Ai gollisti il 40 per cento Sinistre 46, riformisti 12 di Loris Mannucci

Ai gollisti il 40 per cento Sinistre 46, riformisti 12 FRANCIA, RISULTATI DEL PRIMO TURNO Ai gollisti il 40 per cento Sinistre 46, riformisti 12 I partiti al governo perdono sensibilmente rispetto alle votazioni del 1968 (svoltesi dopo la "grande paura" del "maggio studentesco"), ma guadagnano oltre il 2 per cento a confronto della consultazione 1967 - Tra le sinistre i comunisti sono in testa (22 per cento) sui socialisti di Mitterrand (20 per cento) (Dal nostro corrispondente) Parigi, 4 marzo. La coalizione gollista ottenne nel 1967 una strettissima maggioranza che le permise di governare, ma non senza difficoltà. In queste elezioni potrebbe anche perderla. La decisione si avrà al secondo turno. Oggi, le astensioni sono state del 19,3 per cento, cioè inferiori a quelle del 1967 e del 1968. ed i risultati confermano sostanzialmente i sondaggi fatti da vari organismi nei due mesi che hanno preceduto le elezioni. Essi sono relativi a 431 circoscrizioni su 473 del territorio metropolitano. Vengono in testa le sinistre col 46 per cento dei voti, e precisamente: 20 al partito socialista, 22 al comunista, 4 al partito socialista unificato. La maggioranza uscente ottiene per ora il 40 per cento dei voti (37,23 al primo turno nel '67). I «riformatori» (radicali di Jean Jacques Servan-Schreiber e « centro democratico » di Jean Lecanuet) il 12 per cento, e «vari» il 2 per cento. La proporzione dei francesi che hanno fatto il loro dovere di elettore è stata elevata perché la posta in gioco è importante. Le sezioni di voto sono state aperte dalle 8 alle 18, ma le autorità locali avevano facoltà di anticipare l'apertura e di ritardare la chiusura cosicché la prima scheda è caduta in un'urna alle 5 del mattino nel paesetto Nouvion-sur-Meuse, (Francia settentrionale) e l'ultima alle 20 in numerose città, tra cui Parigi. Alcuni incidenti: una decina di giovani mascherati hanno tentato d'incendiare un'urna in una sezione parigina; intervento della polizia nel sobborgo di Puteaux per sfollare alcune persone che manifestavano contro il candidato della maggioranze uscente; tre feriti in uno scontro a Saint-Denis, nell'Isola della Riunione; moltissime « macchine per votare» (per le quali hanno di nuovo protestato parecchi sindaci della regione parigina) non hanno funzionato e sono state sostituite dalla vecchia urna di legno. Niente di molto grave, tutto sommato. Da molte città si segnala che numerose persone anzia. ne, anche centenarie, hanno votato, e due elettrici di 82 e 84 anni sono morte di crisi cardiaca mentre depositavano nell'urna la scheda. A Tolone la squadra navale del Mediterraneo è ritornata in porto al completo onde permettere ai marinai di votare. Il presidente Georges Pompidou ha votato nel paesetto di Orvillers, non molto distante da Parigi, dove possiede una villa che si chiama « La Casa Bianca » ed ha ricevuto il ministro delle finanze, Valéry Giscard D'Estaing, che aveva votato a ClermontFerrand, per dargli le istruzioni sull'atteggiamento da adottare a Bruxelles alla riunione monetaria dei « Nove ». Numerose personalità hanno votato in provincia, nelle rispettive circoscrizioni elettorali. L'ex primo ministro Jacques Chaban-Delmas, sindaco di Bordeaux, aveva dimenticato a casa i documenti d'identità ed è stato costretto a chiedere a due versone presenti di testimoniare per poter votare. Il primo segretario del partito socialista, Francois Mitterrand, che ha votato a Chateau-Chìnon (centro della Francia) ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni. Sui 473 collegi metropolitani, la maggioranza uscente è tuttavia in testa in 28J), il centro d'opposizione in 29, i socialisti e radicali di sinistra lo sono in 66, i comunisti in 79 e le destre in 10. In passato V80 per cento dei candidati gollisti giunti in testa al primo turno risultavano poi .definitivamente eletti. Se questa regola varrà anche nelle attuali elezioni, la maggioranza raccòglierebbe circa 230 bleputati nei collegi metropolitani e per raggiungere la quota di 246 dovrebbe conquistare tutti i seggi d'oltremare. Finora, in base ai risultati di 431 circoscrizioni su 490, risultano eletti: 43 gollisti, 6 comunisti e un socialista. Numerosi ministri tra cui Raymond Màrcellin, Michel Debré, Jacques Chirac, Pierre Messmer e Olivier Guichard sono rieletti. In ballottaggio, invece, sono i ministri Giscard d'Estaing, Mau- Loris Mannucci (Continua a pagina 2 in quinta colonna) - Il sorriso di Pompidou (prima dell'esito)

Luoghi citati: Bordeaux, Bruxelles, Francia, Parigi, Saint-denis, Tolone