Venduta la metà delle azioni di Messaggero e Secolo XIX

Venduta la metà delle azioni di Messaggero e Secolo XIX Le ha acquistate l'editore Rusconi dai Perrone Venduta la metà delle azioni di Messaggero e Secolo XIX I redattori del "Secolo" hanno proclamato subito uno sciopero, quelli del "Messaggero" si fermeranno a partire da martedì Roma, 25 maggio. Il Messaggero di domani pubblica una lettera ai lettori nella quale si dichiara: «Il 50 per cento delle azioni della società II Messaggero e del Secolo XIX di Genova sono state cedute ieri dall'ingegner Ferdinando Perrone e dalle sue sorelle all'editore Edilio Rusconi. L'altro 50 per cento delle azioni dei due quotidiani resta di proprietà dell'altro ramo della famiglia Perrone». «I due giornali continuano nella loro linea tradizionale di indipendenza e contano sulla solidarietà della redazione, delle maestranze, degli impiegati e di tutte quelle forze politiche e culturali che credono nella funzione civile di una stampa libera». Firmato: Alessandro Perrone, direttore del Messaggero e del Secolo XIX. I redattori del Secolo XIX, dopo un'assemblea, hanno emesso questo comunicato: « l'assemblea dei redattori del Secolo XIX messa bruscamente di fronte all'avvenuta cessione del 50 per cento del pacchetto azionario dei giornali Il Secolo XIX di Genova e II Messaggero di Roma, esprime la propria vibrata protesta per la prassi antidemocratica e per le modalità con cui l'operazione è stata conclusa, modalità che dimostrano la presunzione, da parte di certi editori, di considerare commerciabili alla stregua di una comune merce, la dignità e la coscienza professionale dei giornalisti. Presa visione dell'ordine del giorno approvato all'unanimità dall'assemblea dei colleghi del Messaggero, vi aderiscono pienamente per quanto attiene le motivazioni e gli obiettivi dell'azione; prendono atto delle dichiarazioni del direttore Alessandro Perrone; decidono di dichiarare lo stato di agitazione e di non uscire con il numero del giornale di sabato 26 maggio, in attesa di portare avanti quelle richieste di chiarimento e di garanzia che tutelino l'integrità e la dignità della loro attività professionale al servizio dell'opinione pubblica. L'assemblea dei redattori del Messaggero ha approvato all'unanimità il seguente or("ne del giorno, che sarà pubblicato domani dal giornale: « L'assemblea dei redattori del Messaggero, informata della vendita del 50 per cento del pacchetto azionario della società editrice II Messaggero a un gruppo esterno rappresentato dall'editore Rusconi; dopo aver deplorato energicamente un'operazione che comporta, per la prima volta nella storia del giornale, una alterazione dell'equilibrio che aveva finora caratterizzato la composizione familiare della sua proprietà; rinnova il suo impegno a portare avanti la sua linea democratica ed antifascista finora perseguita dal giornale e della quale sono garanti il direttore Alessandro Perrone ed il corpo redazionale; si dichiara pronta ad opporsi, con ogni legit¬ tima forma di attività e di lotta sindacale, a qualsiasi tentativo volto ad introdurre nella vita del " Messaggero " elementi politici, ideologici, tecnici, organizzativi, amministrativi e professionali in contrasto con la linea democratica ed antifascista del giornale e difformi dal suo aspetto attuale; dichiara aperto lo stato di agitazione ». L'ordine del giorno continua: « Si permette l'uscita del giornale fino a martedì 29 maggio 1973 per portare a conoscenza dei lettori e dell'opinione pubblica una situazione che interessa, con le sorti del giornale, quelle della stampa italiana e della libertà d'informazione in genere, e decide di proclamare, d'intesa con le maestranze, lo sciopero a partire da mercoledì 30 maggio; si impegna a proseguire la battaglia in difesa dei suoi diritti e della sua autonomia nelle forme che risulteranno necessarie, in rapporto agli sviluppi della situazione, anche con la creazione di strumenti giuridico-sindacali, quali soprattutto un contratto integrativo, idonei ad accrescere i poteri dì controllo e decisionali della redazione sulla conduzione del giornale; fa infine appello alle forze democratiche del Paese e agli organismi rappresentativi della stampa, perché sostengano i redattori del Messaggero, in questa lotta di capitale importanza per le sorti della stampa nazionale ». (Ansa)

Persone citate: Alessandro Perrone, Edilio Rusconi, Ferdinando Perrone, Perrone

Luoghi citati: Genova, Roma