Le vendette di Primavalle di Liliana Madeo

Le vendette di Primavalle Le vendette di Primavalle (Nostro servizio particolare) Roma, 16 aprile. Tutta Primavalle è toccata dal criminale attentato che è costato la vita a due dei loro. Nelle strade che corrono intorno ai lotti recinti da muri screpolati, oggi i ragazzini giocano senza allegria, fra le pozzanghere e la melma, con fili di ferro e altre povere cose. Davanti alle misere baracche la gente è ferma da questa mattina, a discutere e avanzare ipotesi. Nei tetri cortili che s'aprono all'interno delle case popolari le voci s'intrecciano, da una finestra all'altra. Si sente dire: «Mattei non era un pezzo grosso. E' stato uno strumento, non l'obbiettivo vero». Non affiora nei discorsi colti qua e là. la rabbia repressa dei derelitti e degli emarginati, che a volte esplode in manifestazioni di violenza. NC si avverte quel disinteresse per la politica e i problemi generali della società, che sociologi e organizzazioni di partito abitualmente attribuiscono al sottoproletariato delle borgate romane. Nulla è stato fatto per saldare la borgata all'economia della città. E' aumentata di anno in anno la popolazione. Roma. Stefano Mattei, otto -anni, morto assieme al fratello Virgilio (Telefoto AP) Sono arrivati nuovi immigrati, quelli dalle «sacche» più povere del Meridione e del Lazio. Sono nati altri bambini (la natalità è del 31 per cento, contro il 9 per cento dell'Aventino). E' rimasto in piedi il dormitorio pubblico, che raccoglie un centinaio di persone senza radici e senza speranze: alle 8 del mattino vengono tutti buttati fuori, anche i vecchi, i malati, i bambini; alle 7 di sera si ripresentano davanti al filo spinato che cinge la costruzione; alcuni così da anni. E' cresciuto l'affollamento nelle povere case e il distacco dalla città, incapace di garantire lavoro, assistenza, prospettive anche per i più capaci. Per la carica eversiva potenziale che la borgata racchiude in sé, tutti i gruppuscoli della sinistra extraparlamentare da anni operano a Primavalle. Bussano di casa in casa, cercano il colloquio, diffondono opuscoli. Tentano di incanalare la rabbia e la protesta sul terreno della rivendicazione politica. Il pei li condanna e li accusa di avventurismo. La parrocchia potenzia l'oratorio e i giochi per i giovani. «La popolazione risponde con diffidenza e scetticismo — dice uno studente che ha "lavorato" per due anni nella borgata. — Si sente terra di nessuno e considera estranei, "diversi". Questi rivoluzionari d'impronta borghese. Non gli dà troppo credito, insomma». L'unico gruppetto infatti che è riuscito a mobilitare l'interesse degli abitanti di Primavalle è stato quello che ha promosso un «comitato di lotta per la casa», che ha tenuto per un anno un corso serale di lezioni per preparare alla licenza media, che non ha «cambiato né facce né linguaggio né abbordato temi troppo teorici». L'attivista di un gruppetto extraparlamentare si lamenta: «Compagni di buona volontà scelgono di addestrarsi su questo terreno. Ma sono impreparati al compito e dap neggiano la causa. Permetto no che si infiltrino fra loro elementi ambigui e dissennati. Alimentano nella loro buo na fede gli equivoci di chi in buona fede non è, ma ha interesse a pescare nel torbido Una volta sono stato presente alla riunione di un gruppetto che ci scavalcava a sinistra: c'erano interventi che facevano rabbrividire, sembrava di ascoltare tanti figliocci di Rauti o Almirante». Liliana Madeo Roma. Silvia Mattei, ferita gravemente (Telefoto AP)

Persone citate: Almirante, Mattei, Rauti, Silvia Mattei, Sono, Stefano Mattei

Luoghi citati: Lazio, Roma