Tre giovani sono arrestati mentre balzano addosso al gioielliere con tamponi imbevuti di cloroformio

Tre giovani sono arrestati mentre balzano addosso al gioielliere con tamponi imbevuti di cloroformio Da ore gli agenti della mobile, insospettiti, li stavano sorvegliando Tre giovani sono arrestati mentre balzano addosso al gioielliere con tamponi imbevuti di cloroformio Uno è un infermiere, avrebbe procurato il sonnifero e ideato l'aggressione - Altra operazione: i carabinieri identificano due dei malviventi che martedì tentarono di rapinare un impresario - Nelle loro case sono stati trovati maschere e abiti compromettenti - Terzo episodio: diciottenne scomparsa da due mesi, i genitori dicono che è prigioniera Tre giovani sono stati sorpresi mentre stavano per aggredire e rapinare un orefice: ' avevano tampóni" di garza-'è'-bottigliette di cloroformio per-stordirlo, sorprendendolo mentre chiudeva la porta della retrobottega. Spiega il dott. Falzone, capo della mobile, che ha condotto l'operazione: « Da alcune ore li avevamo sotto controllo. Il loro contegno aveva insospettito una " volante " e avevo disposto che fossero seguiti con discrezione. LI abbiamo bloccati mentre stavano scattando all'attacco ». Sono Pierglacomo Favero, 20 anni, piazza Campanella 9, Salvatore Minese, 19 anni, via Villar 49, e Salvatore Genovese, 24 anni, via Chiesa della Salute 41. Quest'ultimo, infermiere dell'Inani, probabilmente è l'organizzatore della tentata rapina. Verso le 18 sono stati notati, a bordo di una 850 « spider » da una pattuglia, in via Vandalino: « Avanzavano lentamente, fermandosi davanti a tutti l negozi — dice il dott. Falzone — e gli agenti hanno fiutato qualcosa di marcio ». Poco dopo la « 850 » era pedinata da due vetture civetta della « mobile ». Al volante della « spider » sedeva il Genovese. Per due ore la vettura ha gironzolato nel quartiere, si è fermata per tre volte davanti all'oreficeria di via Fidia 27, di cui è proprietario Giuseppe Pignari. Intuendo che i tre potevano compiere una rapina proprio in quel negozio, gli agenti hanno chiesto rinforzi. La zona è stata circondata. I tre giovani avevano progettato l'assalto alle 20,10. Il momento giusto, quando il Pignari, abbassata la saracinesca, esce con l'incasso dal retro per salire nel suo appartamento, al secondo piano. La porticina si apre sull'androne, a pochi metri dall'Ingresso sulla strada. Alle 20 la « spider » si è fermata a breve distanza dall'oreficeria. I tre sono scesi, due avevano un berretto calato sugli occhi. Sono rimasti qualche istante sul portone, poi gli agenti 11 hanno visti scattare all'interno. In quel momento l'orefice era chino nell'androne a richiudere l'uscio della retrobottega: « Ho intravisto un giovane che mi veniva addosso, poi ho sentito grida, accorrere di gente, un tafferuglio improvviso ». Gli agenti della mobile erano usciti dal nascondigli, ed erano balzati sui rapinatori. Questi hanno cercato di reagire, ma in pochi secondi due sono stati immobilizzati. Il Genovese, invece, è riuscito a fuggire a piedi. Dopo neppure un'ora si è presentato in Questura: « Debbo denunciare il furto della mia auto, una 850 spider», ha detto. E' stato subito arrestato. Tutti e tre debbono rispondere di tentata rapina plurima aggravata e porto abusivo d'armi. Sulla « spider », infatti, sono stati trovati due coltelli. Il Genovese deve anche rispondere di simulazione di reato, per aver denunciato il furto dell'auto. ■k I carabinieri della 2* compagnia urbana sono sulle tracce dei banditi che martedì pomeriggio, in via Albenga 