Turisti tedeschi hanno invaso le sponde del Lago di Garda

Turisti tedeschi hanno invaso le sponde del Lago di Garda Fedeli all'appuntamento di Pasqua sul Benaco Turisti tedeschi hanno invaso le sponde del Lago di Garda (Dal nostro inviato speciale) Garda, 23 aprile. Il tempo ha mancato un poco di rispetto alla tradizione, spruzzandola qui e là di pioggia. Comunque, si direbbe che non abbia ostacolato di molto quella che nei centri del Lago di Garda chiamano la « calata dei tedeschi ». Fedeli all'appuntamento con le festività pasquali, le avanguardie del turismo germanico sono giunte anche quest'anno a ranghi serrati sulle sponde del Benaco. Con questa ondata di ospiti stranieri, si apre praticamente la stagione in tutte le località della riviera gardesana. I tedeschi sono i primi a spalancare le porte degli alberghi, ad attorniare i tavolini dei bar che si. affacciano sul lago. Forse, stavolta l'invasione non è stata così massiccia come esigevano le previsioni più ottimi.stiche, e la colpa viene addossata a questa balzana primavera che si mette in contrasto con il calendario. Anche se vi sono state al¬ cune defezioni, i centri del Benaco mostrano di vivere intensamente questi giorni di festa. Sono riaperti tutti gli alberghi, i ristoranti, i ritrovi, e in qualche campeggio si sono già alzate le sbarre per far passare le prime roulotte in cerca di sistemazione sotto gli ulivi. Decine di migliaia di turisti si sono riversati sulle sponde del lago, gremiscono i prati e affollano le passeggiate lungo la riviera. Dagli svincoli dell'autostrada si sono allungate le file di auto provenienti dal Brennero. Gli ospiti stranieri sono andati a sparpagliarsi nelle tante località che fanno corona al Garda. Il lago è uscito dal lungo letargo invernale e ha cominciato a popolarsi di barche, di motoscafi. Le vele si gonfiano e portano allegria nello specchio d'acqua. Alla Pasqua dello straniero sulle rive del Garda, s'è aggiunta la « Pasquetta casalinga »: altre migliaia di perso ne hanno scelto le zone del Benaco per la tradizionale evasione dalle mura della città. Nuove, interminabili colonne di vetture si sono formate lungo la strada che da Verona conduce a Lazise, sulla Gardesana orientale e su quella occidentale. Da Peschiera a Garda, a Malcesine, a Gardone, è stato tutto un affluire di schiere di gitanti del Lunedì dell'Angelo: comitive che sciamavano dai pullman, intere famiglie con le sporte ricolme di vivande, dirette alla colazione sotto gli alberi. Uova sode e qualche bicchiere di Bardolino, poi la passeggiata sul lungolago o la più impegnativa escursione nell'entroterra. Grappoli fitti di gitanti, naturalmente, anche sui battelli e sugli aliscafi di tutte le linee del Garda, rientrate al completo in funzione. Malgrado le incertezze atmosferiche, molti non hanno rinunciato a una minicrociera da una riva all'altra del lago. Gli angoli più suggestivi del Benaco hanno ricevuto migliaia di visite. g. march.

Persone citate: Fedeli

Luoghi citati: Bardolino, Lazise, Malcesine, Verona