In ascesa (Italia esclusa) i Paesi industrializzati di Mario Salvatorelli

In ascesa (Italia esclusa) i Paesi industrializzati Inchiesta Iseo sulla congiuntura estera In ascesa (Italia esclusa) i Paesi industrializzati Inghilterra, Germania Ovest, Francia, Benelux, Stati Uniti e Giappone hanno registrato un'espansione economica - Alto in tutti i paesi il tasso d'inflazione (Nostro servizio particolare) Roma, 17 aprile. Mentre l'Italia non esce dalla crisi economica che dura da almeno tre anni, i rari accenni di ripresa attendono conferma e le pressioni inflazionistiche si fanno più minacciose, da tutti gli altri paesi industrializzati del mondo occidentale affluiscono i dati che segnalano «una fase di espansione pressoché generalizzata ». Lo afferma l'ultima inchiesta mensile dell'Istituto nazionale per lo studio della congiuntura (Iseo),, àediddta':all'ètite'tb: f Da molte partì si segnalauna.scarsità di manodopera qualificata, diminuiscono le domande e aumentano le offerte di lavoro, il grado di utilizzazione delle capacità produttive raggiunge l'8S e, in alcuni Paesi, l'S7 per cento, gli incrementi della produzione industriale rispetto al 1972 — anno già positivo per il mondo occidentale in genere, sempre esclusa l'Italia — vanno dal 6 all'8 per cento su base annua, con punte anche superiori. Ecco, in breve, l'andamento della congiuntura nei Paesi considerati. Gran Bretagna — La produzione industriale, nel più recente periodo considerato, è in aumento del 6,1 per cento su base annua, le offerte di lavoro hanno raggiunto in marzo il livello più alto degli ultimi quattro anni, la conflittualità sindacale sem¬ bra in via di attenuazione, l'inchiesta del «Financial Times » in marzo. riconferma l'ottimismo degli operatori economici. Ancora sensibile l'aumento dei prezzi, intorno al 7,9 per cento annuo, ma le previsioni per i prossimi 12 mesi scontano un rincaro al consumo del 5,5 per cento, il più basso tra quelli previsti nei mesi precedenti. Germania Occidentale — Il grado di utilizzazione degli impianti industriali è salito all'87 per cento nei primi mesi- del 1973, le imprese che lamentano scarsità, di manodopera sono salite al 20 per cento, gli ordini alle industrie nel bimestre dicembregennaio superavano del 7 per cento quelli del bimestre precedente. «.La domanda interna — afferma l'Iseo — sembra si vada via via sostituen- do alla domanda estera, come principale fattore traente dell'economia ». Non migliora, invece, la pressione inflazionistica, che «si pone attualmente, a un tasso tendenziale d'incremento del 7,7 per cento annuo per i prezzi all'ingrosso, del 6,8 per cento per quelli al consumo ». Francia — La produzione industriale, in base ai dati di gennaio, mostra un tasso d'incremento annuo del 9,6 per cento, mentre in ottobre era del 5,3 per cento. Le offerte di lavoro continuano ad 'aumentare, mentre sono' diminuite in'. febbraio,, per il quinto mése consecutivo, le domande di lavoro. Le tensioni sui prezzi si sono attenuate nel primo bimestre 1973, rendendo più ottimisti gli operatori sulla possibilità di contenere l'aumento medio annuo nei limiti del 6 per cento. Paesi Bassi — Le previsioni degli organi della pianificaziohe danno per scontato un aumento dell'8,5 per cento degli investimenti del settore privato, contro una riduzione dell'8 per cento nel 1972. Il prodotto nazionale lordo, in termini reali, dovrebbe aumentare del 4 per cento, più o meno come nel 1972, i prezzi potrebbero salire ancora del 7,5 per cento, di fronte a un rialzo dell'8 per cento l'anno scorso. Belgio — La produzione industriale è in aumento al tasso annuo dell'8 per cen to, riflettendosi positivamente sul grado di utilizzazione degli impiànti e sulla domanda dei beni d'investimento. Continuano a preoccupare, invece; le pressioni inflazionistiche: in febbraio l'indice dei prezzi al minuto superava del 6,9 per cento il livello del febbraio 1972, l'indice dei prezzi all'ingrosso del 7,5 per cento. Stati Uniti — L'indice generale della produzione ha segnalo in febbraio un aumento dello 0,8 per cento su gennaio e del 10 per cento sul febbraio 1972. Il grado di utilizzazione delle capacità produttive delle industrie manifatturiere era in gennaio dell'83 per cento, ma si calcola che ora abbia raggiunto V85 per cento, e in alcuni settori si segnala scarsità di mano d'opera qualificata. I profitti delle società, al netto delle tasse, potrebbero aumentare del 12 per cento rispetto al 1972 (quando già salirono dell'Il per cento sul 1971) e c'è chi prevede un aumento del 15 per cento ed oltre. Il tasso di disoccupazione è sceso dal 5,5 per cento in ottobre al 5 per cento, e dovrebbe ancora diminuire. Le incertezze derivano dall'aumento dei prezzi, soprattutto all'ingrosso, e dal rinnovo dei contratti di lavoro che interessano 4,7 milioni di occupati e scadono in questi mesi. Giappone — Nel trimestre dicembre-febbraio la produzione industriale è salita del 5,8 per cento, contro il 4,3 per cento nei tre mesi precedenti, la bilancia commerciale nel solo mese di febbraio ha registrato un attivo di 760 milioni di dollari (circa 450 miliardi di lire) contro 623 milioni nel febbraio 1972. Si è accentuata la pressione inflazionistica, con un tasso tendenziale pari al 7,3 per cento annuo dei prezzi al consumo, mentre all'ingrosso l'indice in febbraio accusava un aumento del 9,2 per cento sul febbraio 1972. Mario Salvatorelli