La Juve acciuffa la vittoria all'86° di Bruno Bernardi

La Juve acciuffa la vittoria all'86° Anche i campioni tornano nel giro-scudetto, ma quanta paura La Juve acciuffa la vittoria all'86° Bettega segna dopo soli 35 secondi - Pareggia il Vicenza al 32' con Faloppa e va in vantaggio al 74' con Galuppi - La radio aveva annunciato da un quarto d'ora il risultato dell'Olimpico - Emozionante serrate finale: autogol di Berti al 77', rigore di Causio parato da Anzolin all'80' e rete decisiva di Bettega - Sconcertante prestazione dei bianconeri, che domani partono per Derby JUVENTUS-VICENZA 3-2 JUVENTUS: Zoff 6; Spinosi 6, Marchetti 5; Cuccureddu 6, I.o n ir oh ii eco 5, Sa Iva do re S; Mailer 5, Causlo 5, Altarini 5, Savoldl II 5 e dal 46' Capello 5, Bettega 7. 12» Piloni. LANEROSSI V.: Bardln 6 e dal 67' Anzolin 6; Volpato 6, Berti 6; Poli 7, Ferrante 5, Borni 5; Galuppi 6, Montefusco 5, Vitali 6, Faloppa 6, Bailarin 5. 13* Stanziai. Arbitro: Trinchlerl 5. Reti: al 1' e all'86' Bettega, al 32' Faloppa, al 74' Galuppi, al 77' Berti (autogol). SPETTATORI: 35 mila, 17.331 paganti, incasso 22.431.900 lire. Con il premio-partita, ci vorrebbe anche ima multa. I bianconeri hanno rischiato di gettare al vento, ancora una volta, l'ultima grande possibilità di difendere lo scudetto. L'incontro con il pericolante Lanerossi Vicenza avrebbe potuto essere un « festival » per i tifosi dei campioni: è stato, invece, un calvario. Molti spettatori, delusi, avevano già lasciato lo stadio quando Bettega ha segnato il gol che ha dato alla sconcertante Juventus un successo (3-2) che ormai non pareva più a portata di mano. L'orgoglio ed una feroce volontà di vittoria hanno salvato, in un finale ad altissimo grado di emotività, la situazione, ma la squadra ha pagato duramente, in sofferenza e fatica, questo successo. A conti fatti però ne valeva la pena, poiché ora si trova a due soli punti da Milan e Lazio. Tutto era cominciato nel migliore dei modi. I bianconeri erano entrati in campo sapendo che la Lazio stava conducendo sul Milan per due a zero. In meno di 35 secondi la Juventus si era trovata a sua volta in vantaggio dopo un'azione bruciante: preciso cross di Causio, Berni sfiora con il braccio e manca lo stop di petto, botta vincente di Bettega, rasoterra, a fil di palo. Le notizie provenienti da Roma, sommate al gol iniziale, invece di costituire una spinta, hanno fornito l'effetto contrario, annebbiando le idee ai campioni d'Italia e paralizzandone i muscoli. Sbandamenti difensivi, difettosa organizzazione a centrocampo e scarsa mobilità delle punte hanno consentito al Lanerossi, mai domo, di sfiorare un risultato clamoroso. La Juventus aveva lasciato in tribuna Anastasi, Morini e Furino, tre elementibase. Capello era in panchina con Savoldi II mezz'ala, Cuccureddu mediano e Altafini centravanti/In difesa rientrava Salvadore. Vycpalek ha schierato nell'inedita posizione di stopper Marchetti su Vitali (che faceva il tornante ma è una punta e metteva in difficoltà il suo diretto avversario) con Longobucco su Galuppi e Spinosi su Ballarin. Dopo i primi minuti si è capito chiaramente che Mar chetti non (riusciva a prendere le misure a Vitali. La Juventus avrebbe dovuto mettere al sicuro il risultato; un altro gol, dopo la rete-lampo di Bettega, avrebbe fiaccato il morale dei veneti e consentito ai bianconeri di giocare al risparmio. E' successo