I detenuti ormai sfiniti (però rifiutano il cibo)

I detenuti ormai sfiniti (però rifiutano il cibo) I detenuti ormai sfiniti (però rifiutano il cibo) (Dalla redazione romana) Roma, 21 maggio. I detenuti nelle prigioni romane di Regina Coeli e Rebibbia continuano lo sciopero della fame per richiamare l'attenzione delle autorità responsabili sulla necessità d'una riforma dei codici e del sistema carcerario. Sono 1380, allo stremo delle forze, ma hanno fatto sapere che non toccheranno cibo finché non avranno ricevuto una risposta alle richieste formulate nella petizione ai presidenti dei due rami del Parlamento e al ministro di Grazia e Giustizia. La protesta dei reclusi a Civi¬ tavecchia è invece cessata oggi: i detenuti sono tornati a mangiare, dichiarando però di essere solidali con quelli rinchiusi a Roma. A Regina Coeli i 200 carcerati che da 8 giorni non prendono i pasti, bevono solo acqua, si rifiutano di uscire dalle celle per l'ora della passeggiata e di ricevere visite, hanno da oggi l'appoggio dei familiari: questi dall'esterno del carcere gridando slogans contro la mancata riforma dei codici. La situazione di Rebibbia è invece più tesa, dopo gli incidenti di ieri. Continua lo sciopero della fame

Persone citate: Civi

Luoghi citati: Roma