Clienti e cassiera colpiti da malore durante la rapina al supermercato

Clienti e cassiera colpiti da malore durante la rapina al supermercato Due banditi armati terrorizzano trenta persone Clienti e cassiera colpiti da malore durante la rapina al supermercato In corso Racconigi - Urla, ordini perentori, un uomo che intralciava il passo scaraventato a terra - Il direttore era già stato sequestrato sei mesi fa e costretto a consegnare l'incasso, circa 700 mila lire - Questa volta il bottino è di quasi un milione Rapina al supermercato Pai- | mo di corso Racconigi 184: due banditi armati e mascherati hanno puntato una pistola in faccia a una cassiera che è svenuta, scagliato a terra un cliente trovatosi Involontariamente a sbarrare loro il passo, terrorizzato con urla, ordini perentori e Imprecazioni tutti 1 presenti, tanto che alcune donne sono state colte da malore. Sono fuggiti dopo avere arraffato 922 mila lire da due registratori di cassa. Un complice 11 attendeva su una « Mini », che si è allontanata a tutta velocità. « L'auto era di colore scuro — diranno più tardi alcuni testimoni — con il tettuccio bianco ». Sono le 12,30, le saracinesche dell'ingresso vengono calate. Pietro Giachino, 48 anni, via Pedrotti, direttore del supermercato, racconta: « In negozio eravamo rimasti soltanto le cassiere, le commesse e io (tredici persone), più una quindicina di clienti. Sento un trambusto sulla porta, poi grida. Mi affaccio tra gli scaffali e vedo i banditi. Una cassiera e un cliente sono a terra, altre persone sono con le mani in alto ». Pietro Giachino per un attimo rivive la brutta avventura di alcuni mesi fa. Era il 25 novembre dell'anno scorso. Due banditi lo hanno prelevato e sequestrato. Armi dietro la schiena, lo hanno costretto ad attraversare la città, a raggiungere il negozio, ad aprirlo e consegnare loro 11 denaro: 700 mila lire. « Ancora una volta », dice ora. E' paralizzato dal timore di fare qualcosa che possa mettere in pericolo l'incolumità del personale e dei clienti. Al suo racconto si intreccia quello di altri protagonisti. Bruna Aimone, commessa, scorgendo il trambusto da lontano ha chiesto risentita: « Ma che cosa sta succedendo? ». Le hanno risposto: « Sdraiati per terra o spariamo ». « Uno aveva un mitra e l'altro la pistola », afferma Mario Pagliano, arriministraiore del supermerca'o, intervenuto poco dopo la rapina. Nella bottega lavora anche sua moglie. Elsa, che ha vissuto momenti terribili di tensione. La cassiera svenuta quando s'è vista la bocca della pistola davanti agli occhi è Piera Poncini, via Rodi, Grugliasco. E' stata soccorsa dalla collega Tiziana Garrone, corso Siracusa. Altre donne si sono sentite venire meno dopo la grande paura, quando i banditi erano ormai lontani. Secondo alcuni testimoni, si sono allontanati in direzione di piazza d'Armi. Il loro era un piano congegnato con astuzia ed eseguito nel momento più favorevole. Chiuso l'ingresso principale del super mercato, hanno bloccato l'unica porta rimasta aperta per permettere ai clienti di uscire: chi era dentro, è rimasto intrappolato senza possibilità di chiedere aiuto. Inoltre, tutti i presenti erano rag¬ gruppati intorno alle due sole casse ancora aperte, ed era facile contrallarli con il minimo Impegno. In febbraio, con ima tecnica simile, era stato tentato un altro assalto al supermercato Palmo di via Pavese, ma un magazziniere, sparando In aria, era riuscito a mettere in fuga ì malviventi Pietro Giachino, Piera Pontini. Mario Pagliano e la moglie Elsa, minacciati dai banditi nel supermercato

Persone citate: Clienti, Mario Pagliano, Piera Poncini, Piera Pontini, Pietro Giachino, Tiziana Garrone

Luoghi citati: Grugliasco