Lavori nello spazio (per la prima volta)

Lavori nello spazio (per la prima volta) Ardua operazione di Skylab Lavori nello spazio (per la prima volta) Conrad e Kerwin oggi devono tagliare una lastra metallica con cesoie per riparare un pannello solare - "Non sarà facile" (Dal nostro corrispondente) New York, 6 giugno. Il comandante Conrad e l'ufficiale medico Kerwin, i due astronauti che domani usciranno nello spazio, hanno provato oggi ad eseguire la riparazione di un tipo di pannello solare a bordo dello Skylab. Usando gli stessi strumenti di cui si serviranno domani nella loro ardita «pas- seggiata», hanno lavorato per circa tre ore, con buoni risultati. «Credo che ce la faremo — ha detto Conrad in una comunicazione col Centro spaziale di Houston nel Texas —, anche se non sarà facile». I due astronauti lasceranno il laboratorio orbitante per raggiungere il pannello, che è bloccato da una lastra metallica, alle 18 ora italiana. La manovra è stata controllata in tutti i particolari. Conrad e Kerwin uniranno insieme alcune aste, per una lunghezza di 20 metri circa, in cima alle quali collocheranno enormi lame e forbici, in modo da poter toccare il pannello direttamente dall'oblò. Reggendosi quindi alle aste stesse, ma assicurati all'interno dello Skylab da una corda, raggiungeranno il punto voluto. Se riusciranno a tagliare la lastra, il pannello si aprirà, erogando più energia elettrica di quanto il laboratorio orbitante non ottenga adesso dai pannelli del mini-osservatorio astronomico e dalle batterie della capsula Apollo. Sarà la prima volta che l'uomo tenta una riparazione nello spazio, e l'impresa non è senza peri coli. Conrad e Kerwin hanno imparato a muoversi con disinvoltura all'interno dello Skylab, ma l'esterno è diverso: essi fluttueranno nel vuoto, e avranno problemi nell'adoperare le lame e le forbici. Weitz, che rimarrà nel laboratorio orbitante, potrà fornire loro un aiuto limitato: in caso d'emergenza, è però pronto a uscire anch'egli. La manovra è stata provata a terra, in una piscina d'acqua, dagli astronauti di riserva. Un'altra delle batterie dello Skylab, la terza su diciotto, ha dato oggi segni di indebolimento, e minaccia di spegnersi da un momento all'altro. I tecnici della Nasa temono che altre si fermino nei prossimi giorni. « Se la passeggiata non sarà coronata da successo » ha detto un portavoce « ci troveremo in una grave crisi ». Per qualche momento, ieri, si è temuto che l'impresa dovesse essere rinviata a causa di un'irregolarità cardiaca riscontrata la scorsa settimana a Conrad, durante un esercizio alla «bicicletta senza ruote», uno degli strumenti per l'esame delle reazioni dell'organismo umano nello spazio. Conrad, nel calore intenso del laboratorio orbitante e sotto sforzo, aveva denunciato una serie di palpitazioni, e i battiti salivano a 160 al minuto. I medici ieri gli hanno fatto ripetere l'esercizio: grazie anche all'abbassamento della temperatura di bordo, Conrad l'ha superato agevolmente. Il comandante ha poi protestato con veemenza per «^'eccesso di scrupolo». La discussione tra lo Skylab e la Nasa è stata così accesa per qualche minuto che l'ufficio stampa ha rifiutato di renderla pubblica. I portavoce hanno poi precisato che palpitazioni sono state riscontrate anche in altri astronauti nelle missioni Apollo in circostanze analoghe. «In realtà — hanno detto —, le condizioni di Conrad, Kerwin e Weitz sono eccellenti. Essi potrebbero restare nello spazio più dei 28 giorni previsti. E' più utile però, per gli esperimenti scientifici, che un altro equipaggio subentri loro una voi ta che lo Skylab sia riparato e funzioni perfettamente». e. c.

Persone citate: Weitz

Luoghi citati: Houston, New York, Texas