Asti cerca per i vini nuovi mercati esteri di Piero Cerati

Asti cerca per i vini nuovi mercati esteri La "Douja d'or» anticipata Asti cerca per i vini nuovi mercati esteri Dal 25 maggio al 10 giugno in mostra e in vendita le migliori "bottìglie" della provincia Si spera nell'arrivo dei turisti stranieri - Un'enoteca permanente nel castello di Costigliele (Dal nostro inviato speciale) Asti, 25 aprile. La Festa del vino di Asti, la tradizionale «Douja d'Or» giunta alla settima edizione, si svolgerà quest'anno dal 25 maggio al 10 giugno. Vi sono due novità: la manifestazione è stata anticipata in primave-, ra per favorire i produttori che esporranno, dopo aver ottenuto il consenso dell'apposita giuria, i loro vini all'inizio della campagna di vendita (si spera soprattutto nella presenza di turisti stranieri) e dell'imbottigliamento (ma a questo proposito la data andrebbe ancora anticipata, poiché la Settimana Santa è il periodo tradizionale per il travaso del vino dalle botti o dalle damigiane in bottiglia). Inoltre, la «Douja d'Or» si svolgerà in due sedi: il concorso provinciale, che conferisce ai vini di eccellenza il caratteristico «bollo» con il boccale monferrino (la douja), avrà la sua sede nel castello di Costigliole d'Asti, dove sarà inaugurata il 25 maggio l'enoteca provinciale. Un centinaio di produttori (su circa 500 che hanno presentato le loro bottiglie) esporranno 160 campioni di vini astigiani a denominazione d'origine controllata e semplice. Al concorso, che ha avuto inizio in autunno, erano stati ammessi produttori, cantine sociali, commercianti, aziende vitivinicole, invecchiatori e titolari di ristoranti. Ad Asti, invece, nelle cantine d'un settecentesco palazzo dì piazza Alfieri, si svolgerà il Concorso nazionale dei vini bianchi secchi, da arrosto e da dessert. Le domande di partecipazione sono state cir ca quattrocento, la giuria ha selezionato 200 concorrenti in base ai 260 vini che avevano presentato in autunno. Ad ogni campione in mostra è stato consegnato un diploma di «eccellenza» per la qualità pregiata. La «Douja d'Or», organizzata per valorizzare i vini astigiani (nella provincia sono 30 mila le aziende agricole con vigneto) e per spronare i viticoltori ad una produzione selezionata, che incontri il favo re del consumatore, trova nell'enoteca di Costigliole la sua sede ideale. Nata per volontà di alcuni appassionati (tra gli altri il farmacista Oddone, cultore di storia del vino), curata nell'ambientazione e nei restauri dall'architetto Garipoli di Asti, l'enoteca di Costigliole permetterà al-pubblico di scegliere, tra 15 mila bottiglie in mostra, il vino più adatto al gusto di ciascuno; sono infatti previste una saletta per l'assaggio e un selfservice, oltre alla mostra permanente dei documenti sulle vocazioni enoiche dell'Astigiano e delle contadinerie, mentre si pensa di allestire anche un ristorante con piatti tipici locali. L'enoteca dovrà essere il punto di incontro tra viticoltori e consumatori alla ricerca, durante il fine settimana, del vino da pasto o da custodire in cantina. Ad ogni bottiglia in esposizione, infatti, corrisponderà, nell' azienda agricola che la presenta una partita tale da garantire la vendita al pubblico che ne farà richiesta. I prezzi? La svalutazione della lira e l'aumento dei costi della manodopera (otto mila lire al giorno) lasciano prevedere una lievitazione del 20-25 per cento, soprattutto per i vini barbera (d'Asti e del Monferrato) e del Grignolino: la bottiglia che l'anno scorso costava 450 lire, ora toccherà vertici di 550-600 lire, con tendenza a salire. I problemi sociali ed economici della viticoltura piemontese e astigiana in particolare sono molti (in venti anni si è passati da 50 mila a 30 mila ettari coltivati a vigneto' e l'abbandono della campagna continua): verranno affrontasi soprattutto in due convegni 'sulla ricerca e sperimentazione scientifica nella viticoltura (verrà fatto il punto sullo zuccheraggio, sulla meccanizzazione e sulla lotta alle malattie) e sulla viticoltura collinare di fronte ai reimpianti nell'ambito della regolamentazione comunitaria europea (il Piemonte ha i vigneti più vecchi d'Italia), due argomenti che consentiranno di parlare delle scelte future della nostra agricoltura. Piero Cerati

Persone citate: Garipoli

Luoghi citati: Asti, Italia, Monferrato, Piemonte