Perché aumentano i prezzi delle auto

Perché aumentano i prezzi delle auto Dichiarazioni di Giovanni Agnelli Perché aumentano i prezzi delle auto In un'intervista a "Lettera Finanziaria" il presidente della Fiat spiega il motivo dei rincari frequenti : "Abbiamo voluto diluire nel tempo l'aumento imposto dai crescenti costi di produzione" "Ora un certo equilibrio tra costi e ricavi è stato ripristinato" (Dalla redazione romana) Roma, 26 aprile. Il presidente della Fiat, Giovanni Agnelli, in un'intervista alla «Lettera Finanziaria » del settimanale « L'Espresso», spiega le ragioni che hanno indotto la casa torinese ad aumentare in questi giorni i prezzi delle proprie autovetture in media del 5 per cento. «L'opinione pubblica — osserva Agnelli — ha forse la sensazione che la Fiat, come d'altra parte tutte le maggiori case produttrici, effettui aumenti di prezzo troppo frequenti. La ragione c'è: abbiamo voluto diluire nel tempo, muovendoci a piccoli passi, quel trasferim&^-àttiljfrozzi di vendita che ci è stato imposto dall'aumento dei costi di produzione». Fatto eguale a 100 il livello sia dei costi di produzione sia dei prezzi di vendita nel 1969, a fine 1972 — rileva il presidente della Fiat — i costi avevano raggiunto quota 155, cioè risultavano aumentati in tre anni del 55 per cento, i prezzi si trovavano a quota 122, con un aumento, quindi, del 22 per cento. Nello stesso periodo, gli aumenti di produttività, unico contributò a ridurre questo divario tra costi e prezzi, non hanno superato l'I per cento annuo. Un'analisi dei costi — continua Giovanni Agnelli — dà questi risultati: la voce «acquisti da terzi» (in buona parte materie prime e semilavorati, nel frattempo rincarati notevolmente) incide per il 50 per cento sul valore finale del prodotto; il costo della mano d'opera per il 35 per cento; gli ammortamenti per il 7 per cento; i «servizi» (im poste eccetera) pure per il 7 per cento; l'onere degli interessi passivi per l'I per cento. Se il deprezzamento della lira nei cambi con quasi tutte le monete estere ha portato alla Fiat in questi ultimi tempi un beneficio valutabile in torno al 7 per cento, a questo si f contrappone il fatto che ' dal 1" gennaio, coti Ja riforma tributaria, la Fiat ha perso i rimborsi dell'Ige all'esportazione, che rappresentavano una forma di sovvenzione. « Ora comunque possiamo dire — dichiara Agnelli — cfte un certo equilibrio tra costi e ricavi è stato ripristinato. Aggiungo che, dopo la firma del contratto dì lavoro, negli stabilimenti Fiat si lavora come non s'era mai lavorato da almeno quattro anni. Se si continua così, in pochi mesi avremo riguadagnato tutto il terreno perduto». A chiusura dell'intervista, il presidente della Fiat ritorna sull'aumento'dei prezzi, esprimendo la convinzione che esso non avrà l'effetto di limitare la domanda, per due motivi: «Anzitutto perchè analoghi aumenti sono stati decisi da tutti i principali concorrenti, quindi la Fiat è perfettamen¬ te concorrenziale. In secondo luogo, un rincaro medio del 5 per cento è al di sotto dell'aumento dei redditi monetari che nel frattempo si è verificato».

Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli

Luoghi citati: Roma