Stewart e Peterson ancora più veloci lckx finisce contro un "guard-rail,,

Stewart e Peterson ancora più veloci lckx finisce contro un "guard-rail,, Stewart e Peterson ancora più veloci lckx finisce contro un "guard-rail,, Illeso il pilota della Ferrari, che poi ha inutilmente girato con la macchina di Merzario - Fittipaldi ottiene il quarto miglior tempo - De Adamich bloccato da un guasto - Oggi ultima tornata di prove; a chi la prima posizione al via? (Dal nostro inviato speciale) Montecarlo, 1 giugno. Come era logico, nella seconda giornata di prove per il Gran Premio di Monaco di Formula 1, tutti i piloti, meno due, hanno migliorato i loro tempi. Le eccezioni sono rappresentate dall'americano George Follmer, con la Shadow che ha addirittura perso l'alettone posteriore e, purtroppo, da Jackie Ickx, con la Ferrari, che è uscito di pista durante il suo secondo giro di allenamento. Andrea De Adamich, poi, è fuori concorso: l'italiano ha fatto da spettatore perché il distributore della benzina della sua Brabham si è rotto al primo colpo di avviamento dato al motore. Ickx è andato a sbattere con la sua rossa «312 B3» nel guard-rail che fiancheggia questo circuitobudello nel tratto in discesa fra la vecchia stazione ferroviaria del Principato e la curva che immette nel lungomare. Un punto, per fortuna, assai lento, in cui la velocità non supera i 60-70 chilometri orari. Le conseguenze sono state quindi assai modeste: una ammaccatura alla monoscocca e il piegamento di un puntone della sospensione sinistra. I meccanici hanno potuto praticamente eseguire le riparazioni del caso nel pomeriggio. Il belga, tornato a piedi al box della Ferrari, da dove anche il dottor Giovanni Agnelli seguiva con particolare interesse le evoluzioni delle monoposto, ha spiegato il perché dell'incidente. «Nel passaggio dalla "prima" alla "seconda" — ha detto Ickx — il cambio è rimasto In "folle". In fase di accelerazione mi è mancato l'appoggio del motore e sono sci volato via sulla sinistra della pista, che era piuttosto viscida per l'olio lasciato in precedenza dalle macchine di Formula 3 impegnate nelle loro prove». A Ickx è stata affidata alloia la «312 B3» di Arturo Merzario. Come è noto, il comasco guida a Montecarlo la vettura «numero 2» del belga, il quale ha diritto di riaverla in casi del genere. Una situazione forse non attraente per Merzario, ma il nostro pilota si è adattato di buon grado in attesa della terza «B3» che sarà finalmente tutta sua. Il belga, comunque, dopo pochi giri ha rinunciato a continuare nella prova, sia per il differente tipo di messa a. punto voluta da Merzario, sia per la sistemazione — per lui scomodissima — del posto di guida. «Proprio non mi ci trovavo», ha spiegato Ickx e cosi l'italiano ha potuto continuare nei suol allenamenti, perfezionando la conoscenza del «toboga» monegasco, tanto da scendere dal l'30"5 di ieri ad l'29"8, dodicesimo tempo della giornaata. E' stato un peccato che Ickx oggi non abbia potuto provare. Siamo convinti che avrebbe migliorato il tempo ottenuto nella prima sessione di allenamenti. La «B3» sta confermando di essere, in questi suoi primi passi, un'ottima vettura: con 1 ritocchi di messa a punto eseguiti stanotte, il belga si sarebbe trovato ancora più a suo agio nei saliscendi del Principato. Merzario ha detto: «Figuratevi che ieri, nel mio primo giro, dovevo cercare letteralmente la strada. Ad un certo momento, per poco non mi sono infilato in uno spiazzo invece di voltare dalla parte giusta. Ho cercato di compiere un notevole numero di giri, non tanto per mettere a punto la macchina, che va bene, quanto per conoscere la pista. 1 tempi sono venuti quasi da soli: sinceramente non me li aspettavo. Domenica, ad ogni modo, viaggerò al mio ritmo, senza presunzione, con il solo scopo di portare a termine la gara. Il circuito è divertente, ma il problema dei sorpassi è grave. Se quello davanti a te non alza la mano per farti cenno di passare, non c'è da fidarsi». Eliminato provvisoriamente Ickx, Stewart con la Tyrrell e Peterson con la Lctus hanno oggi ri¬ confermato di essere (per ora) i più veloci a Montecarlo, migliorando di un secondo i loro tempi. Lo scozzese ha girato in l'27"5, media oraria chilometri 134,866, e lo svedese in l'27"7: due decimi di secondo di differenza fra Jackie e Rcnnie contro i tre di ieri. Mentre questi due piloti paiono intenzionati a procedere in coppia, c'è da registrare l'inserimento al vertice della classifica di Hulme con la McLaren (l'27"8) e di Emerson Fittipaldi con la seconda Lotus (l'28"l). Il brasiliano ha avuto la disavventura nell'ultimo quarto d'ora di prove — sempre il più rapido — di rimanese fermo lungo il circuito per mancanza di benzina. La fisionomia di questo sesto appuntamento del «mondiale» di Formula 1 comincia dunque a chiarirsi seguendo linee già note. Un cenno particolare però meritano Lauda con la Brm Ganley, con la Iso-Rivolta (mentre quella del nostro Nanni Galli è piuttosto indietro) ed Amen, li quale sta sfruttando in modo favoloso le possibilità, invero non esaltanti. della sua Tecno-Martini, che, sul finire delle preve, ha patito la rottura del motore. Domani ancora prove. Sarà una battaglia che anticiperà quella di domenica. A Montecarlo, dati i problemi di sorpasso cui abbiamo accennato, partire nelle primissime posizicni conterà in modo rilevante, Ickx « risponderà » a Stewart e Peterson? I tifosi italiani, che, come sempre, rendono questo Gran Premio simile a quello di Monza, ci sperano fervidamente. Michele Fenu I migliori tempi: 1) Stewart, Tyrrell Ford, l'27"5, media 134,866; 2) Peterson, Lotus-Ford, l'27"7; 3) Hulme, McLaren Ford, l'27"8; 4) Emerson Fittipaldi, Lotus Ford, l'28"l; 5) Cevert, Tyrrell Ford l'28"3; 6) Lauda, Brm, l'28"7; 7) Ganley, Iso-Rivolta, I'29"; 8) Beltoise, Brm, l'29"l; 9) Amon, Tecno-Martini, l'29"3; 10) Hailwood, Surtees, l'29"4; 12) Merzario, Ferrari, 1' 29"8; 21) Galli, Iso-Rivolta, l'31"7.

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