Sospettato di avere ucciso lo zio agricoltore: liberato
Sospettato di avere ucciso lo zio agricoltore: liberato L'oscuro delitto di Settimo Vittone Sospettato di avere ucciso lo zio agricoltore: liberato Insufficienti prove a carico del nipote di 35 anni (Dal nostro corrispondente) Ivrea, 26 maggio. (r.a.) Le indagini sul delitto di Settimo Vittone riprendono, per la seconda volta, da zero. Verso mezzogiorno, infatti, il sostituto procuratore della Repubblica di Ivrea, dott. Scovazzo-Camerata, dopo un colloquio con l'avvocato Musumeci ha disposto la scarcerazione di Fortunato Peretto, il trentacinquenne di Torre Daniele fermato giovedì perché indiziato per l'omicidio dello zio paterno Stefano, assassinato il 25 febbraio scorso nella sua cascina sui monti di Cesnola. Gli indizi a suo carico sono stati ritenuti insufficienti. Il giovane, come si ricorderà, era stato accusato dal padre, Pietro Giacomo, di 66 anni, il quale nel corso di un litigio ad alta voce (era stato inteso dai vicini di casa che lo riferirono in seguito ai carabinieri) lo rimproverò aspramente di aver ucciso lo zio. Fortunato Peretto, interrogato dal magistrato inquirente, ha respinto l'accusa. « Mio padre è ammalato di arteriosclerosi e spesso mi rivolge accuse fantasiose, come appunto questa. Io tuttavia non ho ucciso mio zio. Ero con lui in buoni rapporti e per quella sera dispongo di un alibi ». Il magistrato, dopo avere interrogato anche il padre, aveva disposto il fermo del giovane per effettuare alcuni accertamenti, conclusi i quali, però, non essendo emersi elementi d'accusa, lo ha rimesso in libertà. L'uomo ha lasciato il carcere di Cuorgnè verso l'ima e ha fatto immediatamente ritorno in famiglia. Nel corso delle indagini per il delitto, i carabinieri avevano fermato, il 17 aprile scorso, Italo Peretto, 33 anni, omonimo ma non parente della vittima. Contro di lui erano stati raccolti indizi ed era stata depositata una perizia tecnica su un suo piccone, probabilmente usato per compiere il delitto. Il montanaro che aveva respinto l'accusa, era stato rinchiuso nel carcere di Aosta, ottenendo solo dopo 32 giorni la scarcerazione per mancanza d'indizi.
Persone citate: Italo Peretto, Musumeci, Peretto, Pietro Giacomo, Scovazzo-camerata, Torre Daniele
Luoghi citati: Aosta, Cuorgnè, Ivrea, Settimo Vittone
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