Due slavi tentano una rapina in treno Sorpresi si lanciano fuori: uno muore

Due slavi tentano una rapina in treno Sorpresi si lanciano fuori: uno muore Tragico episodio di notte sul diretto Milano-Venezia Due slavi tentano una rapina in treno Sorpresi si lanciano fuori: uno muore Hanno aggredito e ferito un ufficiale della marina mercantile tedesca - Una donna ha dato l'allarme - Per fuggire si sono gettati dal convoglio in corsa e uno si è schiantato contro un palo - Arrestato il complice (Dal nostro corrispondente) Verona, 19 maggio. Due giovani slavi hanno tentato stanotte di rapinare sul diretto Milano-Venezia un ufficiale della marina mercantile tedesca. Per fuggire si sono gettati dal treno: uno dei due è morto, l'altro è rimasto gravemente ferito. Il tragico episodio è avvenuto verso le 3,15, mentre il treno viaggiava in direzione della stazione di Sommacampagna. I protagonisti sono il radiotelegrafista Nikolaus Jahnel, di 51 anni, originario di Breslavia e abitante a Cuxhaven, il quale, sbarcato nei giorni scorsi a Genova, era diretto verso casa e i due aggressori Zvonimir Ostojo, di 20 anni e Ivan Vircic, di 18, entrambi abitanti a Sebenico. «Ero salito sul treno a Savona — così ha ricostruito l'aggressione l'ufficiale tedesco interrogato all'ospedale di Verona — diretto a casa. Nel portafogli avevo 250 marchi tedeschi. A Milano sono saliti due giovani, che sono entrati nello scompartimento di prima classe che occupavo da solo. Ci siamo messi a chiacchierare in inglese. Il controllore è passato due volte. I due viaggiavano con biglietti di seconda classe, e la prima volta sono stati invitati a lasciare il posto. Poco dopo sono rientrati e al secondo passaggio del controllore hanno regolarizzato la loro posizione pagando la differenza. A Brescia abbiamo deciso di spegnere la luce e di abbassare le tendine per riposare un po'. All'improvviso uno dei due mi ha colpito in testa con una bottiglia di acqua minerale. Ho urlato; ho chiesto aiuto, e poi sono svenuto mentre il sangue mi impediva di vedere ». L'ufficiale è stato salvato dall'intervento di Carla Marches, di 45 anni, abitante a Bolzano, e di Domenico Faraselli, ferroviere in servizio al Deposito personale viaggiante della stazione di Novara, che viaggiavano nello scompartimento vicino. La donna è stata svegliata — stava sonnecchiando — dalle grida provenienti dall'altro scompartimento. Inizialmente aveva pensato che stessero scherzando; poi, conoscendo bene il tedesco, ha compreso che qualcuno stava invocando aiuto. Ha informato il Faraselli, il quale è corso ad avvertire i colleghi in servizio sul convoglio. La donna s'è affacciata nello scompartimento dei tre e ha visto i giovani slavi che stavano fuggendo. Nel frattempo era tornato il Faraselli, giusto per vedere i rapinatori (il Vircic dirà poi che l'aggressione era stata organizzata per impossessarsi del portafogli del marittimo) che si stavano dirigendo verso la coda del convoglio. Allora ha azionato il sistema d'allarme. Nel frattempo la rapina si concludeva tragicamente. Dal convoglio in corsa è saltato per primo il Vircic, che è rotolato giù dalla scarpata, subendo la frattura della mano destra, contusioni varie e una larga ferita alla testa. Poi ha tentato la fuga Zvonimir Ostojo. Il giovane si è ltspèlsddqpvaiqm lanciato nel buio e si è schiantato contro un palo: è morto sul colpo. Il corpo è stato poi risucchiato dal treno ed è finito sulle rotaie stritolato. Il Vircic si è subito ripreso e, barcollante, ha cercato di raggiungere la stazione di Sommacampagna, distante qualche centinaio di metri, percorrendo la linea ferroviaria. Ma è stato visto da alcuni agenti della « Polfer » in servizio di vigilanza di un convoglio speciale in sosta, i quali l'hanno soccorso e «fermato». Poi ispezionando la linea hanno scoperto i resti dell'altre giovane. Intanto, con un'autoambulanza l'ufficiale tedesco veniva soccorso. Aveva attorci¬ gliato al collo il poggiatesta bianco del suo posto, tutto insanguinato. Si pensa che i rapinatori abbiano tentato di immobilizzarlo legandolo con la foderina. All'ospedale, allo Jahnel sono state riscontrate la frattura delle ossa frontali e nasali e sospette fratture costali, oltre a contusioni varie. I sanitari l'hanno giudicato guaribile in un mese. f. r. Vigevano, 19 maggio — Il giovane Franco Auriemma, di 21 anni, residente a Mortara, è stato condannato dal nostro tribunale a 5 mesi di reclusione per aver rubato dieci litri di benzina da alcune auto in sosta presso 11 centro turistico Le Rotonde di Garlasco.

Persone citate: Carla Marches, Franco Auriemma, Ivan Vircic, Nikolaus Jahnel, Polfer, Zvonimir Ostojo