Continua la "vin crucis" della Roma battuta di misura anche a Bergamo

Continua la "vin crucis" della Roma battuta di misura anche a Bergamo Sconfitte ieri in zona retrocessione sei squadre su sette Continua la "vin crucis" della Roma battuta di misura anche a Bergamo I giallorossi, dopo aver subito la pressione dei padroni di casa per tutto il primo tempo, hanno reagito nel finale sfiorando il pareggio - Il neo-allenatore Trebiciani ottimista: "Ci salveremo" - Bianchi, autore del gol, è stato il migliore dei nerazzurri Atalanta Roma 1 0 ATALANTA: Pianta 7; Mangioni 7, Divina 7; Scirea 7, Vianello 7, Mlanchi 8; Carelli 6, Vemacchia 7, Musiello 7, Pirola 7, Pellizzaro 6 (al 76' Sacco 6). 12" Grassi. ROMA: Ginulfi 7; Pecceninl 6, Scaratti 7; Salvori 6, Bet 5, Santa: ini 6; Morinl 5, Franzo! 6, Orazi 5, Cordova non giudicato (dal 20' Spadoni 4), Pellegrini 5. 12" Quintini. Arbitro: Panzlno 7. Rete: Bianchi al 13'. (Dal nostro inviato speciale) Bergamo, 15 aprile. Dopo il mago, ecco il «maghetto», ma il miracolo non salta fuori. La Roma perde anche a Bergamo, rischiando dapprima uria barca di gol, chiudendo poi onorevolmente con un finale «tutto core», tanto che per poco non acciuffava il pareggio contro un'Atalanta cotta dalla fatica. Cacciato Helenio, era ovvio che l'apprendista stregone Trebiciani non potesse trasformare cervello e muscoli di una squadra che sembra specchiarsi nel suo ex ragazzo-prodigio (Spadoni, messo in campo dopo l'infortunio occorso a Cordova), ormai soltanto l'ombra del calciatore spavaldo e realizzatore applaudito in inizio di stagione. Troppe gambe molli, troppe idee sfuocate condizionano una squadra che anche stavolta ha limitato il passivo grazie alla vecchia guardia (la generosità di Scaratti e Santarini è roba d'altri tempi), dando l'impressione, alla resa dei 90 minuti, che non tutto è perduto. Certo, la lotta sta diventando drammatica, il baratro della B si avvicina, ma l'entu- siasmo e la volontà di certuni potrebbero stimolare al momento giusto quelli che sembrano aver perso ritmo e mordente durante la gestione Herrera. "L'Atalanta, dòpo un primo tempo sostanzioso, nel corso del quale ha sfiorato quattro o cinque volte il gol (un salvataggio di Spadoni sulla linea, una traversa di Maggioni e tante altre occasioni), nella ripresa è calata paurosamente: ovvio che la Roma reagisse e sì spingesse in avanti anche con l'instancabile Scaratti e con il libero Santarini, che ormai non avevano più nulla da difendere. Le parti allora sì sono capovolte: è stata la difesa azzurra ad andare in barca e a tremare, ma Pianta ha saputo compiere fi- no in fondo il suo dovere, bloccando anche, a cinque secondi dalla fine, una cannrjhata di Scaratti su punizione dal limite. Trebiciani, alla sua prima conferenza-stampa, ha improvvisato un discorsino certo meno dialettico e colorito di quelli che amava fare Helenio: la sconfitta rientrava nel¬ le previsioni, così come la squadra non si fa illusioni per la prossima trasferta di San Siro contro l'Inter: «Quello che ci conforta — ha detto il neo-mister — è constatare che la Roma non è a pezzi come si diceva: ci salveremo, anche se i risultati di oggi non hanno giocato in nostro favore». Dall'altra parte, ovviamente, entusiasmo per due punti d'oro che permettono all'Atalanta di ritirare momentaneamente un sospiro di sollievo, in attesa di chiudere forse la questione domenica prossima, sempre in casa, contro la Ternana. Bianchi ancora una volta è stato l'ispiratore e l'orchestratore di tutto il complesso: sino a che ha corso lui, la squadra si è mossa con vivacità; il suo calo — inevitabile dopo sessanta minuti condotti alla garibaldina — ha coinciso con uno sbandamento generale. Una volta tanto, però, la sorte è stata giusta, perché in effetti l'Atalanta meritava di vincere. Un solo gol, dunque, dopo appena tredici minuti di gioco: Musiello sulla sinistra finta con il corpo e taglia fuori Bet, si avvicina al limite dell'area di rigore, quindi rimette al centro, dov'è appostato Bianchi. Questi tira, respinge Ginulfi da terra come può, ri prende Bianchi, ed è gol. Subito dopo, Bet atterra Musiel lo di un buon metro in area di rigore, ma Panzino dà la punizione dal limite; al 35' la folla grida nuovamente «gol», ma Spadoni salva sulla linea, respingendo di piede un colpo di testa di Vianello. Al 39 doppio brivido per la Roma: traversa di Maggioni su punizione dal limite, e sulla respinta cannonata di Carelli, cui risponde brillantemente Ginulfi deviando di poco in gol. Altre occasioni per l'Atalanta nella ripresa: 4', conclusioni di Pellizzaro e Vemacchia, 10' ancora di Vemacchia (finché la Roma si fa sotto, minacciando con Franzot, Santarini e Scaratti un Pianta troppo attento però per farsi battere). Giorgio Gandolfi Cinque giornate che fanno paura Verona 21 Torino Cagliari Sampdoria Lazio Milan Atalanta 21 Ternana Palermo Juventus Fiorentina Vicenza Roma 20 Inter Fiorentina Vicenza Palermo Juventus Samp 19 Cagliari Bologna Verona Napoli Torino Vicenza 19 Juventus Inter Roma Ternana Atalanta Palermo 15 Fiorentina Atalanta Inter Roma Ternana Ternana 14 Atalanta Juventus Fiorentina Vicenza Palermo Le squadre indicate con il corsivo saranno affrontate fuori casa. L'allenatore Trebiciani