La Regione per la tutela dell'ambiente e per la lotta contro gli inquinamenti

La Regione per la tutela dell'ambiente e per la lotta contro gli inquinamenti La Regione per la tutela dell'ambiente e per la lotta contro gli inquinamenti Le richieste della V Commissione del Consiglio: difesa dai rumori, controllo delle acque e dell'aria, salvaguardia della salute sui luoghi di lavoro - Un convegno sulla depurazione degli scarichi industriali e urbani Tutela dell'ambiente e lotta agli inquinamenti. E' un impegno sempre più sentito. La Regione ha affrontato questo tema in più occasioni, ha esteso la classificazione nelle zone A e B secondo la legge antismog di numerosi comuni, la Giunta ha preparato la legge sui limiti di tollerabilità delle acque di scarico. La V Commissione del Consiglio, presieduta dal liberale Zanone, si è occupata a lungo dell'argomento esaminando il rapporto preliminare dell'Ires. Conclusione: « La tutela dell'ambiente non può essere indirizzata soltanto alla salvaguardia dei beni ambientali, ma deve prò. porsi l'obiettivo di ripristinare tutti quelli che, seppure in situazione critica, possono ancora essere recuperati con interventi tempestivi ». La commissione insiste sulle « misure per la tutela della sanità negli ambienti di lavoro e provvedimenti contro il cosiddetto inquinamento da rumore prodotto dalle lavorazioni industriali e dal traffico »; chiede un censimento dei beni culturaliambientali ed un'azione per la lo¬ ro conservazione; la protezione più rigorosa delle superstiti risorse faunistiche autoctone stanziali. Sul problema aree verdi insiste per Vii acquisizione e destinazione a parco pubblico della Mandria, di Stupinlgi e delle Vallere, accompagnata da interventi a tutela di fasce verdi lungo i fiumi e per la destinazione a parco delle parti non compromesse del sistema collinare torinese e di quello da Rivoli ad Avigliana ». Naturalmente a ciò va aggiunta la tutela della flora, il controllo delle sostanze antiparassitarie, pericolose sia per le piante che per gli animali, l'emanazione di provvedimenti contro gli inquinamenti Ìdrici, l'istituzione di un servizio geologico regionale, l'inventario delle concessioni e dei permessi per captazione di acque superficiali e sotterranee attualmente in esercizio e altri provvedimenti per raggiungere efficaci risultati globali. L'acqua diventa un bene sempre più prezioso e sempre più in pericolo. Su questo argomento si è svolto ieri nel salone del San Paolo un convegno nel quale sono intervenuti il prof. Saracco del Politecnico, l'ing. Meucci direttore dell'Acquedotto municipale, l'avv. Veronesi, il prof. Di Giovi, ne, l'ing. Sturla e il dott. Moiso della società Castagnetti organizzatrice del convegno. Si è parlato del « limite di accettabilità degli scarichi » e ring. Meucci ha affermato: « Essi non bastano da soli a salvaguardare il patrimonio idrico che deve essere gestito come un'importante risorsa economica nazionale. Devono perciò essere integrati in una visione più ampia di gestione economica dell'acqua per trarne motivo di maggiore economicità e per adattare le norme sui prelievi e sugli scarichi alle mutevoli situazioni di tempo e di luogo ». Ha suggerito come esempio la legislazione francese. I problemi tecnici sono stati affrontati dal prof. Saracco, dall'ing. Sturla e dal dott. Moiso il quale ha insistito sulla necessità di « definire il limite tecnologico di accettabilità degli scarichi in funzione di tipo, dimensione e costo di esercizio ».

Persone citate: Castagnetti, Meucci, Moiso, Saracco, Sturla, Zanone

Luoghi citati: Avigliana, Rivoli, San Paolo