Per la "Bocconi,, perizia sugli abiti dei poliziotti

Per la "Bocconi,, perizia sugli abiti dei poliziotti Gli incidenti del 23 gennaio Per la "Bocconi,, perizia sugli abiti dei poliziotti (Nostro servizio particolare) Milano, 15 maggio. Il giudice istruttore Ovilio Urbisci, che indaga sulla morte dello studente Roberto Franceschi, colpito alla nuca da un proiettile di pistola, il 23 gennaio scorso, durante gli incidenti tra dimostranti e polizia davanti all'università « Bocconi », ha disposto una perizia chimica sugli indumenti e le armi di funzionari e agenti presenti al tragico episodio e già indiziati di « omicidio volontario per eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi ». Le nove persone presenti ai fatti della « Bocconi », già colpite da comunicazioni giudiziarie, sono: i vicequestori Paolella e Cardile; il vicebrigadiere Puglisi; gli appuntati Consentino e Cont, gli agenti Gallo, Di Stefano, Cessari e Germani. Secondo quanto si è appreso, la sera degl'incidenti solo Gallo e Puglisi vestivano la divisa grigioverde; Consentino indossava invece l'uniforme costituita da giacca blu e pantaloni azzurri; gli altri erano tutti in borghese. La circostanza assume notevole interesse per il magistrato, alla luce delle dichiarazioni di due testimonianze oculari della sparatoria, l'avvocato dello Stato Marcello Della Valle e l'impiegato di banca Italo Di Silvio, i quali riferirono d'aver visto sparare sui dimostranti due persone in abiti borghesi, Ieri il magistrato inquirente aveva ascoltato nel suo ufficio il giornalista Piero Capello del settimanale di destra II Borghese, autore di un'intervista al cappellano della caserma «Annarumma», don Camorari e all'agente Gallo, indicato dalla questura come colui che, in preda a raptus, aveva sparato sugli studenti. Secondo quanto il giornalista aveva scritto, il 5 febbraio scorso l'agente Gallo, ancora ricoverato all'ospedale militare di Baggio, dove veniva sottoposto a una terapia di tranquillanti, gli aveva raccontato che quando una bottiglia « molotov » raggiunse il tetto della camionetta su cui egli si trovava, incendiandone il telone, prese fuoco anche la visiera in plastica dell'elmetto. Terrorizzato, il Gallo si sarebbe gettato a terra tentanto di spegnere le fiamme e proprio in quell'istante avrebbe sentito distintamente echeggiare numerose detonazioni d'arma da fuoco. m. f.

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