Arabo spara nel centro di Roma e uccide un dirigente della El Al di Francesco Santini

Arabo spara nel centro di Roma e uccide un dirigente della El Al "Sono stato incaricato da Settembre Nero,, Arabo spara nel centro di Roma e uccide un dirigente della El Al La vittima, un italiano, era funzionario della compagnia aerea israeliana - L'arabo ha tentato di fuggire sparando in aria - Bloccato, ha detto di aver voluto vendicare l'assassinio del capo di Al Fatali in Italia (Nostro servizio particolare) Roma, 27 aprile. Un dirigente deUe linee aeree israeliane, Vittorio Olivares, 35 anni, di nazionalità italiana, è stato ucciso a colpi di pistola questo pomeriggio alle 17,45, in pieno centro di Roma, da un arabo di « Settembre Nero ». H terrorista è il libanese Zah Aria Abou Saleh, 23 anni, residente a Beyrut, che è stato catturato poco dopo l'omicidio, ancora armato. Impugnava una rivoltella calibro 9 a canna lunga, munita di silenziatore, che teneva nascosta in una borsa di pelle. L'arabo ha sparato in aria numerosi colpi, per cercare di farsi largo tra la folla. Ai funzionari dell'ufficio politico della questura che lo hanno interrogato, l'uomo, parlando con difficoltà in inglese, si è detto «soddisfatto» del crimine e ha aggiunto: « Sono stato incaricato da "Settembre Nero" di uccidere Vittorio Olivares: era una spia e doveva morire ». Poi ha chiuso il pugno mostrando a V il dito indice e medio, in segno di vittoria. Quindi, alla polizia l'arabo ha mostrato un passaporto libanese, forse falso. Il terrorista non ha le caratteristiche somatiche dei libanesi: è alto e biondo. Per sparare all'impiegato della « El Al », l'arabo ha atteso che lasciasse gli uffici della compagnia in via Bissolati, ove lavorava da due anni. La scena è stata fulminea: il terrorista, per estrarre la pistola, ha scelto il piccolo largo che fronteggia, in via XX Settembre, i magazzini Cim. Ha colpito alla schiena Vittorio Olivares con quattro proiettili. A terra la vittima ha gridato: «Pietà, pietà». Olivares è spirato a bordo di una vettura, che a gran velocità lo trasportava al Policlinico. A bloccare l'omicida è stata una guardia di pubblica sicurezza. Franco Gregori, 42 anni, in servizio di sorveglianza dinanzi al ministero del Lavoro. L'agente, vista la scena, si è lanciato all'inseguimento del libanese, che tentava di allontanarsi percorrendo via Aureliana e sparando colpi di rivoltella. L'uomo gridava « Black September, Black September», tra la folla impaurita. In via Flavia la guardia è riuscita a disarmare il terrorista, che non ha quindi più opposto resistenza. Le prime indagini dell'ufficio politico della questura hanno accertato che Zah Aria Saleh era giunto a Roma da Beirut giovedì 19 con un volo Alitalia e stamane aveva preso alloggio alla pensione Selenia di via Principe Amedeo, nei pressi della Stazione Termini. A tarda sera il capo dell'ufficio politico della questura di Roma, Provenza, e il sostituto procuratore Santoloti hanno dichiarato ai giornalisti che il giovane arabo, con il suo gesto, ha voluto vendicare l'assassinio del capo di Al Fatah in Italia, Zu Aiter, ucciso a revolverate sulla porta della sua abitazione nel novembre scorso. Il libanese ha inoltre detto agli inquirenti che un suo complice si è trattenuto per alcuni giorni a Roma, all'inizio del mese, ed è tornato in Libano, prima della sua partenza, con un « dossier » su Vittorio Olivares. L'arabo ha poi aggiunto di aver trascorso i giorni dal 19 al 27 nei preparativi del delitto. Vittorio Olivares abitava con la moglie in una villetta del complesso residenziale di « Casalpalocco » al chilometro 14 della via Cristoforo Colombo, la strada che porta ad Ostia. Prima di essere addetto all'ufficio promozioni e ven¬ dite della « El Al », aveva ricoperto lo stesso incarico alla « Boac » di via Bissolatì. La moglie di Olivares, Dora Coronati, ha 32 anni; ha un figlio di sei, Sergio, ed è in attesa di un secondo figlio tra un mese. Francesco Santini