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Meir: "Siamo pronti nel caso di ostilità,, Intervista del premier israeliano Meir: "Siamo pronti nel caso di ostilità,, "Ogni volta che gli arabi sono stati in difficoltà, sono entrati in guerra - E oggi Sadat è in difficoltà" Tel Aviv, 28 aprile^ Israele « ha valutato » le recenti dichiarazioni egiziane circa una nuova guerra nel Medio Oriente, ed è « pronta a una eventuale ripresa delle ostilità ». Lo ha dichiarato .in un'intervista alla radio il primo ministro Golda Meir. « Certamente, ha proseguito Golda Meir, Sadat sa che una guerra non apporterà niente di buono né all'Egitto né ad altri paesi arabi, ma egli è in difficoltà. La storia dimostra che, quando i capi arabi si sono trovati in difficoltà, in più di un'occasione la cosa più semplice da fare era en- trare in guerra. Quindi, una guerra potrebbe anche esserci; e dopo aver fatto le nostre valutazioni, siamo giunti alla conclusione che la cosa migliore per noi è di tenerci pronti ». Golda Meir ha quindi parlato dei buoni rapporti con gli Stati Uniti, affermando che i problemi dell'energia che rischiano di minacciare l'America nei prossimi anni potrebbero dare adito a qualche complicazione, in quanto l'America dovrebbe prestare maggiore attenzione al punto di vista dei paesi produttori di petrolio. « E' un problema, ha detto Golda Meir, e non posso garantire che non ci troveremo mai in difficoltà con gli Stati Uniti in futuro. Ma per ora non prevedo una simile situazio ne ». Il primo ministro ha aggiunto di aver avuto assicurazione da Nixon che egli non cederà mai al ricatto. Golda Meir ha poi ricordato le « persecuzioni » cui sono sottoposti gli ebrei nell'Iraq, « rapiti per la strada e uccisi », affermando che « non bisogna risparmiare sforzi per salvarli». Infine, ad una domanda sulle iniziative per il taglio di un secondo Canale di Suez, Golda Meir ha risposto: « Il ministro degli Esteri italiano è venuto recentemente in Israele, e da lui non abbiamo sentito una parola al riguardo. Gli italiani smentisco no tali informazioni e gli americani dicono di non averne mai sentito parlare». (Ansa)