Una polizza contro i ladri

Una polizza contro i ladri Le compagnie assicuratrici "coprono,, tutti i rischi Una polizza contro i ladri Il crescente numero dei furti ha portato ad un aumento dei premi - Un'intesa tra l'elettronica e le assicurazioni: sconti a chi installa anche i congegni antifurto Negli ultimi anni i reati contro la proprietà sono notevolmente aumentati. Le cronache hanno più volte riportato sensazionali notizie di furti; i più clamorosi sono quelli avvenuti in gioiellerie, oreficerie, pelliccerie, negozi di elettrodomestici, ecc. Le denunce che affluiscono più numerose sono poi quelle che si verificano negli appartamenti, nelle ville in montagna e al mare. Anche il furto con strappo (scippo) è sensibilmente aumentato in questi ultimi anni. Statistiche in proposito non ce ne sono poiché molti di essi specie quelli subiti dalle massaie, non vengono denunciati. Inoltre vi sono furti che per il modesto importo del danno, o perché privi di garanzìa assicurativa, non giungono alle stazioni di polizia. In questi ultimi anni è dunque cresciuto il numero dei furti e con essi anche l'importo dei danni. Ciò ha imposto alle società di assicurazione l'aumento dei prezzi assicurativi e un più attento esame dei rischi al momento della stipulazione del contratto. Il lavoro diretto italiano durante l'esercizio del 1971 ha fornito alle imprese assicuratrici dati poco incoraggianti; infatti il rapporto fra premi incassati durante tale esercizio è stato di cento lire contro le 163,3 di risarcimento. I dati provvisori per il 1972 rivelano la forte richiesta assicurativa: 55 miliardi percepiti dalle compagnie con un aumento rispetto all'anno precedente del 28,1 per cento. Nuove tariffe Per stabilire i premi delle polizze per la responsabilità civile per le autovetture viene tenuto conto della provincia in cui l'automezzo è immatricolato; ciò avviene anche per le assicurazioni di negozi, magazzini, laboratori e stabilimenti, uffici. Sino a qualche mese fa Torino rientrava nella classe territoriale meno soggetta al furto, ora è fra quelle più esposte. Nel 1972 il tasso per assicurare una pellicceria a Torino, Milano, Padova, Firenze, Foggia, Messina, Caserta, Bari, Avellino, Venezia, Salerno, Palermo, Bergamo era, per il tipo a « valore intero » di 29 lire (oltre alle tasse e accessori) per ogni mille lire assicurate, ciò vale a dire che per assicurare 10 milioni bisognava spendere 290.000 lire. Ora queste città sono state spostate fra le zone più soggette al « rischio » assieme a Catania, Napoli e Roma. Per il valore che abbiamo accennato sopra, il premio passa a 39 lire per ogni mille garantite, più accessori e tasse. Precedentemente all'entrata in vigore di questa nuova disposizione tariffaria, le polizze potevano avere una durata di dieci anni col beneficio di uno « sconto » per la durata; ora i contratti del settore abiti, antichità, articoli per viaggio in cuoio ed in pelle, capelli naturali, collezioni di francobolli, macchine per ufficio, materiali rari ad uso industriale, monete e medaglie da collezione, ottica ecc. si possono stipulare solo di anno in anno. Le bigiotterie, le bilance automatiche, le drogherie, le pasticcerie ecc. possono ancora usufruire del predetto sconto stipulando polizze la cui durata sia di anni 10. Per le abitazioni Torino continua a trovarsi nel secondo settore, il cui tasso si differenzia parecchio dal primo: a Roma per assicurare un milione di biancheria si spende, in un normale appartamento, 3 mila lire circa, a Torino il costo si aggira sulle 2 mila lire. Per le pellicce per uso personale (sempre che non superi il valore di un milione per capo) a Torino il premio è di 4 mila lire circa, a Roma si aggira sulle 5500 lire. il Le "condizioni I prezzi assicurativi salgono di molto per le abitazioni «saltuarie», cioè per quelle case o appartamenti occupati soltanto periodicamente, dove si trascorrono ì week-end o le vacanze estive. In questi casi per assicurare una pelliccia del valore di un milione il « premio » è di 25 mila lire circa e di 12 mila lire per il mobilio, arredo, biancheria ecc. Nel 1971 i furti consumati in Italia sono stati 643.000 (20 per cento in più del 1970). Nel 1971, nel periodo gennaio-settembre, i furti ammontavano a 453.160; nel 1972, nello stesso arco di tempo, sono stati 527.900 con una incidenza del 15,1 per cento in più rispetto all'anno precedente. Nell'ottobre 1972 i reati contro la proprietà sono risultati 69.340, 2236 al giorno, 93 ogni ora e 1,55 ogni minuto. Con le nuove tariffe si sono aggiunte nuove « condizioni ». Gli impianti automatici di allarme antifurto contribuiscono a far diminuire gli importi dei premi assicurativi. L'Anta (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) riconosce uno sconto dell'I per cento per l'esistenza di doppia sirena in loco, 1 per cento per l'impiego di una sirena estarna del tipo ad emissione continua, 2 per cento per l'esistenza di una protezione mista (perimetrale e volumetrica), 3 per cento per il collegamento con una linea telefonica non indipendente ad almeno tre nominativi diversi e con non meno di tre cicli di chiamata, 4 per cento per il collegamento alla polizia con linea telefonica non indipendente e 5 per cento se indipendente. Se il controllo di collegamento con la polizia è a mezzo ponte radio con onda portante e trasmissione continua lo sconto è del 5 per cento. Inoltre vi è un altro sconto del 5 per cento per registratore incorporato di controllo. Le ditte specializzate nella costruzione e nell'installazione degli impianti elettronici o a radar devono essere riconosciute dall'Ania, per¬ ché l'assicurato possa ottenere tali sconti. Gli stessi inoltre si possono cumulare quando gli impianti automatici di allarme sono più di uno. Gli impianti antifurto dichiarati nella polizza debbono, ai fini dell'efficacia della garanzia, essere revisionati almeno una volta ogni decennio. L'elettronica e il mondo delle assicurazioni hanno dunque trovato un'intesa: luna per prevenire il furto, l'altra per risarcirne i danni. Curiosa anche la possibilità di assicurare contro i danni da furto e contro il furto gli apparecchi elettronici posti nei luoghi dove è operante l'assicurazione. Grandi ferie Se è vero che gli incidenti automobilistici avvengono in misura superiore nei giorni di abbondanti nevicate o quando vi è fitta nebbia, è anche vero che nella stagione delle grandi vacanze i furti nelle abitazioni si verificano con più frequenza. Nel settore delle automobili i furti si fanno sempre più numerosi. Anche in questo caso le imprese hanno recentemente « aggiornato » le tariffe. Le auto più soggette al furto sono quelle di grande serie e quelle munite di autoradio, mangianastri ecc. Anche in questo campo la tecnica « antifurto » ha trovato valenti misure per prevenire il reato. Si pensi che a Torino la media giornaliera delle auto rubate è di 40-60. In questi ultimi tempi si sono fatti più numerosi i furti degli autocarri in genere, soprattutto quelli che trasportano merci di particolare valore. Un cristallo stratificato, che resiste ad ogni attacco, protegge dai vandali, in San Pietro, la "Pietà" di Michelangelo