Germania: aumenta il "tasso di sconto,, di Tito Sansa

Germania: aumenta il "tasso di sconto,, Sarà portato dal 6 al 7 per cento Germania: aumenta il "tasso di sconto,, Il provvedimento entrerà in vigore domani (Dal nostro corrispondente) Bonn, 30 maggio. La Banca federale tedesca è di nuovo intervenuta oggi con decisione per appoggiare il piano di stabilità programmato dal governo. Ha deciso che a partire da venerdì 1 giugno il tasso di sconto venga portato dal 6 al 7 per cento e che il tasso di anticipazione sui titoli (il cosiddetto «Lombard Rate») passi dall'attuale 8 al 9 per cento. Meno di un mese fa, il 4 maggio, i due tassi erano stati aumentati di un punto e soltanto otto mesi fa, nell'ottobre scorso, erano tra i più bassi del mondo, rispettivamente del 3 e del 5 per cento. Le notizie dal «fronte dell'inflazione» che stamane avevano preceduto la decisione della «Bundesbank» erano allarmanti: in Renania-Vestfalia e in Baviera l'aumento del costo della vita (in un anno) ha superato per la prima volta la barriera dell'8 per cento (rispettivamente 8,1 e 8,2); nelle; stesse regioni i prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 10 e del 9,6 per cento e quelli dei prodotti ortofrutticoli (dalle patate alle mele) registrano un aumento medio record del 34,5 per cento. Esperti del ministero dell'Economia temono che entro la fine dell'anno il tasso di aumento del costo della vita possa avvicinarsi al 10 per cento. Un grido di allarme è venuto anche da Stoccarda, dove il ministro dell' Economia Hans Friderichs ha parlato al congresso dell' Unione industriale, definendo l'inflazione «il più pericoloso nemico dell'economia di mercato, più pericoloso di quegli ideologi che l'avversano» e ha accennato al rischio che la piena occupazione non possa venire garantita. Grave viene defini¬ ta la situazione da diversi portavoce delle banche e dell'industria che salutano — insieme con il governo — il nuovo «doloroso, ma inevitabile» freno imposto dalla « Bundesbank ». Benché il presidente della «Bundesbank», Klasen, ritenga che l'attuale debolezza del dollaro sia dovuta a «fattori di politica interna negli Usa», la Borsa delle valute di Francoforte ha reagito di colpo alla nuova misura restrittiva del credito. Il dollaro, che lunedì aveva chiuso a 2,7485 e ieri era sceso a 2,73 (in previsione delle decisioni odierne) ha toccato oggi il punto più basso mai raggiunto nella sua storia, 2,715 marchi. Tito Sansa

Persone citate: Hans Friderichs, Lombard

Luoghi citati: Baviera, Bonn, Francoforte, Germania, Renania, Stoccarda, Usa