I mafiosi arrestati

I mafiosi arrestati I mafiosi arrestati (Segue dalla 1" pagina) va mafia » di Palermo si era iniziata in febbraio, dopo il rilascio dell'industriale edile, Luciano Cassina, rapito a ferragosto nel centro di Palermo; per riscuotere un elevato riscatto (certamente molte centinaia di milioni, la cifra esatta non s'è mai saputa) i banditi mafiosi lo segregarono per 176 giorni. In quei lunghi mesi, durante le trattative, gli investigatori si fermarono, temendo che i malviventi potessero uccidere l'ostaggio. Liberato Cassina, la polizia ebbe finalmente via libera e. durante le indagini ottenne le inaspettate rivelazioni-confessioni di Leonardo Vitale, che gettarono nuovi squarci sulle attività criminose di alcune « cosche » della « nuova mafia » proliferata all'ombra dei boss latitanti all'estero da anni, come Luciano Liggio e i due cu- i gini omonimi Salvatore Gre co. Una mafia fertile nelle borgate, ma ben introdotta anche negli uffici, nei centri di potere, depositaria di decine di migliaia di voti. Secondo carabinieri e polizia i mafiosi uccisero Enzo Traina, figlio d'un ricco commerciante. Lo attesero la sera del 17 ottobre '71 armati e mascherati in piazza Leoni. Era l'una di notte. Vincenzo Traina era andato al cinema e stava rincasando. Si ribellò con forza e gli assalitori, accortisi che lui forse li avrebbe potuti riconoscere, lo uccisero con un colpo in piena'fronte. Gli altri omicidi che sarebbero stati « spiegati » con le rivelazioni di Leonardo Vitale sono quelli di Giuseppe Bologna, dell'agricoltore Pietro Di Marco, 43 anni, e del commerciante Vincenzo Mannino cinquantacinquenne. Il primo fu assassinato a lupara il 26 gennaio del '72 in una trazzera della borgata Villa Tasca, perché aveva « preteso » alcuni pascoli su cui esercitavano il dominio tre o quattro « amici degli i amici » intoccabili. Anche la | lupara uccise Mannino il 15 ottobre 1960 in via Utasca Lanza. Questi era un ex della « banda Giuliano » e anche lui aveva « sconfinato ». Giovedì sera l'ultimo fatto di sangue: in un magazzino è stato trovato Salvatore Vitale, avvelenato da una dose di anticrittogamico che avrebbe fulminato un bue. E' stato assassinato o forse si è suicidato o, altra agghiacciante ipotesi « è stato suicidato »? Probabilmente Salvatore Vitale, un fiorista trentaquattrenne, sapeva molte cose anche sul sequestro Cassina, sapeva ed aveva paura. a. r.

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