Cuneo è senza pane Interviene il prefetto

Cuneo è senza pane Interviene il prefetto E stato dichiarato lo sciopero Cuneo è senza pane Interviene il prefetto Minacce di requisizione dei forni - La decisione dei panificatori dopo il rifiuto di aumenti dì prezzo (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 10 maggio. Da domani mattina cessa la produzione del pane in provincia di Cuneo da part2 dei panificatori aderenti all'associazione autonoma panificatori che è il più forte sindacato di categoria. La decisione è scaturita oggi pomeriggio al termine di un'animata assemblea della categoria tenutasi nella sede dell'« Autonoma ». Lo sciopero che è a tempo indeterminato è motivato dal rifiuto del comitato prezzi di accogliere la richiesta di aumentare a 300 lire il prezzo del pane « concordato » (costa attualmente 215 lire al chilo) e a 345 lire il prezzo del pane « calmierato » che costa ora 270 lire. La serrata dei forni è vietata, essendo il pane un genere di prima necessità, ma i panettieri intendono superare lo scoglio giuridico-legale tenendo aperti i negozi e spenti i forni. Ieri c'era stato in prefettura un colloquio fra il prefetto dott. Scola e il presidente dell'Autonoma, Aldo Rigucci, colloquio che quest'ultimo ha oggi definito « tempestoso ». Contro una richiesta di aumento di 85 e 75 lire per i due tipi di pane (il concordato confezionato con l'aggiunta di grassi è quello di maggior consumo, mentre il calmierato, cioè senza grassi, è quasi introvabile in città) il prefetto ha proposto un aumento di 35 lire al chilo per il primo tipo e 25 lire per il secondo. La proposta esaminata oggi dal comitato provinciale prezzi, è stata giudicata inaccettabile dai fornai. Nei giorni scorsi c'era stata una netta presa di posizione contraria delle tre confederazioni dei lavoratori: Cgil, Cisl e Uil in un comunicato hanno definito ingiustificata e inopportuna la richiesta di aumento da parte dei panificatori. Oggi alle 18, è stato diffuso un comunicato dell'«Autonoma» nel quale si dice che « la categoria non produrrà più pane a partire dalVII maggio, fino all'aggiornamento del prezzo del pane, adeguato ai costi dì produzione, che secondo i fornai sono aumentati notevolmente negli ultimi tre anni». Il presidente Rigucci ha subito informato con un telegramma il prefetto al quale ha contemporaneamente indirizzato una lettera aperta. Il prefetto di Cuneo, dott. Scola, ha inviato questa sera un telegramma ai sindaci di Cuneo, Alba, Mondovì, Savigliano, Fossano, Bra, Saluzzo in cui si invita « ad accertare subito se i panificatori locali intendono accettare la gravissima decisione dell'associazione autonoma panificatori di chiudere i forni ad oltranza, decisione che viene a colpire le classi più disagiate. In caso positivo, i signori sindaci sono invitati ad avvalersi della facoltà di cui all'art. 7 delI la legge del 1865 e dell'art. 155 del testo unico della legge comunale e provinciale del 1915, e di procedere pertanto alla requisizione dei forni. Di provvedere, inoltre, affinché presso uno o più forni fra quelli di maggior potenzialità, si proceda alla produzione del fabbisogno necessario di pane per la popolaprovvigionamento di farina zione, curando anche l'appresso i normali fornitori ». n. m.

Persone citate: Aldo Rigucci, Rigucci

Luoghi citati: Alba, Bra, Cuneo, Fossano, Mondovì, Savigliano