Leone inaugura I' "Adriatica,, Un solo balzo dal Nord a Bari di Mario Salvatorelli

Leone inaugura I' "Adriatica,, Un solo balzo dal Nord a Bari Aperti gli ultimi due tronchi della nuova autostrada Leone inaugura I' "Adriatica,, Un solo balzo dal Nord a Bari Il Presidente della Repubblica, accennando ai fatti di Milano, ha contrapposto la concordia tra imprenditori, lavoratori e politici (di cui l'autostrada è frutto) alle "sparute pattuglie della violenza che impediscono all'Italia di continuare il suo cammino" - L' "Adriatica", costruita dall'Iri, sarà non solo un'arteria "delle vacanze", ma anche un'opera per rimuovere "le cause del ritardato sviluppo del Mezzogiorno" - Lunga 636 km, è costata 458 miliardi (Dal nostro inviato speciale) Foggia, 14 aprile. Da oggi si può andare interamente in autostrada a Bari da qualsiasi località dell'Italia settentrionale: mille chilometri da Torino (e 1150 dai grandi trafori alpini), 900 da Milano, 870 da Venezia. L'ultimo diaframma che divideva il Nord dalla Puglia e ne accentuava la condizione periferica di sottosviluppo è caduto quando il Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, ha inaugurato in mattinata il tronco Ancona-Pescara di 134 chilometri e, nel pomeriggio, il tronco Vasto-Foggia, di cento chilometri, ancora mancanti a completare l'autostrada «Adriatica» Bologna-Bari. Leone ha preso lo spunto da questi significati della nuova opera per ribadire l'urgenza dello sviluppo economico del Mezzogiorno e per sottolineare la scelta europeistica, «tanto necessaria all'Italia, quanto l'Italia è necessaria all'Europa». Senza, poi, fare un riferimento preciso ai recenti, tragici fatti di Milano, il presidente della Repubblica ha lanciato un appello al Paese « in questo momento difficile e impegnativo, ma tuttavia interessante, della nostra vita economica, politica, sociale», contro ogni violenza e a favore di un rinnovato impegno a risolvere tutti i problemi, a sostenere una aspirazione legittima, «in modo civile e democratico, con la massima libertà, ma nel rispetto della Costituzione ». Il presidente della Repubblica ha parlato prima nel municipio di Ascoli Piceno, dove si è recato, lasciando per qualche ora l'autostrada, per dare un «doveroso saluto» alla città colpita nei mesi scorsi da un terremoto e da un'alluvione, poi'v-p'resSo' Pescara, ad un centro direzionale della «Società Autostrade» (gruppo Iri), costruttrice e concessionaria deH'«Adriatica». Ad Ascoli Piceno Leone ha contrapposto l'esempio di questa città, «ferma ma composta» nel chiedere l'intervento dello Stato, e quello di «una piccolissima minoranza di sbandati senza ideali», e ha messo in guardia contro la spirale della violenza «i giovani, spesso generosi ma che non sanno selezionare in quanto viene loro proposto ciò che è giusto e cercano il mezzo della contestazione rabbiosa e aggressiva». Presso Pescara il Presidente ha contrapposto la necessaria concordia di intenti, tra l'iniziativa degli imprenditori, la laboriosità degli operai e la capacità dei poteri politici, di cui è lui esempio questa autostrada, «alle sparute pattuglie della violenza che impediscono all'Italia di continuare il suo cammino verso il progresso economico e sociale, nella libertà e nella giustizia, lungo il solco della democrazia». La validità della nuova autostrada per rompere l'isolamento di gran parte del Mezzogiorno è stata sottolineata, nella sosta a Pescara, dai presidenti delle Regioni che essa attraversa. Ne ha accennato, nel suo intervento, anche il presidente dell'Iri, Petrilli, quando ha detto che ^Adriatica» è destinata a rappresentare per il versante orientale della penisola un'occasione di sviluppo paragonabile a quella che l'Autostrada del Sole ha costituito per l'opposto versante. Le accoglienze a Leone, nel percorso fuori autostrada fino ad Ascoli Piceno, tra paesi imbandierati, scolaresche festose e popolazioni che applaudivano con calore, stavano a significare, al di là del fatto occasionale del passaggio del presidente, che l'autostrada ha aoceso nuove speranze in queste terre, in parte tra le più depresse d'Italia. La A-14 «Adriatica» fa parte dei grandi itinerari europei ed è già stata battezzata l'autostrada delle vacanze. Ancona, Pescara, Foggia, Bari, vogliono dire, infatti, spiagge e alte montagne, il Parco nazionale d'Abruzzo e le Isole Tremiti, la favolosa riviera del Gargano e i trulli, le chiese romaniche e i castelli normanni. Ma non c'è solo questo, e lo dimostra il traffico di autocarri e autocisri?rne che intasava finora la strada nazionale lungo il mare. I centri industriali e 1 poli di sviluppo dell'Abruzzo e della Puglia si avviano a diventare una realtà, i nomi delle più grandi imprese industriali, pnzvllèFolhsdn pubbliche e private, del Nord | non mandano più in queste zone solo i loro prodotti, ma vi impiantano fabbriche: dall'Iri alla Fiat, dalla Pirelli all'Aeritalia, per la quale ultima è di questi giorni la scelta di Foggia come sede del centro operativo, con 5 mila posti di lavoro. «Le infrastrutture ci sono», ha affermato Leone, e le autostrade 'ne costituiscono, indubbiamente.i'ùna parte importante, oggi che le distanze non si misurarlo :più in chilometri, ma in ore di viaggio, in termini di economia e di sicurezza sugli spostamenti e dei trasporti. «Ho voluto percorrerla tutta — ha ancora detto il presidente della Repubblica — per richiamare l'attenzione del Paese sui problemi di queste regioni». Dopo aver ricordato quelli più urgenti delle Marche,' dell'Abruzzo, «del Molise dei miei antenati, così caro al mio animo», della Puglia, Leone ha aggiunto: «Non spetta a me andare alla ricerca delle cause del ritardato sviluppo del Mezzogiorno. Ma spetta a me sottolineare a tutti l'assoluta, urgente necessità che il suo decollo avvenga». Qualche dato tecnico. L'autostrada «Adriatica», a due carreggiate, separate da una siepe spartitraffico, è, lunga 636 chilometri da Bologna a Canosa, perché da Canosa a Bari coincide col tratto terminale dell'autostrada che viene da Napoli. E' costata 458 miliardi e ha richiesto oltre 7 milioni e 300 mila giornate lavorative. Solo nel tratto Ancona-Pescara conta tre gallerie lunghe più di un chilometro ciascuna e che, tra l'altro, presentano la caratteristica costruttiva dell'ingresso a becco di flauto, per meglio ar¬ monizzarlo nel paesaggio. Tra gli innumerevoli viadotti il più lungo è quello sul fiume Salinello, presso Giulianova, di 1455 metri, altezza massima sul fondovalle di 93 metri. Le tariffe da Bologna a Bari vanno dalle 2950 lire dei motocicli alle 8200 delle auto¬ mobili superiori ai 1372 centimetri cubici. Come per tutte le autostrade in concessione trentennale, anche l'Adriatica dovrebbe diventare gratuita quando passerà allo Stato. E' il caso di dire: chi vivrà vedrà. Mario Salvatorelli Iì | Ascoli Piceno. 11 presidente Giovanni Leone al passaggio del casello di San Benedetto del Tronto (Tclefoto Ansa) pI

Persone citate: Canosa, Gargano, Giovanni Leone, Petrilli, Senza