I risultati Italsider 1972 confermano le difficoltà

I risultati Italsider 1972 confermano le difficoltà Assemblea degli azionisti ieri a Genova I risultati Italsider 1972 confermano le difficoltà Pur avendo raggiunto una produzione d'acciaio del 14 9© superiore all'anno precedente, la perdita d'esercizio è stata di circa 7 miliardi L'ing. Mario Marchesi lascia la presidenza dopo quarant'anni di attività nel gruppo Finsider - Nuovo presidente Enrico Redaelli Genova, 30 aprile. (p. l.J Si è tenuta a Genova l'assemblea degli azionisti dell'Italsider, presieduta dall'ing. Mario Marchesi. La relazione del consiglio d'amministrazione fa rilevare che nel 1972 l'Italsider ha continuato ad operare in condizioni difficili. I vantaggi conseguenti ai più alti ricavi per il miglioramento del mercato non sono bastati a compensare gli oneri derivati dall'ulteriore aumento dei costi del lavoro e, soprattutto, dal mancato raggiungimento degli obiettivi di produzione per incidenti agli impianti, causati da anormalità di esercizio e di manutenzione, e per le agitazioni sindacali, seriamente aggravatesi nell'ultimo periodo dell'anno. La produzione d'acciaio, pur avendo raggiunto 8.360.000 tonnellate, il 14 per cento in più del 1971, è stata inferiore di un milione di tonnellate rispetto ai quantitativi programmati sulla base di un'adeguata utilizzazione degli impianti. Il risultato economico dell'esercizio 1972 — è detto nella relazione — pur avendo segnato notevoli miglioramenti rispetto a quello dell'anno precedente, non è quindi stato soddisfacente ed il bilancio si è chiuso con una perdita di 6 miliardi 960 milioni 342.939 lire, dopo uno stanziamento per ammortamenti di 58 miliardi 475 milioni. Il fatturato è stato di 720 miliardi e seicento milioni di lire, di cui 136 miliardi e 200 milioni all'esportazione. Nella relazione si afferma che sostanziali progressi sono stati compiuti nella realizzazione del programma di potenziamento del Centro di Taranto fino a 10,5 milioni di tonnellate annue d'acciaio, come pure è continuata l'opera di aggiornamento impiantistico negli altri Centri produttivi. L'assemblea ha poi approvato all'unanimità le relazioni presentate dal consiglio d'amministrazione e dal collegio sindacale, il bilancio e il conto profitti e perdite chiusi al 3 dicembre 1972. Q. Indi ha nominato per acclamazione gli amministratori della società, per il triennio 1973-1795. Il consiglio d'amministrazione, riunitosi subito dopo l'assemblea, ha preso atto del desiderio dell'ing. Marchesi di non essere riconfermato nella carica di presidente della società, dopo circa un quarantennio d'attività nell'ambito del gruppo Finsider. Il consiglio, e in particolare i rappresentanti dell'Iri e della Finsider, hanno espresso all'ing. Marchesi « i più sinceri sentimenti di riconoscenza per l'opera da luì prestata in tanti anni in posizioni di alta responsabilità per portare l'Italsider tra le massime aziende siderurgiche europee ». Il consiglio d'amministrazione ha nominato presidente il dott. Enrico Redaelli Spreafico, già vicepresidente, e amministratore delegato dal 1962; vicepresidente il professor Ernesto Manuelli, presidente della Finsider; amministratore delegato unico il dott. Luigi Pittaluga, dall'anno scorso amministratore delegato della società; ha nominato componenti del comitato esecutivo, per tutta la durata della loro carica i consiglieri: Redaelli Spreafico, presidente; Manuelli, vicepresidente; Fittaluga, amministratore delegato; Capanna, Marchesi, Masturzo, Micchi, Risso, Taccone, Viezzoli. E' stato riconfermato segretario del consiglio l'aw. Raul Roghi.

Luoghi citati: Genova, Taranto