Le rivelazioni di Nixon sul "caso Watergate,,

Le rivelazioni di Nixon sul "caso Watergate,, UAmerica discute il suo Presidente Le rivelazioni di Nixon sul "caso Watergate,, Il Presidente ha spiegato le misure predisposte dalla Casa Bianca per impedire fughe di documenti e di notizie - Creato uno speciale ufficio di controllo, anche a causa dei contrasti tra Fbi e Cia - Restano ancora interrogativi, annunciato un altro intervento di Nixon (Dal nostro corrispondente) New York. 23 maggio. La lunga dichiarazione di ieri del presidente Nixon non ha né risolto né ridimensionato lo scandalo Watergate. Dopo poche ore, anzi, sono emerse dalle inchieste in corso particolari che la contraddicono. La maggior parte della stampa americana, inoltre, manifesta oggi gravi dubbi sulla sua veridicità e completezza. La situazione è tale che il portavoce della Casa Bianca, Ronald Ziegler, ha annunciato per i prossimi giorni un altro pubblico intervento del presidente Nixon, o nella forma di una conferenza stampa, o in quella di un discorso alla nazione. Per l'osservatore straniero, la vicenda è incredibile: il capo degli Stati Uniti è di fatto sotto accusa. All'estero, forse, la sua proclamazione di innocenza è stata accettata: qui no, o almeno non del tutto. E' ormai quasi impossibile orientarsi nella ridda di rivelazioni delle autorità inquirenti, della Casa Bianca, dei protagonisti dello scandalo, dei giornali e della radio televisione. V'è però un punto di partenza obbligato, ed è la dichiarazione di ieri del presidente Nixon. Essa ha tracciato un quadro più preciso, anche se non esauriente, della vicenda. Il suo aspetto più importante è che per la prima volta il presidente Nixon ha fatto una serie di straordinarie ammissioni. 1) Il presidente Nixon ha rivelato d'aver sottoposto a sorveglianza «legale» nel 1969 «meno di 20» telefoni dei suoi collaboratori, dopo una «fuga» di notizie su delicate trattative internazionali. Egli ha sostenuto che l'operazione «fruttò importanti indizi che consentirono di rafforzare i servizi di sicurezza». Il suo consigliere Kissinger, che vi fu coinvolto, aveva dichiarato tuttavia in precedenza che l'operazione non dette risultati. Ugualmente, il Dipartimento di Stato non ne apprese mai l'esito. 2) Il presidente Nixon ha rivelato d'aver preparato nel giugno del '70 un piano di sorveglianza politica interna, sulla base di uno interrotto nel '66, comprendente azioni illegali «per specifici obiettivi in circostanze specifiche collegate alla sicurezza nazionale». Il piano fu motivato dai disordini nelle università, dalla guerriglia urbana, e dalla mancanza di collaborazione tra la Cia e l'Fbi. Fu abolito dopo un mese per l'opposizione dell'allora direttore dell'Fbi, Edgard Hoover. I documenti relativi si trovavano nella cassaforte dell'ex consigliere della Casa Bianca John Dean III. Questi li ha ora consegnati a uno degli inquirenti, il giudice John Sirica. Il presidente Nixon ha sostenuto che per la loro natura delicatissima non dovrebbero essere resi pubblici. 3) Nixon ha rivelato di aver istituito nel dicembre del '70 una specie di direttorio dei servizi segreti, l'Intelligence evaluation committee. Ha aggiunto che esso è attualmente sotto inchiesta, particolare finora ignorato, e che «se ha violato i limiti del suo statuto e svolto attività illegali, lo ha fatto assolutamente senza la mia conoscenza né la mia autorizzazione». In pratica, il presidente Nixon sta anticipando un altro scandalo. 4) Il presidente Nixon ha rivelato d'aver istituito nel giugno '71 un reparto investigativo alla Casa Bianca, e di avergli affidato come primo incarico le indagini su Daniel Ellsberg, lo studioso di Harvard che una settimana prima aveva fatto pubblicare sul New York Times i documenti segreti del Pentagono sull'intervento americano in Indocina. Due suoi agenti, Howard Hunt e Gordon Liddy, rubarono, tra l'altro, la cartella clinica di Ellsberg dallo studio del suo psichiatra. Essi sono adesso in prigione per lo scandalo Watergate. Nixon ha rivelato altresì d'aver affidato a questo reparto la ricostruzione della storia vietnamita: ma il Dipartimento di Stato aveva ammesso in precedenza che Howard Hunt falsificò dei suoi telegrammi per attribuire a Kennedy l'assassinio di Diem. 5) H Presidente ha rivelato di aver chiesto ai suoi consiglieri Haldeman e Ehrlichman di provvedere a che le indagini su Watergate non portassero alla luce le operazioni della Cia o del reparto investigativo della Casa Bianca. Ha sostenuto però che non voleva affatto che lo scandalo fosse insabbiato. La versione della Cia, secondo le autorità inquirenti, è diversa: l'Fbi e la Cia si consultarono sull'insabbiamento, vi si opposero, e il direttore dell'Fbi, Patrick Gray, avvertì Nixon con una telefonata. 6) Il presidente Nixon ha rivelato che le attività del «Comitato» per la sua rielezione, e soprattutto il piano Ennio Caretto CContinua a pagina 2 in quarta colonna) Washington. Il presidente della commissione d'inchiesta sullo scandalo di Watergate, Sani Ervin, a destra, ascolta il senatore Baker durante l'udienza di ieri (Tel. Upi)

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