La tecnica della scansione per le diagnosi istologiche

La tecnica della scansione per le diagnosi istologiche Chicago, il congresso sui microscopi elettronici La tecnica della scansione per le diagnosi istologiche Lo "scanning" rende possibili le biopsie intraoperatorie più rapide esaminando dal di fuori interi gruppi di cellule: maggior difficoltà, il prelievo - Riconoscimento dei parassiti e studio delle superfici articolate Il Congresso « Scanning Electron Microscopy in Pathology» conclusosi recentemente a Chicago non ha deluso le aspettative. Sembra davvero che alcuni dei problemi chiave della diagnosi morfologica per diverse malattie cellulari siano stati superati, o siano assai vicini al superarne ito. Si attende ora che i mf Sud pratici applichino le nuove tecniche, e si convincano della opportunità di rivedere lo schematismo classico della citologia patologica che è ancora per molti paesi, fra cui il nostro, praticamente al livello anteguerra. Le grosse attese erano, com'è ovvio, puntate sulla diagnostica dei tumori, che cozza da anni contro due ostacoli: la necessità di far presto, per le biopsie intraoperatorie, e quella di non sbagliare. Ostacoli che il microscopio elettronico tradizionale, con i suoi tre giorni necessari per la preparazione dei campioni e con le minuscole aree scandagliabili, non aveva potuto superare. Lo «scanning» ha davanti a sé cellule intere, che scandaglia a tutti gli ingrandimenti, ma sempre dalla parte di fuori. E' possibile diagnosticare un tumore maligno dalla forma della cellula, e dalla struttura della sua superficie, purché esaminata al livello submicroscopico? La risposta è sì, se la fissazione è stata fatta bene. Per l'occasione è sceso in lizza Keith Porter dell'Università del Colorado, uno dei senatori della microscopia elettronica. Magnifici caratteri per i neuroblastomi e gli epatomi, sarcomi e timomi variamente coltivati sono stati esibiti, a prospettare una possibilità di indagine praticamente illimitata. Un forte gruppo di Microbiologi e Ginecologi di Birmingham è andato oltre, ed ha messo a punto una precisa tecnica di rilevamento quasi istantaneo di carcinomi uterini su esfoliazioni condotte con varie tecniche di prelievo. Particolare importante è che dopo questa prima diagnosi le cellule prelevate possono essere ulteriormente controllate su sezioni ultrasottili, sempre al microscopio elettronico. Il prelievo, che deve conservare per quanto possibile i rapporti fra cellule, è ancora il punto critico dell'impresa. Più semplice è il cammino per lo studio di cellule naturalmente libere, come gii elementi figurati del sangue. Globuli rossi in varie condizioni e leucociti, agevolmente prelevati, vengono studiati a scansione ormai da anni. Però il quadro della distinzione dei leucociti in varie classi è ancora confuso, e neppure al National Cancer Institute di Bethesda riescono ad ottenere una classiti cazione direttamente comparabile con quella tradizionale. Al Centro sulla Trombosi di Detroit hanno però presentato belle indagini per la previsione della disposizione alla trombosi mediante lo studio di forma e superficie di globuli rossi a scansione. In genere, tutti gli studiosi di arteriopatie ottengono precise indicazioni dall'esame submicroscopico della superficie dei vasi. Un importante settore che ora si apre è quello dell'effetto sull'intima aortica dei vari meccanismi pulsanti artificiali che vengono inseriti nell'apparato circolatorio per superare infarti o emboli. Due vie sulle quali finalmente la scansione si è mossa sono: la diagnosi delle malattie parassitarie e lo studio delle superfici articolari, che sembrarono, anni fa, due dei primi problemi da essere affrontati con successo, ma la cui risoluzione è stata ottenuta solo grazie agli ultimi miglioramenti tecnici. Il riconoscimento dei parassiti, sempre minuscoli, siano essi Protozoi, Nematodi, Cestodi o minuscoli Artropodi è assai facilitato nella biopsia esaminata a livello submicroscopico. McKee, dell'Istituto di Medicina Navale di Bethesda, ha presentato belle diagnosi di Toxoplasmosi, Tricomoniasi, Cestodiasi, Schistosomiasi eccetera, su materiali ottenuti in vario modo. Per il secondo settore, tanto a Heidelberg, quanto a Toronto, npmlcgdddrsnnrlad nei rispettivi Ospedali Ortopedici, hanno ottenuto ottimi risultati nello studio delle cartilagini articolari in condizioni normali e patologiche, fornendo importanti dettagli nella conoscenza delle cause di distruzione delle cartilagini stesse, chiaramente deducibili dall'aspetto della loro superficie. Infine si sono rivolti alla microscopia a scansione anche i dermatologi. Pinlay e Hunter (rispettivamente di Ontario e di Manchester), esaminando biopsie di ammalati della sindrome di Ehlers-Danlos hanno potuto identificare una tipica organizzazione strutturale del collagene che consente una diagnosi sicura. Da strumento raffinato, il microscopio a scansione e dunque entrato con pieno diritto nel campo pratico, sommergendo la trattatistica tradizionale. C'è ora da domandarsi quanto tempo occorrerà prima che la fusione fra la vecchia e la nuova cultura si sia realizzata, e prima che la generalità dei patologi si sia convinta dell'opportunità di abbracciare i nuovi metodi. Non basta infatti, a questo punto, il lavoro dei pionieri, ma occorre un'azione ad ampio raggio che domini l'intero panorama della morfologia patologica, individuando, in ciascun paese, gli obiettivi da affrontare più prontamente. Per quanto riguarda l'Italia, pochi sembrano disposti allo sforzo necessario per adeguarsi alle nuove discipline, rinnovando la propria cultura. Al solito, dovremo aspettare che la strada venga percorsa da altri quasi fino in fondo, per poi inoltrarvisi con i tradizionali quattro anni di ritardo. Annotazione finale: nessun medico italiano era, com'è ovvio, presente al congresso di Chicago. Baccio Baccetti Direttore Istituto di Zoologia dell'Università di Siena Cellula di epatoma fotografata a scansione da Porter

Persone citate: Baccio Baccetti, Heidelberg, Keith Porter

Luoghi citati: Birmingham, Chicago, Colorado, Detroit, Italia, Manchester, Siena