22, tentarono di rapinare l'Impresario edile Mario Tessarl. Due pregiudicati sono stati fermati ieri notte: Pietro Villani, 31 anni, via Giulletti 1, e Raffaele Ancona, 24 anni, corso Peschiera 145/F. Un primo rapporto a loro carico è stato presentato ieri mattina dal capitano Bianco alla magistratura e il fermo è stato tramutato in arresto. Il tentativo di rapina venne compiuto da tre individui mascherati e armati, ma probabilmente soltanto di pistole scacciacani. Un complice 11 aspettava sulla strada al volante di un'auto. Era giorno di paga e il Tessarl aveva in tasca tre milioni. I banditi entrarono nell'ufficio mentre l'impresario e la segretaria consultavano dei registri. Con loro vi era l'operalo Giorgio Barbano, 36 anni. La donna al loro apparire svenne, il Barbano finse di alzare le mani, poi si gettò sul bandito che gli stava più vicino. I due caddero avvinghiati: colpito alla nuca dal calcio della pistola, anche l'operaio perse i sensi. Il Tessarl approfittò della confusione e da una porta secondaria riuscì a fuggire. I banditi frugarono per un poco nell'ufficio alla ricerca dei soldi, poi stizziti, se ne andarono. Ora nella casa del Villani e dell'Ancona sono stati trovati indizi accusatori: tra l'altro una maschera e indumenti uguali a quelli indossati da uno dei banditi. * Una dattilografa di 18 anni, Filomena Rizzuto, via Castelgomberto 116, manca di casa da quasi due mesi. Il pomeriggio del 25 febbraio scorso, dopo aver aiutato la madre nelle faccende domestiche, era andata a ballare con alcuni amici. Nella discoteca si era trattenuta due ore circa. Da allora nessuno l'ha più vista, tutte le ricerche sono state inutili. I genitori hanno sporto denuncia di rapimento alla polizia femminile: « E' sempre stata una figlia modello — racconta il padre, Amedeo, 48 anni, operaio alla Centrale del latte — non aveva grilli per la testa. Sicuramente è stata rapita da qualcuno che ora la tiene nascosta. Diversamente et avrebbe almeno telefonato o scritto ». La madre, Enrica, 43 anni, è sofferente di cuore. Da quando la figlia è scomparsa ha già avuto alcune crisi: « E' tremendo ogni mattina scendere alla cassetta delle lettere e non trovare mai una sua lettera — dice —. Se Filomena non torna morirò ». •k Due ragazzi di 14 anni, Emiliana Marchetti e Sauro Paolotti mancano di casa dall'altro ieri. Abitano a Settimo, rispettivamen¬ te in via Petrarca 37 e in via Fornaci 14 e frequentano la stessa classe, terza media, nella scuola di via Buonarroti. I compagni li hanno visti mercoledì pomeriggio alla lezione di ginnastica ma a sera 1 familiari ne hanno atteso Invano il rientro. Al momento della scomparsa il Paolotti indossava una giacca a quadretti e pantaloni chiari, la ragazza un giacca di color rosso, pantaloni blu scuri e le scarpette da ginnastica. Entrambi avevano con sé 1 libri di scuola. I genitori hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri. * Da una macelleria di corso Sebastopoli sono stati rubati 450 chilt di carne. Ieri mattina una volante di passaggio ha notato" che il cancello dello stabile al numero 244 era stato forzato. Nella notte i ladri erano penetrati nel cortile e dopo aver sfondato la porta della retrobottega si erano impadroniti di tutta la merce contenuta nella macelleria, di proprietà di Bruno Benente di 30 anni: «Si trattava dt carne di vitello — ha detto il macellaio avvertito dagli agenti —. Sono sparite anche 4500 lire che tenevo nel cassetto». Salvatore Minese, Piergiacomo Favero e Salvatore Genovese arrestati dalla Mobile - Filomena Rizzuto, è scomparsa