QUALCHE TITOLO IN VETRINA

QUALCHE TITOLO IN VETRINA QUALCHE TITOLO IN VETRINA Osservazioni acute e considerazioni ovvie, un buon livello d'informazione divulgativa e un livore polemico tutt'altro che illuminato si alternano e si contraddicono continuamente in Marxismo e informatica, un saggio sulla servitù e grandezza dei calcolatori elettronici scritto con indubbia verve da un esperto francese di parte comunista, J. C. Quiniou (Editori Riuniti, L. 1000). Merito del libro è di sfatare certi miti che hanno alimentato la vertiginosa diffusione dei calcolatori e il non meno vertiginoso ricambio dei medesimi, sorretto da una tambureggiante propaganda sulle sempre nuove « generazioni » di elaboratori, ultimo esempio di tecnica dell'obsolescenza programmata. A discredito dell'opera va invece citata l'ossessiva preoccupazione dell'autore di dimostrare che in tutto il mondo capitalistico l'informatica non è che un altro mezzo per perpetuare l'oppressione di classe, al punto di sostenere che « la borghesia, padrona dell'ideologia dominante, manipola i suoi soggetti con i calcolatori come potrebbe fare, con un apparecchio televisivo, uno stregone per consolidare il suo potere presso gli aborigeni d'Australia ». Il pensiero di Baran, Sweezy e Magalo}] è noto a tutti coloro che seguono con attenzione l'evolversi, negli Stati Uniti, di un pensiero marxista svincolato dalla soggezione ai dogmi staliniani, e anche al leninismo tradizionale, così come viene predicato dai partiti comunisti ortodossi. Meno noti sono gli antecedenti storici della New Left, e a colmare questa lacuna provvede il sintetico ma approfondito studio di Cristiano Camporesi su II marxismo teorico negli Usa, 19001945 (Feltrinelli, L. 2300). I pensatori marxisti americani della prima metà del nostro secolo, rileva fra l'altro l'autore, erano quasi tutti di origine eu¬ ropea, e operarono in un vuoto politico-sociale determinato dalla mancanza di un movimento rivoluzionario di matrice marxista. Le concezioni ideologiche dei socialisti americani fra gli anni 1900 e 1920, d'altra parte, si ispiravano più all'evoluzionismo e a un generico populismo che al materialismo dialettico. A posizioni socialiste approdarono del resto anche due teologi protestanti come Niebuhr e Tillich, partiti da basi etiche trascendenti. Solamente negli Anni Trenta, con l'arrivo di esuli tedeschi come Korsch e Marcuse, si fecero strada concezioni più vicine a quelle marxiane e nuove problematiche, come quella dell'alienazione. Il periodo che termina con la fine della seconda guerra mondiale trova molti ex marxisti americani attestati su posizioni conservatrici, perché delusi dallo stalinismo e convinti dell'impossibilità di conquistare uno spazio politico. m. b.

Persone citate: Baran, Camporesi, Marcuse, Tillich

Luoghi citati: Australia, Stati Uniti, Usa