Strozza la moglie e poi si svena mentre il figlio (10 anni) dorme

Strozza la moglie e poi si svena mentre il figlio (10 anni) dorme Tragica notte di Pasqua in un paese presso Brescia Strozza la moglie e poi si svena mentre il figlio (10 anni) dorme Lui aveva 37 anni, lei 30 - Pareva una coppia felice: forse un raptus di follia all'origine dell'inspiegabile gesto - I corpi dei due sono stati trovati, sul letto, dai genitori dell'omicida (Dal nostro corrispondente) Brescia, 23 aprile. Un uomo ha ucciso la moglie strozzandola e poi si è tolto la vita tagliandosi i polsi. Il fatto è accaduto nella notte tra la Pasqua e la festività dell'Angelo a Verolanuova, centro agricolo e industriale della pianura bresciana. Protagonista del tragico gesto è Giancarlo Bonetti, 37 anni, autista presso l'Azienda municipale trasporti di Brescia. L'uomo, che ieri aveva trascorso la giornata di vacanza con la propria famiglia, si era coricato la sera con la moglie Giuditta Pini, 30 anni, operaia in ima fabbrica del luogo. Il figlioletto Massimo, dieci anni, dormiva in una stanza accanto a quella dei genitori. Stamane alcuni vicini, notando che Massimo girava in pigiama nei pressi della villa abitata dai Bonetti mentre dei genitori non avevano notato traccia, avvertivano i parenti dell'uomo, Mario e Orsola Loda Bonetti, che abitano nella stessa villa al piano terreno. I due anziani coniugi, saliti al primo piano, constatavano con orrore che la nuora giaceva riversa sul letto priva di vita; sullo stesso letto, senza vita, in un lago di sangue, era il loro figlio Giancarlo, marito della donna. Un medico subito chiamato non poteva far altro che constatare il decesso che, risalirebbe alle 2 della scorsa notte. Secondo una prima ricostruzione il Bonetti, strangolata la moglie ha raggiunto il vicino stanzino da bagno e con una lametta da barba si è tagliato il polso sinistro lasciando colare alcuni litri di sangue in un catino, che è stato trovato ricolmo. Poi, con le ultime forze è riuscito a raggiungere il letto e si è sdraiato accanto al cadavere della moglie, andando a morire al suo fianco. Il bimbo, che dormiva nella stanza accanto, non si è accorto di nulla e stamane, non avendo notato segni di vita in casa, era sceso per recarsi dai nonni. Ieri i coniugi avevano trascorso la giornata festiva assieme ad alcuni amici che avevano invitato per la Pasqua. Solo l'uomo appariva un po' pensieroso. Alcuni giorni fa il Bonetti, mentre svolgeva il suo lavoro di autista, era stato colto da un leggero malore; si era confidato con i suoi colleghi per questo inconveniente, esprimendo alcune preoccupazioni per il suo lavoro, ma null'altro. j Non aveva chiesto nemmeno I di essere collocato a riposo. Può darsi che l'episodio, di per sé insignificante, abbia profondamente turbato la psiche dell'uomo, portandolo alla tragica determinazione. Si fanno anche altre ipotesi. Si pensa che il Bonetti potesse essersi invaghito di una ragazza a Brescia e che, incapace di sostenere la doppia relazione, abbia posto fine ai suoi giorni e a quelli della moglie. Ma tutto è nel campo delle ipotesi. D'altro canto a Verolanuova è opinione diffusa che la famiglia Bonetti vivesse nella più completa armonia e che non esistessero nemmeno preoccupazioni economiche. Il sostituto procuratore della Repubblica, dottor Gianfranco Zappa, si è recato oggi a Verolanuova per i rilievi e ha deciso che domani vengano eseguite le autopsie. m. v.

Persone citate: Bonetti, Giancarlo Bonetti, Gianfranco Zappa, Giuditta Pini, Orsola Loda Bonetti

Luoghi citati: Brescia, Verolanuova