L'attacco di Saarinen al "regno,, di Agostini

L'attacco di Saarinen al "regno,, di Agostini Domani in Francia il primo atto del campionato mondiale delle moto L'attacco di Saarinen al "regno,, di Agostini Il pilota finlandese, con la nuova Yamaha da Grand Prix, vuole spodestare l'asso della MV nella classe 500 - Le gare sulla pista di Le Castellet a , e i a a i » ) . i a a . n ; ò La nuova Yamaha La casa giapponese è più che mai sulla cresta dell'onda. Ha fatto e continua a fare fortuna con le sue fantastiche bicilindriche eguali nello schema su ogni cilindrata. Vince da anni ormai la classe più combattuta del mondiale, la 250 ce, ed in tema sportivo ha ottenuto quest'anno la doppia consacrazione di Daytona e Imola superando con le proprie agili 350 ce i mostri da 750 ce. Quanto sia valutabile su un piano finanziario il successo sportivo è difficile dire ma resta il fatto che per la prima volta la Yamaha si è impegnata nella costruzione di una macchina da Grand Prix fuori della sua linea tradizionale. Si tratta di una quattro cilindri, a due tempi, raffreddamento ad acqua che unisce ad un peso minimo (intorno ai 128 chilogrammi) una potenza strabiliante addirittura superiore ai 100 cavalli. Certamente come tutte le macchine nuove presenta qualche Incognita di tenuta ma sulla carta non ci son dubbi: è la macchina vìncente. , La MV Agusta La stagione è cominciata ancor prima dell'apertura delle corse con un «comunicato bomba» da parte delia casa lombarda. La direzione della MV si impegnava ad assistere i propri corridori, ma non si impegnava ufficialmente a causa dei ritardi nella messa a punto delle macchine dovuti agli scioperi in officina. Rimanevano parecchie perplessità in tutti, ma soltanto Saarinen che ha l'indiscutibile dote di dir schietto quel che pensa, ha avuto il coraggio di affermare che soltanto di un alibi precostituito si trattava. In effetti alla MV a dispetto di quanto enunciato nel comunicato si è lavorato sodo tant'è vero che domenica scorsa in gran segreto Agostini ha disertato Imola — dove al regolamento era stata fatta un'eccezione per accogliere anche un prototipo MV — per andare a provare in corsa là nuova 4 cilindri da 500 ce. Ha vinto ma non convinto e se le cifre sono esatte, con 90 cavalli per centosessanta di peso, ci sono ben poche probabilità di spuntarla contro la nuova Yamaha. dcfilsrMlidlqTalKplpdiianLe piccole cilindrate La scomparsa del povero Parlotti vittima della crudeltà del Tourist Trophy non ha fermato l'attività della piccola casa pesarese Morbidelli. Giancarlo, il proprietario, ha guardato bene sul mercato gli elementi disponibili e ha puntato sul più sicuro, il campione del mondo uscente Angel Nieto che si era trovato appiedato dalla Derby, la casa spagnola che si è ritirata dalle corse. Nleto aveva offerte concrete come pilota d'auto, Morbidelli deve avergliene fatte di migliori e Angel ha accettato Dalla 50 ce sono saliti con ottimi risultati alla 125 ce anche alla Malanca. E' la stessa strada compiuta dalla Morbidelli e con risultati analoghi. Le nuove macchine bolognesi che rimangono in lizza pure nella categoria inferiore sono affidate a due giovani piloti di sicuro avvenire: Otello Buscherini che, malgrado la giovane età, ha già una bella esperienza di circuiti mondiali, e il romano Alberto Jeva che a parte il carattere un po' bislacco è potenzialmente un campione. Contro di loro saranno ie Yamaha, soprattutto la Maico che ha un impegno sempre maggiore nel seguire Borije Jansson, una Suzuki dell'importatore olandese. Non sarà una strada facile questo è sicuro ma tanto l'una che l'altra casa hanno la possibilità di raggiungere il massimo traguardo. La formula 750 La grossa novità dell'anno consiste nel portare in pista con le macchine da Grand Prix le derivate di serie dai normali modelli di maxi-moto. La corsa è qui veicolo diretto per un incremento nella vendita poiché l'utente di tutti t giorni si ritrova nei risultati che questi bolidi pur tanto diversi nella sostanza riescono ad ottenere in pista. Non per nulla intervengono ufficialmente tutte le case maggiori e con mezzi ultracompetitivi, tanto da lasciare campo aperto al pronostico. In evidenza sulla scorta di potenze e pesi, ma soprattutto di prestazioni già realizzate se non di risultati forniti, c'è la Suzuki che corre con il Team Europa affidato ali'importatrice italiana Salaci. I piloti ingaggiati dalla casa giapponese tramite la sua corrispondente di Torino sono Guido Mandracci e Jack Flndlay, australiano con licenza francese, residente a Milano. Le macchine sono le tre cilindri raffreddate ad acqua, identiche a quella che al Tourist Trophy ottenne lo scorso anno con Findlay il record di velocità istantanea. Grandi rivali le Kawasaki. Ogni importatore europeo ha ottenuto macchine particolari. Quello italiano ha affidato la propria macchina a Walter Villa. Terza «grande» in lizza, la Honda che sembra meditare un ritorno in forze alla competizione. La Iad italiana ha affidato una macchina a Roberto Gallina e forse sarà l'unica per il momento, ma nel pro¬ sieguo delle corse dovrebbero comparire altri esemplari. Ufficiale anche la partecipazione delle inglesi. La scuderia John Player 's con le Norton, e poi la Bsa e la Triumph. Ancora incerta la presenza di altre marche iscritte come la Harley, gm vigl. Agostini davanti a Saarinen l'anno scorso: nel 73 la situazione potrebbe capovolgersi

Luoghi citati: Europa, Francia, Imola, Milano, Torino