il contrario: ì vicentini hanno ribaltato la situazione obbligando i biancorossi a correre-.sto© -termi:rie.' Dopo un'azióne eli Haller e Longobucco, è suonato il primo campanello d'allarme per Zoff. Al 14' Galuppi si è presentato in zona-gol, ma ha concluso fiaccamente sulle braccia del portiere. Scarsa reazione della Juve e il Lanerossi, sospinto da Faloppa e Poli, si è riportato sotto. Vitali e Galuppi hanno costretto ad affannosi recuperi i difensori torinesi, anche se Spinosi ha neutralizzato Ballarin. Poi, la Juventus ha dato vita ad un ficcante contropiede: da Salvadore a Causio, che ha lanciato Altarini, ma il cross rientrante di José ha trovato fuori tempo Bettega. Sul rovesciamento di fronte, il Lanerossi ha pareggiato (32'). Dalla bandierina Galuppi ha toccato verso Poli, che ha centrato: Faloppa, sottrattosi alla guardia di Cuccureddu, ha deviato di testa, con assoluta precisione, mandando la palla ad infilarsi nell'angolino basso sulla destra dell'esterrefatto Zoff. I fischi del pubblico non sono serviti a scuotere i Juventini: Haller non riusciva a imporre il proprio estro, Altafini non era in vena ed era ben controllato da Berti, Causio si impegnava ma era impreciso e Savoldi II non coordinava la manovra con efficacia. L'azione era accentrata, le fasce laterali ignorate (o quasi). Nella ripresa Capello ha sostituito Savoldi II. Al 3', Haller ha scambiato molto bene con Altafini, poi ha mdirizzato la palla verso Causio in fuori gioco. Ancora Causio ha tirato con troppa precipitazione fallendo il bersaglio. Il Lanerossi, proseguendo ad un buon ritmo, ha messo alle corde la Juventus. Vitali (12') ha fallito una buona occasione. Dalle radioline (14') è arrivata la notizia della sconfitta del Milan e ciò è servito a scuotere i bianconeri. Una fiammata. Al 21', su tiro di Marchetti, Bardin non ha trattenuto il pallone e Capello, a porta spalancata, ha calciato consentendo al portiere di deviare con il corpo in angolo. Nello scontro con Capello, Bardin si è infortunato ed ha dovuto essere sostituito da Anzolin. Al 29' i veneti si sono portati in vantaggio. Poli è scattato sulla destra centrando verso lo smarcatissimo Ga¬ luppi che, da pochi passi, ha infilato Zoff. La situazione si è fatta drammatica e la Juventus ha sfiorato il « k.o. » quando Vitali (32') si è presentato davanti a Zoff ed è stato spinto fallosamente da Longobucco. Se l'arbitro avesse concesso il rigore, il Lanerossi avrebbe probabilmente vinto. Pochi secondi dopo la squadra di Purlcelli è stata raggiunta. Haller si è lanciato nell'area vicentina e, al momento di concludere, è stato anticipato da Berti che ha insaccato alle spalle di Anzolin. L'autogol ha demoralizzato i biancorossi e la Juventus, in un finale mozzafiato, ha trovato la forza per vincere, ma non senza altri colpi di scena. Al 35' l'arbitro ha concesso un penalty alla Juventus per fallo di Faloppa su Causio. Il tiro di Causio, dagli undici metri, è stato parato da Anzolin che ha intuito la traiettoria. Al 41' il gol decisivo: un bolide di Marchetti non è stato trattenuto da Anzolin, e Bettega ha toccato in rete. TJn gol da opportunista, il terzo in due partite. L'incontro si è chiuso con un palo colpito da Cuccureddu. La grande paura era ormai passata. La Juventus è di nuovo in corsa. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Italia, Lazio, Longobucco, Poli, Roma, Vicenza