Barbra triste: aspetta un bambino

Barbra triste: aspetta un bambino LE PRIME VISIONI SULLO SCHERMO Barbra triste: aspetta un bambino "Voglio la libertà", la Streisand in un delicato ritratto di donna: femminismo contro matriarcato Voglio la libertà, di Irwin Kershner, con Barbra Streisand. Americano. Cinema Ariston. Non è la prima volta che il disagio della donna nel contesto della vita americana di oggi forma argomento di. un film, ma il regista Kershner (non troppo noto in Italia, sebbene autore di Carta che vince, carta che perde, dato in televisione qualche tempo fa, e dell'interessante quanto poco fortunato Loving, gioco crudele), lo ha trattato con finezza di tocco e originalità di forme. La linea della sua novella è semplicissima. Una giovane moglie. Barbara, già madre di due bambini, si ritrova incinta per la terza volta, non ardisce dirlo al marito, ondeggia, poi finalmente si risolve. Il film si fa in quel suo ondeggiare, e prende luce dalla circostanza che il marito è un giovane insegnante di college che si batte in favore delle teorie più avanzate, fra le quali, per l'appunto, quella del controllo delle nascite. Due figliuoli per coppia sono, secondo lui, il maximum sopportabile da una società superpopolata come la nostra; e lo aiutano in codesta battaglia contro il numero graziose colleghe con cui va a letto ma senza complicazioni né aritmetiche né sentimentali, e senza nulla detrarre al gran bene che vuole alla moglie. (La scena in cui Barbara ringrazia commossa una di ciueste rivali, che l'assicura dell'amore del marito per lei. è finemente umoristica). D'aver oltrepassato col terzo figlio il livello di guardia, Barbara prima si dispiace e poi si vergogna d'essersi dispiaciuta. La donna intelligente che è in lei, insorge, chia¬ mando in causa gli argomenti più fini del femminismo, ma poi ribattendoli con la voce del buon senso, che la esorta a fare la sua parte di donna il meglio che può, se vuole uscire da quella sua presunta condizione d'inferiorità verso il marito elettosi controllore della vita. Questi infatti accetterà il fatto compiuto, com'era naturale facesse. A rappresentare la crisi di Barbara, che non per somigliare alla proverbiale tempesta in un bicchier d'acqua, è meno sincera e sofferta, il regista si è valso di motivi in parte realistici e in parte fantastici o addirittura onirici, e come quasi sempre avviene in questi processi cinematografici di contaminazione, il reale non è abbastanza reale e il surreale non abbastanza surreale, per modo che i due piani stilistici non si staccano come dovrebbero l'uno dall'altro. In Voglio la libertà v'è certo dell'artificio, ma è di qualità elegante e concorre al mordente dello spettacolo, che culmina nelle sequenze del comizio femminista tenuto da un barbudo cubano che poi si rivela un ermafrodito, e della clinica spettrale all'insegna del libero aborto. Oltre a una meditazione critica del femminismo, il film contiene una satira senza mezzi termini del matriarcato: se da un lato Barbara si sente condizionata dal marito, dall'altro è oppressa da una madre, tipicamente « vecchia America », che la vorrebbe ricoverare sotto la sua ala, con tutta la famiglia, nel New Jersey. Il diniego della figlia è assoluto, e s'incastona in una dolciastra scena di famiglia con torta e discorsi celebrativi, che trapassa in dramma, con torta in faccia: una delle scene più felici del film, registrata con la tecnica anch'essa famigliare della cinepresa a mano. Barbara è Barbra Streisand, che quantunque pregiudicata nel fisico quando non canta o non è nel tono comico, si rivela bravissima e getta in decorosa ombra tutti gli altri. 1. p. Proclamato uno sciopero nei cinema torinesi I cinema torinesi potranno restare chiusi oggi dalle 14 alle 18. La Cgil-Fils che raggruppa una parte dei dipen¬ denti delle sale, ha proclamato uno sciopero di 4 ore «motivato dal mancato accordo sulla corresponsione di "una tantum" a parziale copertura del maggiore costo della vita». Gli esercenti ribattono che si tratta di una richiesta extracontrattuale, alla quale si oppongono. « Se il personale si presenterà al lavoro, terremo i locali aperti », ci ha detto il loro presidente, Bruno Ventavoli. La vertenza interessa circa cinquecento I lavoratori.

Persone citate: Barbra Streisand, Bruno Ventavoli, Irwin Kershner, Kershner, Streisand

Luoghi citati: Barbara, Italia, New Jersey