Nascose la droga sull'auto della moglie per farla arrestare: condannato a 5 anni

Nascose la droga sull'auto della moglie per farla arrestare: condannato a 5 anni Processo a un ginecologo romano per calunnia e possesso di droga Nascose la droga sull'auto della moglie per farla arrestare: condannato a 5 anni Voleva disfarsi della donna - Era anche accusato di procurato aborto e di corruzione della figlia (da quest'ultimo reato assolto col dubbio assieme all'amante) - Il medico, messo in carcere l'estate scorsa, ha ottenuto la libertà provvisoria (Dalla redazione romana) Roma, 14 aprile. Il ginecologo romano Rolando Rossi, che quattro anni fa cercò di fare arrestare la moglie francese, Claudine Negroni, nascondendole nell'auto cocaina e hashish, è stato condannato oggi in tribunale a 4 anni e 11 mesi di reclusione per calunnia continuata,, detenzione di stupefacenti e procurato aborto. Il medico è stato assolto, per insufficienza di prove, dall'accusa di corruzione della figlia minore, Eleonora. L'accusa di corruzione era stata contestata anche all'amante del Rossi, Paola Cicerchia, che è 'Stata prosciolta con formula dubitativa. Il tribunale, accogliendo una richiesta dei difensori, gli avvocati Giuseppe Sabati-1 ni e Domenico Cassone, han- no accordato al Rossi la libertà provvisoria. Il ginecologo venne arrestato la scorsa estate al termine di una lunga e complessa indagine, che aveva preso l'avvio verso la fine del 1968. Nel novembre di quell'anno uno sconosciuto spedì al fermo posta di piazza San Silvestro, al nome di Claudine Negroni, pacchetti contenenti sostanze stupefacenti. La stessa persona inviò alla polizia una denuncia anonima nella quale si affermava che la francese era coinvolta in un traffico di droga. Pochi giorni dopo giunse in questura un'altra denuncia del genere: «Andate a cercare nell'auto della signora Negroni — si diceva — troverete un'altra sorpresa». Infatti nella vettura della donna fu scoperta un'altra quantità di cocaina. La Negroni però non finì in carcere. La polizia si rese subito conto che era vittima di una macchinazione. Fu aperta un'inchiesta che però si esaurì con un nulla di fatto: l'autore del «brutto scherzo» non' fu identificato. Trascorse del tempo. La Negroni, che si era separata dal dottor Rossi, dopo aver avuto due figlie, Eleonora e Sabrina, fu denunciata dal marito per una serie di reati che andavano dall'adulterio alla mancata assistenza alle bambine. Nel corso dei giudizi i testimoni, favorevoli alla signora, ricevettero lettere anonime con minacce e insulti. Fu a questo punto che agli inquirenti tornarono alla mente le denunce con le quali s'era cercato di far passare la donna come una trafficante di droga. L'inchiesta venne riaperta e non fu difficile, questa volta, risalire all'autore di tutte le lettere anonime: si trattava proprio del dottor Rossi. Il ginecologo fu arrestato. Oltre alla calunnia e alla detenzione di stupefacenti, gli furono attribuiti i reati di procurato aborto e di corruzione di minorenne. Secondo l'accusa, durante una vacanza a Capri, si era abbandonato ad effusioni amorose con laCicerchia dinanz^ alla figlia Eleonora,

Persone citate: Claudine Negroni, Domenico Cassone, Negroni, Paola Cicerchia, Rolando Rossi, Rossi

Luoghi citati: Capri, Roma