Indiziato

Indiziato Indiziato (Segue dalla V pagina) teriale esplodente, insieme a Marino Sorrentino, di 23 anni, studente di filosofia, ancora latitante, vicino al gruppo di xt Potere operaio », è adesso indiziato di concorso di strage con Achille Lollo. La sua posizione processuale è cambiata alle 18, quando il magistrato ha domandato allo studente alcune precisazioni sul tragico incendio. L'avvocato difensore, Tommaso Mancini, sostiene di aver chiesto a questo punto al suo assistito di tacere fin quando il dott. Sica non avesse contestato al giovane gli indizi in suo possesso, attribuendogli un nuovo reato. Il sostituto procuratore della Repubblica smentisce la circostanza ed ha dichiarato di aver immediatamente indiziato del reato di strage Achille Lollo, prima di cominciare ogni contestazione. Il magistrato si è trattenuto nel nuovo carcere di Rebibbia per quasi due ore e l'interrogatorio si è svolto nell'ultramoderno parlatorio della seconda palazzina. Subito dopo, a bordo di una 124 blu della Procura della Repubblica, si è allontanato a forte velocità senza rispondere alle domane e dei giornalisti. — A sera, rientrato a Palazzo di Giustizia, il sostituto procuratore della Repubblica ha tenuto a « sdrammatizzare » la sua decisione « da considerarsi — ha detto — un fatto tecnico ma conseguente a una serie di elementi che si sono integrati nel corso dell'attività istruttoria delle ultime ore ». La sostanza dell'interrogatorio è stata anche illustrata dall'avvocato Mancini il quale ha dichiarato: «L'indizio di strage è una questione tecnica, una garanzia della difesa, altrimenti saremmo arrivati ad un interrogatorio su elementi estranei all'originale capo d'imputazione che è per detenzione e trasporto di materiale esplodente». A fare per la prima volta i nomi di Achille Lollo e di Marino Sorrentino è stato lo spazzino repubblicano Aldo Speranza, 38 anni, che gli inquirenti hanno arrestato per reticenza e falsa testimonianza. Nei giorni scorsi e ancora ieri, Speranza ha parlato di una vicenda che interessa il magistrato soltanto marginalmente. Un paio di mesi fa, tre studenti, ex liceali del «Castelnuovo» gli avrebbero proposto alcune azioni dimostrative contro i fascisti di Primavalle. Aldo Speranza era stato picchiato da esponenti del movimento sociale della sezione «Giarabub» e i tre giovani della sinistra extraparlamentare lo avrebbero per questo motivo invitato ad unirsi al loro gruppo. Nel suo racconto al giudice il netturbino comunale ha aggiunto che una sera, a bordo di una ((Mini Morris» fu condotto, ad occhi bendati, dagli elementi della sinistra extraparlamentare in un villino, i dove i tre giovani gli avrebbe- rng ro mostrato materiale esplosivo. Al giudice Sica, Achille Lollo ha negato ogni contestazione ed ha aggiunto: «Nel periodo indicato da Aldo Speranza, non ero a Roma. Mi trovavo a Rivisondoli, in Abruzzo, e la circostanza può essere controllata». Al giudice il netturbino ha però aggiunto che la sera di domenica, poche ore prima dell'attentato in casa di Aldo Mattei, alle 22,30 Achille Lollo, Marino Sorrentino ed un altro giovane si sarebbero recati in casa sua, in via Pietro Bembo. «Mi volevano parlare — ha dichiarato — ma non ho potuto intrattenerli. Avevo in casa alcuni parenti e non potevo restare con loro». Il racconto di Speranza finisce qui ed è per questo che il giudice Sica lo ha arrestato per reticenza e falsa testimonianza. La visita dei tre giovani in casa di Speranza è confermata dalla moglie dello spazzino Silvana Moro. In serata il missino Angelo Lampis è stato rilasciato. f. s.

Luoghi citati: Abruzzo, Marino Sorrentino, Rivisondoli, Roma