La vittima voleva cambiare società di Francesco Santini

La vittima voleva cambiare società L'impiegato "El Al,, ucciso La vittima voleva cambiare società Negli ultimi mesi aveva paura - La polizia sta indagando sul suo passato: era un agente segreto o è stato assassinato per sbaglio? "Settembre Nero" nega ogni responsabilità (Nostro servizio particolare) Roma, 29 aprile. L'assassinio di Vittorio Olivares, agente segreto e buon padre di famiglia, rischia di diventare un rompicapo. «Settembre nero» respinge dal Cairo ogni responsabilità, da Beirut le notizie appaiono contrastanti, il dirigente dell'ufficio politico della questura di Roma allarga le braccia, il magistrato si dice perplesso. A quarantott'ore dalla morte del funzionario delle line aeree «El Al», eliminato con tre colpi di pistola sparati in pieno centro di Roma, dal libanese Zahwia Abou Saleh, l'inchiesta non ha fatto un passo avanti. L'ipotesi di un errore di persona è ancora in piedi, ma il trascorrere delle ore rende sempre più labile la possibilità di accertarlo. Resta la somiglianza sorprendente di Vittorio Olivares con il cittadino israeliano Kassuti, vicedirettore dell"El Al a Roma che, secondo voci non controllate, si sarebbe interessato con attenzione particolare, forse per conto dei servizi segreti israeliani, all'ormai famoso attentato del mangianastri al plastico all'aereo per Tel Aviv del 14 agosto dell'anno scorso. Le indagini arriveranno a chiarire la vicenda? Su questo punto c'è molto scetticismo. Chi ha interesse a tacere non rivelerà alcun retroscena sufficiente a confermare l'errore, addossandosi, al tempo stesso, un sospetto di responsabilità sulla morte di Zu'Aiter, cugino di Arafat e capo ricc;'3sciuto di Al Fatati a Roma, assassinato nell'ottobre scorso. Zaharia Abou Saleh insiste nella sua versione e afferma di aver voluto vendicare, con il suo gesto, la morte del rappresentante italiano di Al Fatah. Esclude l'errore di persona e precisa che «Settembre nero», prima di affidargli l'incarico, ha inviato nella capitale italiana un~suo agente per indagare sulla morte di Zu'Aiter e per raccogliere un dossier sui responsabili. Poliziotti e agenti del controspionaggio scavano adesso nel passato di Vittorio Olivares; esaminano abitudini, /lobbies, interessi e, con grande cura, la sua situazione patrimoniale. Le indagini non hanno portato, sinora, a nulla di eclatante: il funzionario delle linee aeree israeliane,due anni fa, lasciata la Boac, con quanto gli era stato liquidato, aveva dato un anticipo per acquistare un appartamento in un villino bifamiliare di Casalpalocco, il quartiere residenziale dell'Immobiliare, sulla via Cristoforo Colombo, a pochi chilometri da Ostia. Prima di trasferirsi sulla Colombo, il funzionario aveva abitato in via dell'Acqua Bulicante, alla periferia povera della città, ma questo, spiega la suocera, «per mettere da parte qualche risparmio». Di religione cattolica, moglie, un figlio, ed un altro che deve nascere in queste ore, Vittorio Olivares si dedicavaal minuscolo giardino dinanzi alla porta di casa e si concedeva, di tanto in tanto, qualche partita di pallone con gli amici e i colleghi di lavoro: un tenore di vita adeguato allo stipendio di funzionario, distrazioni trasparenti, gran parte del tempo libero trascorso in famiglia. Un unico punto lascia perplessi gli inquirenti: negli ultimi mesi aveva paura e voleva cambiare compagnia aerea. Un attentato aveva colpito le linee aeree israeliane e lui aveva sostenuto un colloquio per essere assunto alle «Singapore Airlines». Altro I elemento: secondo quanto ha dichiarato il suo assassino, egli si era accorto di essere pedinato e quando il primo colpo di pistola lo ha raggiun. to in via XX Settembre ha implorati: «Pietà, pietà». Il delitto Olivares rilancia adesso le indagini sul caso Zu'Aiter. Quando il rappresentante Italiano di Al Fatah fu ucciso si disse che era una figura di secondo piano nel quadro del movimento palestinese; oggi la sua personalità viene rivalutata alla luce degli ultimi Il renni matenriaImein in dapatenanrepetenagcamgi(cldiTdragplaraleletainlatsuvafiuluèpa2ddallavvenimenti e dell'operazione Ivendicarlo. ''!organizzata per L'assassinio dell'altro ieri lascia presagire nuove azioni terroristiche, nuove vendette. Il primo timore degli inquirenti è che nei prossimi giorni «Settembre nero» possa armare un «commando» per ottenere la liberazione di Zanaria Abou Saleh. Il sistema contro i dirottamenti è già stato rafforzato in tutti gli aeroporti italiani e in particolare al «Leonardo da Vinci». Si controllano i passeggeri in arrivo e in partenza per evitare che Roma, ancora una volta, possa essere scelta come base operativa per rilanciare dall'Italia la tensione in Medio Oriente e aggiungere nuove vittime alla catena di violenze che, con la morte di Olivares, ha, da due giorni, un nuovo anello. Francesco Santini