Milano: in Fiera settanta Paesi di Gino Mazzoldi

Milano: in Fiera settanta Paesi Domani la rassegna Milano: in Fiera settanta Paesi Gli espositori sono 10.808 (8061 gli italiani) - Un milione e mezzo di prodotti e novità - "Un test del momento economico" Fra le delegazioni, anche la Cina popolare (Dal nostro corrispondente) Milano, 12 aprile. La Fiera di Milano come «test» per le prospettive dell'Italia che produce, in un momento economicamente e politicamente delicato. Questa la funzione della cinquantunesima edizione della «Campionaria» che, a 48 ore dalla inaugurazione ufficiale, che avverrà sabato, il segretario generale, Michele Guido Franci, e il direttore dei servizi stampa e propaganda, Gustavo Montanaro, hanno illustrato stamani ai giornalisti italiani e stranieri. «Esponiamo — ha detto Franci — non meno di un milione c messo di prodotti dell'industria, dell'agricoltura e dell'artigianato, provenienti da 76 paesi di tutti i continenti. Gli espositori saranno 10.808, di cui 8061 italiani e 2747 stranieri». Le cifre denunciano un modesto regresso, valutabile attorno al 5 per cento, delle presenze nazionali, e un aumento del 2,69 per cento degli espositori esteri. Il fenomeno trova giustificazione nell'accennato sviluppo delle mostre settoriali, passate da 44 a 50 nel giro di un anno. Questa nuova realtà ha finito per drenare una sia pur esigua porzione della clientela tradizionale della «campionaria», soprattutto nei settori dei casalinghi e del giocattolo. E' un fenomeno fisiologico, del resto compensato in parte dalla più nutrita partecipazione estera. La Fiera ha avuto cosi la possibilità di soddisfare le maggiori richieste di spazio, da tempo avanzate dagli espositori. Non per nulla, alla sia pur contenuta flessione degli espositori, fa riscontro un aumento delle superfici nette dei posteggi, passate dai 260.546 metri quadrati del 1972 ai 263.327 dell'attuale edizione. Per quanto riguarda le partecipazioni ufficiali estere, interessante è la larga adesione, accanto a quella delle nazioni più sviluppate, di Paesi del «Terzo Mondo», ai quali la Fiera fornisce uno strumento insostituibile di promozione delle loro relazioni commerciali,,,Quest'anno -sarà, .apqrl-o, per la prima volta, il nuovo «Palazzo Africa», destinato ad accogliere le delegazioni del continente nero presenti alla rassegna. Gli Stati dell'America latina, oltre a partecipare singolarmente al mercato, nell'ambito del centro internazionale degli scambi (Cis) e nei diversi settori espositivi, organizzeranno, con la colla borazione dell'Istituto italolatino americano, ima grande mostra collettiva al padiglione Cis-Dip 23, per presentare le produzioni industriali e artigianali e le risorse turistiche di un intero continente. Nove settori Accanto all'intenso programma di contatti d'affari, tra operatori singoli, la 51* edizione fieristica aggiungerà un nutrito calendario di visite da parte di missioni economiche provenienti dai più lontani paesi. Già ne sono annunciate una trentina, tra le quali fa spicco una delegazione della Cina Popolare, guidata da un alto esponente dell'economia cinese, che si tratterrà a Milano molti giorni, per compiere un'accurata ispezione al quartiere fieristico e per discutere con gli organizzatori le modalità per attuare una massiccia partecipazione della Cina alla rassegna del prossimo anno. La Fiera si articola in nove enormi settori, completati da una rete capillare di servizi, destinati ad accontentare anche il piti esigente dei visitatori: sale per convegni, dodici ristoranti, tavole calde e selfservice; rivendite di tabacchi e francobolli, banche, uffici postelegrafonici, alberghi diurni, posti di assistenza sanitaria e altri servizi. Una piccola città nella metropoli. Ci sono novità, alla cinquantunesima Fiera di Milano? Una domanda ovvia, che i dirigenti danno per scontata, sia da parte delle categorie mercantili sia da parte dei visitatori privati. Novità, certo, ci sono, e moltissime: una fiera non avrebbe ragione di esistere, se non potesse dire ima parola nuova in tutti i settori ai quali presta le proprie attrezzature. Tuttavia non ci si devono aspettare nuovi padiglioni, nuovi .settori, come accadeva quando la «Campionaria» era in fase di sviluppo e anno per anno allargava i propri orizzonti a nuove mostre e nuovi saloni specializzati. Le novità di quest'anno — ora che la «Campionaria» i punta il suo prestigio sulla funzione di appuntamento e di convergenza del mondo produttivo, ad alto livello — vanno ricercate nei perfezionamenti che, da una parte, la produzione realizza sulla base delle esperienze precedenti e dall'altra, la stessa Fiera compie per migliorare il tipo di presentazione dei prodotti. Lo studio di perfezionamento, per rendere più moderna, più funzionale, più «giovane», in livsctgindfetleèobindddLvmrgzzncescg1aacslcnvtappmdddcMapipml linea con le tendenze di rinnovamento da ogni parte espresse, si nota nell'insieme del complesso fieristico, articola, to, come si diceva, in nove grandi settori merceologici ed in un ricco e veramente moderno corollario di servizi offerti ai visitatori e agli espositori. i convegni Non meno denso, infine, l'elenco dei convegni che, come è ormai tradizione, la Fiera ospiterà per recare un contributo fattivo alla discussione, in un ambito internazionale, dei problemi più attuali posti dall'evoluzione tecnologica e delle relazioni commerciali. La lista si apre con due convegni riguardanti più direttamente il campo operativo fieristico: l'uno, dal titolo «Negoziati commerciali internazionali: conflitto o cooperazione?», che si terrà nei giorni 16 e 17 aprile, con la partecipazione di economisti ed esperti di nove Paesi; l'altro, sul tema «Il futuro si chiama: centri e aree commerciali per gli affari», che avrà luogo il 17 aprile. Durante i dodici giorni di apertura della manifestazione avranno luogo 15 incontri. Alcune di queste manifestazioni sono ormai ricorrenti, come la «Giornata idroclimatologica internazionale», le «Giornate della chimica» e il «Convegno africano»; altre del tutto nuove, o che si richiamano ad iniziative organizzate nelle precedenti edizioni e ne riprendono, allargandolo, il tema. E' il caso dell'«lncontro dei sindaci delle grandi città del mondo», nuovamente indetto dall'Ente Fiera, con la collaborazione del comune di Milano, per permettere agli amministratori delle principali metropoli di continuare il dialogo già iniziato l'anno passato, affrontando l'argomento di grande attualità della «Vita nelle grandi città». Gino Mazzoldi

Persone citate: Gustavo Montanaro, Michele Guido Franci