Mino per la prima volta non sarà più il favorito di Giorgio Viglino

Mino per la prima volta non sarà più il favorito Mino per la prima volta non sarà più il favorito (Dal nostro inviato speciale) Le Castellet, 20 aprile. La stagione motociclistica riprende domenica sul più bel circuito europeo, il « Paul Ricard » alla sua prima esperienza a livello mondiale nel settore. Il tracciato è ideale per mettere alla prova mezzi e piloti e su un piano spettacolare non si poteva sperare in un impianto migliore per scoprire le prime novità di una stagione che si annuncia rivoluzionaria. Le anteprime di primavera che di solito danno corpo alle prime rivelazioni sono state quest'anno piuttosto avare di indicazioni. E' successo che non tutti avessero pronte macchine e motori e che non comparendo la marca tale, nemmeno l'avversarla volesse scoprire le carte. Si è corso finora sull'abilità dei piloti, con macchine vecchie ancorché valide, coinè le Yamaha di Saarinen, le Benelli di Villa, le stesse MV di Agostini, o con mezzi già rinnovati ma ancora lontani dal ren¬ dimento massimo come le Aermacchi-Harley di Pasolini. Comparse fugaci da parte delle piccolissime Malanca e Morbtdelli che invece ritroviamo qui in Francia pronte a giocarsi il titolo iridato contro il resto del mondo. Stagione rivoluzionarla per mezzi tecnici con le nuove Yamaha, le Malanca, forse le Kawasakl, nelle classt tradizionali e con tutte le maxi-moto in lizza a rivelare difetti e qualità nel Campionato Europeo FIM che è una vera e propria nuova classe mondiale che per il primo anno di rodaggio limita la propria qualifica al camyn continentale. Il successo della « 200 miglia » di Imola ha indicato la via per il futuro del motociclismo e questa classe FIM, che ha tanti punti dì contatto con la formula Daytona, sembra in grado dt soddisfare esigenze tecniche e spettacolari per il futuro. Cambia soprattutto aspetto il grande circo a due ruote per | il probabile avvicendamento in vetta. Giacomo Agostini non ha più la macchina vincente. Sulla carta parte per la prima volta svantaggiato proprio in quella classe 500 ce che lo ha visto finora sempre dominatore. La Yamaha ha costruito per Saarinen un modello speciale, un'autentica macchina da Grand Prix, dopo avere sfiorato lo scorso anno con una derivata di serie il successo clamoroso nella 350 ce. Saarinen vuole presto, anzi subito, rimpiazzare Agostini lasciandogli soltanto la 350 ce. dove l'asso italiano potrà vedersela con buone carte vincenti contro l'Aermacchi di Pasolini e parecchie private di qualità, come la Yamaha di Lansivuori che non è altro poi che la macchina ultima di Saarinen nel '72. Lo stesso Saarinen non vuole essere da meno del rivale italiano e per salire presto come lui ita puntato su una seconda classe, di più il regolamento non gliene permette. Ha scelto la 250 dove il campo è pràticamente limitato alle Yamaha e la sua « ufficiale » è soltanto un poco più efficiente delle tante private, quel poco che gli permette di considerare acquisita la riconferma nel tìtolo iridato. Un'ultima annotazione riguardante il calendario. Malgrado le assicurazioni dello scorso anno, nonostante anatemi e minacce, il Tourtst Trophy dell'Isola di Man. la corsa « omicida », rimane in calendario. C'è da sperare che ciascuno ricordi i propositi di rinuncia già enunciati lo scorso anno, e per quel che riguarda l'Italia che la Federazione abbia un minimo senso di responsabilità e non conceda a nessun corridore con licenza nostrana di allinearsi al via. Oggi niente prove « ufficiali » (contrariamente al programma) e solo allenamenti per il G. P. di Francia, fra l'altro disturbati da un forte vento. Saarinen ha ottenuto il miglior tempo nella 500 con la nuova Yamaha 4 cil. girando in 2'22". Agostini, invece, ha rotto II motore della MVAgusta e Ita dovuto scendere in pista con la vecchia tre cilindri; notevole, però, la sua prestazione, superiore di un solo decimò a quella del finlandese. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Francia, Imola, Italia