Primavalle: forse nuove ipotesi sul rogo Il giovane morto amico di Achille Lollo? di Francesco Santini

Primavalle: forse nuove ipotesi sul rogo Il giovane morto amico di Achille Lollo? Sconcertanti particolari emergono a otto giorni dall'attentato Primavalle: forse nuove ipotesi sul rogo Il giovane morto amico di Achille Lollo? Se, come pare, l'esponente di "Potere operaio" ora in carcere conosceva bene Mattei, cadrebbe una parte della testimonianza dello spazzino (questi ha detto che Lollo era andato da lui per chiedergli l'indirizzo di Mattei) Si controllano i tempi tra l'incendio e l'allarme ai vigili del fuoco (Nostro servizio particolare) Roma, 23 aprile. La casa di Mario Mattei in via Lorenzo Campeggi viene indicata, qui a Primavalle, come uno dei punti chiave della tragedia che è costata la vita a Virgilio e Stefano, figli del segretario della locale sezione missina. Ma una perizia, o una ricostruzione scientifica, di come si sia sviluppato l'incendio non è stata ancora compiuta. Il magistrato Sica aveva disposto di farla eseguire al più presto; poi si è buttato a capofitto negli interrogatori. Sono passati otto giorni dal momento che ignoti incendiari hanno versato una quindicina di litri di benzina dal pianerottolo aU'interno dell'appartamento della famiglia Mattei: la sorveglianza dello stabile è cessata. Ieri e oggi, Pasquetta, molta gente ha varcato il portone della palazzina. Le scale sono state spazzate. I segni del fuoco sono molto evidenti sulla porta esterna della casa bruciata; meno evidenti su quella interna, minimi sul minuscolo pianerottolo e sulle scale. Non si capiscono tante cose: come hanno fatto gli attentatori a versare la benzina nell'alloggio sfruttando la fessura di due millimetri tra la soglia di marmo sopraelevata e il battente della porta? Hanno usato una miccia per dar fuoco al carburante? Perché hanno lasciato il messaggio al piano superiore e haimo scrit to il soprannome Schiavoncino (invece del nome vero, Schiavoncin) accanto a quel¬ lo di Mattei? Registriamo il fatto che Anna Maria Matjei, la moglie del segretario missino, uscita dalla casa in fiamme è salita al quarto piano, dove era il cartello con la «firma» degli assassini il cui contenuto fu da lei con insistenza ripetuto alla polizia: «Mattei e Schiavoncino sono colpiti da giustizia proletaria». La gente di Primavalle in pubblico non parla più: ha paura che si facciano nomi e che si riferiscano notizie attendibili non ancora trapelate dall'inchiesta. Se c'ò qualcuno disposto a parlare, preferisce avere un colloquio senza testimoni e fuori dal quartiere. Esiste il timore di possibili ritorsioni, di «avvertimenti». I guardiani del dormitorio dove abita Angelo Lampis, quel¬ lo che avrebbe avvertito Mattei sette ore prima dell'attentato, si rifiutano di dire a che ora il battipali missino rincasò la notte del 15 aprile. C'è una ragazza che lavora all'ambulatorio dell'Orimi della zona (120 posti per una popolazione di centomila residenti) e conosce molto bene Silvia Mattei, 19 anni, in ospedale per la frattura di due vertebre. Dice che la ragazza, già interrogata da Sica, potrebbe essere stata molto utile a chiarire le differenti posizioni ideologiche del padre e del fratello morto. Silvia descriveva Virgilio come un «feroce anticomunista, disposto a tut- Fabrizio Carbone (Continua a pagina 2 in nona colonna) (Nostro servizio particolare) Roma, 23 aprile. A ritmo serrato proseguono le indagini del sostituto procuratore Domenico Sica sul rogo di Primavalle. Ieri, giorno di Pasqua, il magistrato ha sentito ancora una volta i coniugi Schiavoncin, «fedelissimi» della sezione missina in via Svampa, il cui nome è stato trovato sul « fantomatico » cartello abbandonato da « giustizia proletaria » nello stabile di via Campeggi dopo l'attentato. Marcello Schiavoncin ha ricordato un episodio dell'inverno scorso, quando la sua « Fiat 600 » fu data alle fiam- Francesco Santini (Continua a pagina 2 in settima colonna)

Luoghi citati: Roma, Virgilio