Prevenire l'infarto di Bruno Ghibaudi

Prevenire l'infarto MEDICINA Prevenire l'infarto (II grande colpevole è di nuovo il colesterolo: attenti soprattutto alla dieta) (Nostro servizio particolare) Roma, 19 aprile. Philip Blaiberg. il dentista di Città del Capo al quale Barnard ha trapiantato il cuore, è stato ucciso due volte dal colesterolo. La prima quando il suo cuore naturale è apparso così profondamente danneggiato da richiedere il trapianto: la seconda quando il cuore prima sanissimo del donatore, dopo aver ripreso a battere nel suo petto, ha subito in pochi mesi lesioni tanto gravi da cedere di schianto. L'autopsia ha infatti rivelato che anche il secondo cuore di Blaiberg è stato distrutto dall'arteriosclerosi o che nel sangue del dentista c'era un alto contenuto di colesterolo e di trigliceridi, sostanze alle quali spetta la responsabilità maggiore dell'arteriosclerosi. La notizia, proveniente dall'anatomopatologo del Groote Schuur Hospital, è stata comunicata nel corso del simposio europeo sull'arteriosclerosi a Roma presso l'Istituto superiore di Sanità, con la partecipazione di studiosi e ricercatori di tutta Europa. Le malattie provocate dall'arteriosclerosi sono in aumento quasi ovunque. In Italia le cardiopatie ischemiche o coronariche provocano ogni anno almeno 50 mila infarti al miocardio. La malattia non è sempre mortale, per fortuna, e attualmente sono più di 500 mila i pazienti sopravvissuti ad un attacco di questa natura; la metà di essi ha meno di 50 anni. Quali sono le cause dell'arteriosclerosi e delle sue conseguenze, come l'infarto del miocardio, e l'angina pectoris? gli esperti hanno ancora una volta confermato che l'arteriosclerosi coronarica colpisce di preferenza coloro che hanno un'elevata dose di colesterolo e di trigliceridi nel sangue, fanno vita sedentaria, hanno la pressione alta e fumano un numero eccessivo di sigarette. Il pericolo si configura soprattutto quando questi fattori negativi, pur non essendo singolarmente elevati, concorrono in gran numero nello stesso individuo. Tutti gli studiosi presenti hanno indicato nell'aumento del colesterolo (ipercolesterolemia) e in quello dei grassi (iperlipidemia) le cause più gravi, assieme all'aumento della pressione arteriosa. Anche l'alimentazione ha la sua parte di responsabilità nella genesi dell'arteriosclerosi. In Svezia, un paese che durante l'ultima guerra mondiale non ha praticamente subito alcuna restrizione alimentare, l'incidenza della malattia è stata pressoché costante, invece in Danimarca e in Norvegia, dove il cibo è stato per molti anni ridotto, le forme arteriosclerotiche sono notevolmente diminuite in tutto l'arco del conflitto e negli anni immediatamente successivi. Molti esperti hanno poi richiamato l'attenzione dei colleghi sulla gravità dell'aumento dei trigliceridi nel sangue, cioè di quei grassi che sono i principali costituenti del tessuto adiposo. La diagnostica ha fatto notevoli passi avanti, potendo oggi servirsi di metodi e di strumenti d'avanguardia. Uno di tali metodi è quello dell'elettroforesi e serve ad identificare la presenza dei grassi che circolano nel sangue sotto forma di lipoproteine. Esiste infatti una stretta correlazione tra i diversi tipi di iperlipoproteinemie e l'insorgenza di lesioni arteriosclerotiche: e gran parte delle ricerche d'avanguardia sono proprio rivolte a stabilire la natura e le caratteristiche di tali rapporti onde fissare con maggior sicurezza il regime dietetico e il trattamento farmacologico adatti caso per caso. Qualche volta sarà opportuno ridurre i grassi saturi (burro, latticini, uova, carni grasse) e sostituirli con i grassi vegetali; altre volte converrà ridurre zuccheri e •calorie. . In quanto alla terapia, gli esperti hanno riconfermato l'utilità dell'acido nicotinico, della colestiramina, neomicina e di altre resine attive sull'assorbimento intestinale. Il prof. De Nicola, direttore dell'Istituto di gerontologia di Pavia, ha sottolineato i vantaggi offerti da un nuovo sulfomucopolisaccaride di estrazione pancreatica. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Barnard, De Nicola, Philip Blaiberg, Schuur

Luoghi citati: Città Del Capo, Danimarca, Europa, Italia, Norvegia, Pavia, Roma, Svezia