Rapinano 150 milioni di gioielli in albergo e chiudono 3 impiegati nella sala blindata

Rapinano 150 milioni di gioielli in albergo e chiudono 3 impiegati nella sala blindata Tre banditi armati e mascherati nel centro di Napoli Rapinano 150 milioni di gioielli in albergo e chiudono 3 impiegati nella sala blindata I malviventi hanno agito da professionisti: minacciati portiere e inservienti hanno scelto nel forziere tre valigie contenenti i preziosi - I "prigionieri" salvati già in preda all'asfissia (Dal nostro corrispondente) Napoli, 25 maggio. Audace rapina a mano armata stamane in pieno centro, nell'albergo Oriente, in via Diaz. Tre banditi, pistole in pugno, hanno immobilizzato il portiere e due inservienti dell'albergo, costringendoli ad aprire la camera blindata. I rapinatori, mascherati con parrucche, dopo aver prelevato tre valigie contenenti gioielli per oltre centocinquanta milioni di lire, hanno chiuso i tre dipendenti dell'hotel nella camera blindata e hanno raggiunto un quarto complice, rimasto in strada alla guida di una « Giulia » di colore chiaro, alla quale era stata applicata una targa risultata falsa. Gli autori del clamoroso colpo hanno agito da professionisti, con calma e lucidità. Posti di blocco immediatamente disposti nei punti nevralgici della città e in periferia non hanno dato esito. I banditi hanno agito seguendo un piano nei minimi particolari e con l'appoggio di un'auto « civetta ». Poco dopo le ore 4,20 la « Giulia », dopo aver effettua- to alcuni giri nella zona, si ferma davanti all'albergo Oriente. Mentre uno degli occupanti rimane al volante, gli altri tre scendono e si avviano nella hall. Sulla destra c'è il banco della ricezione, in fondo il bar, dove stanno bevendo un caffè il portiere, Carlo Renzulli, di 29 anni e due inservienti, Torello Castaldi, di 55 anni e Erminio Padovani, di 53. Uno dei rapinatori, alto, spalle larghe, si avvicina ai tre coprendosi il volto con la mano sinistra, estrae fulmineamente di tasca la pistola e la punta alla schiena del Renzulli. « Voglio la chiave della cassaforte! » intima al portiere. Anche gli altri due rapinatori mettono intanto mano alle armi e costringono i due inservienti a stendersi per terra. I tre agiscono con calma e decisione. Il portiere apre la camera blindata (un locale di appena un metro e mezzo per un metro e mezzo, alto non più di due metri), i banditi lo spingono da parte, entrano e si impossessano di tre valigie. Sanno ciò che vogliono: due infatti contengono gioielli per cento milioni e appartengono ad Aldo Aviotti, 54 anni, rappresentante di gioielli di Valenza Po mentre la terza, contenente gioielli per cinquanta milioni, è di un gioielliere napoletano, Roberto Nobler, di 35 anni. Bottino alla mano i rapinatori costringono il portiere e i due inservienti a entrare nella camera blindata, chiudono e lasciano le chiavi sul banco, quindi rimettono in tasca le armi e si avviano verso l'auto. A questo punto il piano dei malviventi rischia di saltare. Un metronotte. Pasquale Romano, di 25 anni, ha notato poco prima la Giulia con i quattro a bordo e si è insospettito. Ma in pochi secondi i rapinatori si allontanano a tutta velocità. Quando arriva una pattuglia di carabinieri, avvertita dal metronotte, non nota segni sospetti e si limita a fare un giro di perlustrazione nella zona. Nella camera blindata intanto i « prigionieri » vivono minuti d'angoscia mentre l'ossigeno, nell'angusto locale, va rarefacendosi. I tre tentano di aprire un varco nel muro, riescono a smuovere alcuni mattoni ma sono costretti a desistere davanti allo spesso strato di metallo. Alle 5,10 in loro aiuto involontariamente viene una cliente dell'albergo, Michelina De Nicola, di 31 anni, di Roma. La donna aveva chiesto di essere svegliata alle cinque. Era scesa per saldare il conto e per ripartire. Visto il piano di ricezione vuoto, la donna chiamava un paio di volte il portiere e infine sentiva le invocazioni di aiuto, provenienti dalla camera blindata. Poco dopo i tre vengono liberati, stravolti dalla paura, e con leggeri sintomi di asfissia. Dato l'allarme sul posto accorrono immediatamente pattuglie della polizia e dei carabinieri. Proprio davanti all'albergo viene rinvenuta una parrucca, gettata evidentemente da uno dei rapinatori. Si accerta che la targa della Giulia appartiene ad una « 500 » rubata qualche giorno fa in città. Sono immediatamente istituiti posti di blocco ma dei rapinatori non è stata trovata finora la minima traccia. a. 1.

Persone citate: Aldo Aviotti, Carlo Renzulli, Erminio Padovani, Pasquale Romano, Renzulli, Roberto Nobler, Torello Castaldi

Luoghi citati: Napoli, Roma, Valenza