armati assaltano un ufficio postale La titolare fuggo urlando e rischia la morte Banditi armati assaltano un ufficio postale La titolare fuggo urlando e rischia la morte Uno dei malviventi l'ha inseguita minacciando di sparare, poi ci ha ripensato - L'episodio alla Savonera Assalto di due banditi, ieri alle 9, all'agenzia postale di Savonera, via Druento 37. La rapina ha avuto momenti drammatici, tre impiegati e due clienti sono rimasti immobilizzati dallo spavento per diversi secondi, sotto la minaccia delle pistole. Si è temuto il peggio quando la titola¬ re dell'ufficio, Maria Rosa Villa, 40 anni, è riuscita a portarsi in cortile per dare l'allarme. La tensione si è dissolta solo con la fuga dei malviventi. Il bottino: mezzo milione. Racconta la Villa: « Sul momento non mi ero accorta di nulla. Poi all'improvviso una voce ta¬ gliente ha scandito: "Fermi tutti, è una rapina". Mi sono messa a tremare, cercando di mantenere la calma ». La donna aveva accanto l'impiegata Pasqualina Acchiardi, 28 anni, e il portalettere Domenico Massaro, della stessa età. C'erano solo due persone, come si è detto, davanti agli sportelli. Hanno riferito alla polizia: « E' stato come nei film, solo uno dei due gangster aveva il passamontagna calato sulla testa: capelli scuri, statura bassa, erano entrambi sui vent'anni ». Una sequenza rapidissima. Dominando l'angoscia della situazione la titolare dell'agenzia sorprende i rapinatori con una fulminea corsa in cortile. Grida: « Aiuto, aiuto ». Uno dei giovani armati la insegue, sempre puntando l'arma: « Ferma, dove vai, ferma o sparo ii. Fa pochi passi poi desiste, torna nell'ufficio a dar man forte al complice che raccoglie le banconote dalla cassa. Impiegati e testimoni seguono con angoscia tutta l'operazione. Sono pochi attimi, ma non passano mai. Finalmente gli sconosciuti indietreggiano verso l'uscita, raggiungono la strada. Li attende una 124 coupé, a motore acceso con l'autista pronto a partire. Alle invocazioni di aiuto della Villa intanto comincia ad accorrere gente. Ma è troppo tardi. L'auto si allontana in fretta. Qualcuno fa in tempo a notare che la targa è di cartone, i numeri sono disegnati con un pennarello: un trucco, probabilmente, per nascondere la vera targa. La macchina, forse, non era rubata. E' rimasta senza esito una battuta nella zona dei carabinieri al comando del capitano Calisti di Rivoli e del maresciallo Chillemi di Collegno. Nell'ufficio postale di Savonera, i dipendenti ancora sconvolti dopo la rapina

Persone citate: Calisti, Chillemi, Domenico Massaro, Maria Rosa Villa, Pasqualina Acchiardi

Luoghi citati: Collegno, Rivoli