Argentina: drammatica attesa del "trasferimento dei poteri,, di Livio Zanotti

Argentina: drammatica attesa del "trasferimento dei poteri,, Il 25 maggio Hector Campora alla Casa Rosada Argentina: drammatica attesa del "trasferimento dei poteri,, Voci sull'uccisione dell'ammiraglio rapito; liberato l'industriale inglese da una settimana in mano ai guerriglieri - Oggi si vota per l'elezione di undici governatori e alcuni senatori (Dal nostro inviato speciale) Buenos Aires, 14 aprile. E' divenuta ieri drammatica, al diffondersi della notizia che i guerriglieri trockjisti avevano giustiziato il contrammiraglio Francisco Aleman, la convulsa inquietudine in cui l'Argentina vive l'attesa del trasferimento dei poteri dai militari ai peronisti, fissato per il prossimo 25 maggio. Durante due ore, messaggi e telefonate di persone che senza rivelare la propria identità affermavano di parlare a nome dell'Esercito rivoluzionario del popolo (la organizzazione clandestina che dal 2 aprile tiene sequestrato l'alto ufficiale di Marina), hanno prima comunicato e poi smentito di avere ucciso Aleman. Contemporaneamente, i più intensi controlli eccezionali con i quali forze armate e polizia tentano da tre giorni di immobilizzare l'attività guerrigliera sono apparsi una con- ferma della morte del contrammiraglio. Centinaia di soldati dei corpi speciali e di agenti della polizia federale hanno praticamente circondato la zona bassa della capitale, che costeggia il Rio de la Piata, rastrellando uno ad uno decine di edifici, bloccando le automobili lungo le strade, perquisendo i passanti. « Non sappiamo ancora con assoluta certezza quale sorte sia toccata all'ammiraglio, ma fino a questo momento riteniamo che sia in vita e la nostra azione è conseguente a tale convincimento ». mi ha dichiarato stamane un capitano di Marina, impegnato con altri ufficiali nel comando dell'operazione di rastrellamento. Mentre era ancora in corso il rastrellamento, in un quartiere alla parte opposta della città è intanto riapparso l'impresario inglese Francis Victor Brimicombe, 56 anni, rapito domenica scorsa a pochi passi dall'appartamento in cui vive con la moglie, in pieno centro. Come è ormai regola, l'industriale non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione; attraverso un dirigente della compagnia « Nobleza de tabacos », di cui Brimicombe è azionista e direttore generale, è stato nondimeno possibile sapere che a compiere il sequestro sono stati due uomini e una donna, probabilmente estranei ad ogni gruppo guerrigliero. I rapitori avrebbero ottenuto da 70 a 90 milioni di lire per il riscatto. I sequestri, le rapine e gli assalti a banche e posti di polizia realizzati in questa ultima settimana, alla vigilia della seconda giornata elettorale, sono interpretati diversamente dalle varie forze politiche, e tra questi i perorasti lasciano intendere con sempre maggiore insistenza, talvolta dichiarandolo senza mezzi termini, che l'ondata terroristica sarebbe in gran parte alimentata da gruppi di estrema destra. «C'è chi ha interesse a provocare il caos — dicono —, e ovviamente questi non siamo noi ». Un'affermazione contraddetta dall'attività della guerriglia peronista, che ha rivendicato la responsabilità dell'uccisione del colonnello Irribarren e dell'assalto al tribunale di San Isidro, e tuttavia non del tutto infondata. Dopo le forze armate rivoluzionarie (Far) e i «Montoneros », entrambi gruppi armati peronisti, anche i guerriglieri dell'Erp hanno dichiarato ieri di accettare la tregua sollecitata dal neopresidente Hector Campora, sia pure soltanto a partire dal 25 maggio e fin quando il nuovo governo « non perseguiterà la guerriglia e non tradirà la fiducia del popolo ». Una prima verifica degli effetti politici provocati nell'opinione pubblica dall'offensiva guerrigliera, intanto, sarà possibile averla con le elezioni di domani e certo costituirà un'indicazione per i massimi responsabili del «justicialismo », nessuno dei quali ha finora assunto una posizione definita verso i gruppi armati. Fin dalle prime ore del mattino, sette milioni di argentini andranno alle urne per eleggere 11 governatori di altrettante province e gli ultimi 14 dei 44 senatori nazio- nali Livio Zanotti

Persone citate: Aleman, Durante, Francis Victor Brimicombe, Francisco Aleman, Hector Campora, Rosada

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires