Sorprende in casa la moglie con l'amico viene respinto a colpi di rivoltella: ferito

Sorprende in casa la moglie con l'amico viene respinto a colpi di rivoltella: ferito Drammatico episodio la scorsa notte in un alloggio di via dei Mille Sorprende in casa la moglie con l'amico viene respinto a colpi di rivoltella: ferito Viveva da oltre un anno separato dalla donna, ma era tormentato dalla gelosia - "Devi lasciare quell'uomo" - Raggiunto dai proiettili a una gamba e ad una mano - Lo sparatore è scomparso - Indagini per chiarire la vicenda Un marito geloso, entrato di notte in casa della moglie da cui vive separato, è stato ferito con tre colpi di rivoltella dall'amico di lei. Ha tentato di inseguire lo sparatore per strada. Ma, percorse barcollando poche decine di metri, è crollato a terra. Così lo ha trovato la polizia accorsa pochi minuti più tardi, chiamata dagli inquilini che avevano sentito l'alterco, le urla, gli spari. Il ferito ora è alle Molinette. I proiettili lo hanno raggiunto a una mano, a un piede e a una gamba. Le sue condizioni non sono gravi. Alla drammatica aggressione ha assistito anche una figlia della vittima, di quattro anni e mezzo: dormiva, le detonazioni l'hanno svegliata. E' accaduto verso le tre nella portineria del condominio al 6 di via Dei Mille. Qui Luciana Ferrerò, ventinovenne, abita-con i due figli Mauro, di 14 anni (ora in collegio) e Laura, di 4 anni e mezzo. La casa è modesta: due stanze. La. cucina è al piano terreno e si affaccia sulla guardiola, la camera da letto al primo piano. Luciana Ferrerò da circa diciottò mesi vive separata dal marito, l'idraulico Renato Possetto, di 34 anni, che risiede a Druento in via Troiani 27. Oscure le cause della separazione. «Picchiava i miei bambini — accusa la Ferrerò — è stato anche denunciato per maltrattamenti». «Non è vero — si difende il Possetto — voleva liberarsi di me e ha trovato questa scusa». Da qualche tempo Luciana Ferrerò frequenta un callista, Fulvio Marcopido, 42 anni, via Bardonecchia 16. Renato Possetto lo viene a sapere e fa una scenata alla moglie: «Devi lasciare il tuo amico: ricordati che sei sempre mia moglie». La situazione, già tesa, peggiora. Giovedì pomeriggio Renato Possetto si presenta in via Dei Mille e affronta decisamente la Ferrerò. «Ero nell'androne, lavavo a terra — racconta la donna — ho sentito dei passi, mi sono spaventata. Alzo gli occhi e vedo lui. Ha in mano un coltello, mi minaccia: "O mi dici il nome del tuo amante o ti faccio fuori". Cerco di calmarlo, sono spaventata. Lui se ne va subito, ma promette di tornare». Venerdì il Possetto, roso dalla gelosia, si presenta in casa di Marcopido, in via Bardonecchia: «Sei l'amante di mia moglie, disgraziato» gli urla. L'altro nega: «Non è vero. Chi te l'ha detto? Tua moglie io la conosco appena». La lite degenera. Fulvio Marcopido afferra una mazza da baseball. «Volevo difendermi» dirà più tardi. Fa per colpire il Possetto, ma questi — che è più alto e robusto di lui — ha la meglio. Afferrata la mazza, gliela spezza sul capo. Poi se ne va. ' Sabato notte, l'aggressione. Possetto, deciso a scoprire se le voci che ha raccolto circa la tresca della moglie con il Marcopido sono vere, si apposta in via Dei Mille. Aspetta a lungo. Verso l'una, finalmente, l'utilitaria del callista si accosta al marciapiede, si ferma. Fulvio Marcopido scende dall'auto, entra nella portineria. Possetto attende che tutte le luci si spengano, poi suona il campanello. Nessuno gli apre. Lui aspet¬ ta ancora, poi con la catenadi una bicicletta sfonda il vetro della guardiola. Entra. Nel buio inciampa in una vaschetta per i pesci che si rovescia e va in frantumi. Dal primo piano Luciana Ferrerò sente il rumore e scende. Possetto la minaccia: «Sei con lui, lo so: l'ho visto — urla — adesso ve la faccio pagare io». E intanto brandisce la catena. Lei grida spaventata. Dal primo piano accorre Fulvio Marcopido. Impugna una rivoltella. «Va' via — dice al Possetto — altrimenti è peggio per te». Possetto non obbedisce. Anzi, fa un passo avanti. L'alto spara: tre colpi, che raggiungono l'idraulico a una mano, a un piede e a una gamba. Laura, la figlia dei Possetto, si sveglia proprio in quel momento. Salta giù dal letto, comincia a piangere e a gridare: «Si uccidono, si uccidono». Il feritore fugge. Possetto tenta di inseguirlo. Perde abbondantemente sangue, ma riesce ugualmente a percorrere qualche decina di metri. Poi schianta al suolo. Lo raccoglie qualche minuto più tardi la polizia: la moglie gli è accanto e tenta di tamponargli le ferite. Per tutto il giorno, ieri, Fulvio Marcopido è stato ricercato, ma non è stato possibile rintracciarlo. Sulla vicenda, che presenta ancora molti lati oscuri, è stata aperta un'inchiesta. Lo sparatore Fulvio Marcopido è ricercato - Il ferito Renato Possetto è all'ospedale Luciana Ferrerò con la figlia Laura di quattro anni

Luoghi citati: Druento