Centomila spettatori assistono al trionfo scontato di Saarinen di Giorgio Viglino

Centomila spettatori assistono al trionfo scontato di Saarinen Centomila spettatori assistono al trionfo scontato di Saarinen La Yamaha del finlandese avvantaggiata dal regolamento "ingiusto" verso le moto di maggiore cilindrata - Il secondo e terzo posto agli italiani Spaggiari e Villa (Dal nostro inviato speciale) Imola, 15 aprile. Per far appassionare un pubblico sempre maggiore alle corse motociclistiche e anche al motociclismo attivo bisognerebbe fare non una ma dieci dt queste favolóse corse « tipo Daytona ». Anzi, perché chiamarle « Daytona » quando la maggior espressione di queste competizioni è proprio qui ad Imola, come ha dimostrato la partecipazione plebiscitaria di tutti l piloti del mondo? Raramente una corsa motoristica ha vissuto fasi tanto emozionanti, malgrado il dominio indiscusso di un pilota, Saarinen, e di una macchina, la Yamaha, avvantaggiati da un regolamento che è per lo meno ingiusto nei confronti delle macchine di maggior cilindrata. Mai, veramente mal, nemmeno a Daytona e tanto meno nella passata edizione della « 200 Miglia » dello scorso anno, la corsa è rimasta in forse fino alla fine, condizionata dalla resistenza delle macchine, dai rifornimenti,"dal fisico dei 'piloti. Il successo deUa formula è semplicemente clamoroso. Due corse soltanto nell'arco del pomeriggio e non la noia di cinque gare spezzate, e tutti l piloti impegnati contemporaneamente con almeno dieci-dodici elementi in grado di imporsi. Il pubblico, un pubblico entusiasmato anche dalla coreografia che è festa dt colori, dt abbigliamento particolare che richiama quello dt tutti i giorni per il motociclista da strada, questa massa di cento e più mila persone ha subito il fascino della gara al punto da rimanere incollata al propri posti fino al termine, forse in attesa di un'improbabile ma segretamente desiderata sconfitta di Saarinen. La corsa è vissuta nel domi, nio assoluto di Sarno Saarinen, pilota di valore mondiale, avvantaggiato in questo caso dall'uso dt una macchina, la Yamaha 350, che è espressione dt élite, quindi da Gran Premio, anche se è stata venduta a livello mondiale in più dt duecento esemplari. Il regolamento è lacunoso, pretendendo prestazioni pareggiate da macchine che hanno sostanziali differenze dì peso — quindi analoghe o maggiori al rapporto peso-potenza — e soprattutto'consumi talmente ineguali da attribuire un handicap notevole a chi propone più centimetri cubici e quindi più cavalli. Abbinando al commercio il sue- cesso sportivo, la Yamaha ha poco da vantarsi per questa macchina che è bellissima, ma certamente su strada non potrà mal circolare. Piuttosto il successo tocca alla Ducati, che con la sua bicilindrica 750 aggiunge alla vittoria e al piazzamento dello scorso anno il secondo posto di questa edizione. In linea velocistlca il massimo è stato raggiunto da Jack Flndlay con la seconda Suzuki, e chissà cosa non sarebbe riuscito a fare Mandracci con una macchina più efficiente se non si fosse dovuto fermare per un guasto irrimediabile — al guai alla inlezione credono in pochi, più probabile è un grippaggio — fin dalla prima manche. Nella prima serte partenza con nervosismo. Saarinen cerca dt non fare il giro dietro la macchina del direttore di corsa, e parte soltanto dopo le rimostranze del responsabili della Suzuki e della Kawasaki che reagiscono alla rabbia del rifornimenti obbligati con questa piccola vendetta. Al via vero va in testa Du Hamel a dimostrare come t piloti americani magari 'non abbiano doti di fondo — o forse più probabilmente difettino soltanto dì conoscenza del tracciato — ma sappiano portare le loro moto al massimo di andatura senza alcuna esitazione. La corsa crudele elimina fin dalla partenza il giovane Bonera, dalla Suzuki passato alla Trìumph con la trasformazione in seniores, ed unico in lizza per la Casa britannica, poi Gallina con la Honda ufficiale, Offenstadt caduto, e addirittura Mandracci, « top-scorer » nelle prove e adesso fermo sconsolatamente a fianco del suo bolide nella prima curva delle acque minerali. Du Hamel paga al quinto giro l'avvio veloce, mentre l'asso nipponico Hideo Kanaya che era fra i primi vola via sempre alle acque minerali, sfasciando la sua Yamaha. Kanaya, che è un tipo che non si emoziona, si è presto armato di una scopa e di un secchio di sabbia per togliere dalla strada una macchia d'olio che con la sua moto aveva lasciato ruzzolando, per non danneggiare i compagni ancora in gara. La corsa e altamente selettiva e Saarinen istallato in testa non viene insidiato da nessuno. Lo seguono Bauman con una Kawasaki americana e le due Ducati di Kneubuhler e Spaggiari. Lo svizzero, sfortunato, viene urtato alla Tosa da un doppiato e finisce per terra, Spaggiari supera Bauman ancora prima del rifornimento che obbliga alla sosta prima le Kawasaki (Bauman e Villa) e poi le Suzuki (Findlay). Si chiude la prima serie con Saarinen nettamente primo su Spaggiari, seguito a distanza da CarriUhers su una seconda Yamaha raffreddata ad acqua, Rayborn sull'Harley Davidson, Villa sulla Kawasaki e Lansivuori che gareggia con una Yamaha stranamente rimediata dai rottami di due molo distrutte nel corso delle prove di campionato italiano disputato proprio ad Imola tre settimane fa. Dopo un intermezzo dei sidecars, vinto dal tedesco Kurth ehe ha come merito maggiore quello di ospitare come passeggero una ragazza, Dane Rowe, ecco la seconda serie. Altre cento miglia che rivedono Saarinen nel ruolo di dominatore. Regolare sempre la Ducati di Spaggiari mentre le Kawasaki. veloci in partenza, devono nuovamente soccombere alla legge del consumo fermandosi tutte per i ritorninienti. Rimane l'alea della resistenza alla fatica della Yamaha, tanto più che, alleggeritosi di parte del peso del carburante, Flndlay comincia a recuperare terreno proprio su Saarinen, Soltanto lo sfilarsi della leva del cambio impedisce al pilota australiano di ottenere un secondo posto di clamoroso prestigio nella manche. Spaggiari contiene nello slancio e preferisce farsi superare di qualche frazione di secondo da Villa piuttosto che mettere in pericolo l'intera gara e la classifica finale. Giorgio Viglino Imola. Il finlandese Saarinen vola verso la vittoria nella « 200 miglia »

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