Genova: processo ai quattro esercenti perché vendevano lo zucchero più caro
Genova: processo ai quattro esercenti perché vendevano lo zucchero più caro Compariranno domani mattina davanti al pretore Genova: processo ai quattro esercenti perché vendevano lo zucchero più caro Sono stati arrestati sabato in base ad una legge del settembre 1947 anti-borsa nera (Dal nostro corrispondente) Genova. 4 marzo. (g. a.) I quattro commercianti arrestati ieri perché vendevano lo zucchero a un prezzo maggiorato di dieci lire il chilo saranno processati per direttissima martedì mattina alla pretura di Voltri. Con ogni probabilità, Gerolamo Damonte, 62 anni, Maria Corderà, 45 anni, di Arenzano, Giovanna Zunino, 37 anni, e Giovanni Battista Ferrando, 61 anni, di Mele, resteranno in carcere fino al processo. Il Consiglio direttivo dell'Associazione commercianti di Genova, riunitosi d'urgenza ieri sera, ha protestato: « E' assurdo, hanno detto, imprigionare gli esercenti come malfattori. Il decreto legge 896 del 15 settembre 1947 è nato nel dopoguerra per combattere il fenomeno della borsa nera e non è stato più applicato. Solo recentemente, a Brunico, la magistratura ha ordinato l'arresto di alcuni dettaglianti, ma ha concesso loro immediatamente la libertà provvisoria ». Gli ordini di cattura per i quattro commercianti sono stati firmati ieri mattina dal pretore di Voltri, dott. Carlo Maria Napoli, e immediatamente eseguiti dai carabinieri della compagnia di Sampierdarena. Nei giorni scorsi, i vigili sanitari provinciali e comunali, nel corso di una vasta operazione di controllo dei prezzi ordinata dall'autorità in concomitanza con l'entrata in vigore dell'Iva, avevano accertato che la Corderà, la Zunino, il Damonte e il Ferrando vendevano lo zuc¬ chero a un prezzo superiore a quello fissato dalla legge: lo zucchero sfuso a 265 lire anziché a 255, quello in confezione a 280 anziché a 270. L'improvviso aumento aveva provocato le proteste dei clienti; i negozianti si erano giustificati accusando l'Iva. Inseguivano un ricercato
Persone citate: Carlo Maria, Damonte, Gerolamo Damonte, Giovanna Zunino, Giovanni Battista, Maria Corderà, Mele
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