Industria e dirigenti

Industria e dirigenti Sicurezza sociale Industria e dirigenti L'Inpdai, un ente autonomo, gestisce la previdenza dei funzionari La lègge n. 144 del 15 marzo scorso ha integrato con nuove norme l'ordinamento previdenziale dei dirigenti di aziende industriali. Per l'esatta individuazione degli assicurati, la stessa legge definisce dirigenti coloro che prestano lavoro subordinato con tale qualifica alle dipendenze di aziende industriali. Più precisa la Corte di cassazione secondo cui «dirigente d'azienda è quel prestatore d'opera subordinata che — preposto all'organizzazione di una intera organizzazione aziendale o anche di un ramo autonomo di' essa — esplichi la sua attività con ampi poteri di autonomia e di discrezionalità in modo da influenzare, pur nell'osservanza delle direttive di carattere generale del datore di lavoro, l'intera vita dell'azienda. Quando invece la collaborazione è demandata e si svolge in riguardo ad un determinato settore o ramo di servizio con autonomia e discrezionalità limitate, si ha la figura di impiegato di prima categoria con funzioni direttive». Ecco perché l'assicurazione dei dirigenti industriali è gestita da un ente autonomo: l'Inpdai, che vuol dire appunto Istituto previdenza dirigenti aziende industriali. Con la nuova legge i limiti mimmi e massimi delle retribuzioni lorde su cui si calcola il contributo da versare periodicamente all'Inpdai (e quindi da prendere a base per determinare l'importo della pensione) sono elevati rispettivamente a lire 4 milioni 615 mila e a lire 11 milioni 960 mila annue con effetto dal primo gennaio 1969 e passano a lire 5 milioni 525 mila e a lire 13 milioni 903 mila 500 annue dal primo .luglio 1970. L'aliquota contributiva è stabilita nella misura del 19 per cento della retribuzione imponibile ed è così ripartita: 11/15 a carico dell'azienda e 4/15 a carico dell'assicurato. I limiti di retribuzione imponibile e l'aliquota contributiva possono essere modificati in relazione alle risultanze annuali di gestione e alle necessità dell'istituto. La gestione della previdenza dei dirigenti d'aziende industriali è basata sul sistema tecnico finanziario della ri. partizione. E' costituita tuttavia una riserva che alla fine di ciascun anno non può essere inferiore al quadruplo dell'importo delle prestazioni erogate dall'istituto nel corso dello stesso anno. Gli iscritti all'Inpdai che successivamente al 14 gennaio 1954 possono far valere presso quell'istituto un'anzianità contributiva di almeno cinque anni, possono chiedere che i periodi di contribuzione Inps che non abbiano dato luogo ad una pensione siano utilizzati per il pensionamento a carico dell'Inpdai. La stessa facoltà è concessa a quei dirigenti che — avendo almeno cinque anni di anzianità contributiva presso l'Inpdai dopo il 14 gennaio 1954 — possono far valere periodi di contribuzione a forme di previdenza sostitutiva dell'assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti. Le pensioni a carico dell'Inpdai liquidate con decorrenza anteriore al 1" gennaio '69 (e in certi casi anche dopo) sono aumentate del 10 per cento: da un minimo di 30 mila ad un massimo di 70 mila lire il mese. L'aumento decorre dall'entrata in vigore della nuova legge, cioè dal primo aprile 1973. Come trattamento pensionistico dei dirigenti industriali vengono estese inoltre molte norme dell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti gestiti dall'Inps, come la perequazione automatica delle pensioni (scala mobile); l'obbligo del rilascio, da parte dell'azienda, dell'estratto conto delle retribuzioni corrisposte l'anno prima al dirigente e dei versamenti effettuati nello stesso periodo all'Inpdai nella sua assicurazione pensionistica; le maggiorazioni per i familiari a carico; la prescrizione decennale dei contributi; l'accreditamento su presentazione dei documenti matricolari dei periodi di servizio militare prestato per leva, richiamo, trattenimento alle armi; il riscatto del corso legale di laurea. In base alla legge 153-1969 per l'esatta applicazione di alcune norme bisognerà attendere il regolamento di esecuzione che dovrà essere emanato entro il 31 marzo 1974, e alla cui stesura possono dare positivo contributo gli stessi assicurati. Osvaldo Paita iPssctgtèsrc2Sl

Persone citate: Osvaldo Paita