I detenuti si rivoltano poi salgono sul tetto

I detenuti si rivoltano poi salgono sul tetto Sommossa nel carcere di Pisa I detenuti si rivoltano poi salgono sul tetto Danneggiata l'infermeria - Cessato nelle prigioni di Sassari lo sciopero della fame (Dal nostro corrispondente) Pisa, 24 maggio, (g. n.) Detenuti in rivolta al carcere « Don Bosco » di Pisa. Un centinaio di detenuti ha messo a soqquadro i locali dell'infermeria e altri locali; alcuni sono riusciti a raggiungere il tetto dell'edificio, sfondandolo. Subito dopo, sui cornicioni interni sono apparsi vistosi cartelli contenenti le richieste, che sono poi state illustrate a voce al giudice di sorveglianza, al procuratore della Repubblica e a un ispettore del ministero di Grazia e Giustizia. I detenuti, come avviene anche in altre carceri, chiedono la riforma del codice, un nuovo regolamento e un trattamento migliore (vitto e celle). La rivolta ha avuto inizio verso le 13, quando un detenuto ha rotto il vetro d'una finestra, ferendosi leggermente; i compagni hanno ini¬ ziato a rumoreggiare e dalla protesta si è poi passati ai danneggiamenti. Alle 20 la sommossa durava ancora, ma erano in corso trattative. Sassari, 24 maggio. (a. p.) E' cessato nelle carceri di San Sebastiano, a Sassari, lo sciopero della fame che cinque giorni fa, una ventina di detenuti avevano iniziato per richiamare l'attenzione delle autorità sulla necessità di riformare il codice di procedura penale e il regolamento carcerario. La protesta non ha avuto episodi di violenza, anche perché effettuata da detenuti in transito. Si trattava, nella maggior parte, di giovani provenienti dalle carceri di Venezia, che, dopo la clamorosa protesta dei giorni scorsi erano stati trasferiti nel carcere di Regina Coeli, a Roma, e quindi a Porto Torres, dove erano arrivati la sera del 19 maggio.

Persone citate: Don Bosco

Luoghi citati: Pisa, Porto Torres, Roma, Sassari, Venezia