"Il rinvio della Cee è dannoso per tutti"

"Il rinvio della Cee è dannoso per tutti" Confagricoltura sui prezzi "Il rinvio della Cee è dannoso per tutti" In una nota l'organizzazione degli agricoltori esprime serie preoccupazioni per il futuro (Nostro servizio particolare) Roma, 19 aprile. (e.p.) Il nuovo rinvio delle decisioni comunitarie per i prezzi agricoli 1973-74 è dannoso per gli interessi del produttore e del consumatore. Lo sostiene questa sera una nota della Confagricoltura, nella quale si esprime preoccupazione per il prolungarsi dell'incertezza su un provvedimento che già avrebbe dovuto essere stato preso. L'organizzazione degli agricoltori ritiene che l'accordo sui prezzi agricoli può realizzarsi senza drammatizzare ulteriormente il problema. L'intesa dovrebbe raggiungersi sulla base di contropartite relative ad aiuti per la produzione di carne e per le zone di montagna o comunque disagiate. L'Italia — rileva la Confagricoltura — tra i paesi della Cee, è quella più interessata ad una organica politica di sviluppo della produzione nazionale, a causa della difficile situazione alimentare in cui si trova, influenzata dai continui aumenti di prezzo sui mercati mondiali. Solo in questo modo potrà essere affrontato il crescente impegno alimentare per gli anni futuri per il quale occorre un rilancio immediato degli investimenti, specie nel settore della zootecnia. E' necessario, quindi — sempre secondo l'organizzazione degli agricoltori — anticipare i tempi, perché attendere l'attuazione dei piani comunitari in materia di strutture potrebbe compromettere la futura capacità produttiva delle nostre imprese. La Confagricoltura sottolinea che «per gli investimenti destinati allo sviluppo agricolo le disponibilità finanziarie, in una situazione di ampia liquidità monetaria non mancano: si tratta soltanto di mettere in condizione gli imprenditori agricoli di poterli effettuare, attraverso forme di un moderno credito a tasso agevolato». La conclusione negativa della « maratona dei nove » a Lussemburgo sui prezzi agricoli è stata anche criticata dall'alleanza nazionale dei contadini che l'ha definita di « estrema gravità ». Nel comunicato si parla di «sconfitta clamorosa » della politica agricola comunitaria; politica che — aggiunge l'Ano — « mentre non ha garantito un reddito remunerativo ai contadini, ha spinto il nostro paese in una spirale inflazionistica senza sbocco ». L'unione contadini chiede che si sospenda ogni decisione di aumento dei prezzi agricoli e si affronti un riesame generale. Sul tema « prezzi e caro-vita» l'ufficio studi della Cgil ha diffuso questa sera una nota in cui si afferma che di fronte alla gravità dell'attuale situazione, « le posizioni espresse dal governo, non solo non dimostrano alcuna seria volontà di frenare il carovita, ma tendono a realizzare di fatto ulteriori accentuazioni della spinta inflazionistica. I modi e i tempi di applicazione dell'Iva rappresentano una chiara testimonianza di queste scelte ».

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