Mangano: mandati di cattura? Infelisi: arrestata la domestica

Mangano: mandati di cattura? Infelisi: arrestata la domestica Le inchieste sull'attentato e il tentativo di sequestro Mangano: mandati di cattura? Infelisi: arrestata la domestica II questore ferito avrebbe detto: "Chi ha pagato i sicari ora vorrà ucciderli" - Molte persone pedinate, forse arrèsti imminenti - Accusata di simulazione la domestica del pretore che aprì l'inchiesta sui telefoni spia Una retata in tutta Italia: in carcere una quarantina di mafiosi (Nostro servizio particolare) . Roma, 9 aprile. Per il « caso Mangano » è esclusa ogni possibilità di collegarlo con l'episodio accaduto in casa del pretore Infelisi, le indagini della polizia si rivolgono in direzione « mafiosa ». Sono in corso da Nord a Sud retate e arresti per colpire l'organizzazione criminosa, che voleva uccidere il funzionario della Criminalpol. Trentasette mafiosi sono stati arrestati per vari reati, ma gli inquirenti sperano di ottenere qualche informazione utile per l'attentato a Mangano. Il questore è pronto a prendere parte attiva alle indagini sui responsabili dell'agguato di giovedì notte. Le sue condizioni sono migliorate nettamente e stamane il medico curante, prof. Grassi, lo ha fatto alzare. Il funzionario ha sorriso quando, indossata una vestaglia, ha potuto camminare da solo nella stanza, senza appoggiarsi neppure ad un bastone. Le ferite gli dan¬ no fastidio e ha tuttora la testa pesante. Mangano si è seduto sul letto del suo autista, Domenico Casella, che migliora sensibilmente e potrà essere interrogato domattina dal magistrato De Nicola, che si occupa dell'inchiesta. La Criminalpol e la Squadra Mobile hanno avuto dal questore elementi utili per l'indagine. Il questore ha detto di escludere la « pista sarda » ( quella cioè di pastoribanditi che agiscono per commissione anche nel continente). Guardando a quella «siciliana » non è contrario a pensare a « killers » professionisti, ingaggiati per l'occasione. Questo vuol dire che telefoni-spia e mafia sono le due piste da battere e che l'una non escluderebbe l'altra. « Chi mi ha teso l'agguato — avrebbe detto Angelo Mangano — ha sbagliato. Chi lo ha pagato deve pensare ora ad eliminarlo ». Il segreto istruttorio non lascia trapelare le novità delle indagini. C'è una domanda precisa che per ora non può avere risposta: i mancati killers sono stati identificati? Le indiscrezioni trapelate dicono che è stato emesso un mandato di cattura, spiccato dal magistrato De Nicola. La notizia non ha trovato conferma (ed è naturale perché non si vogliono diffondere informazioni che possano mettere in guardia eventuali ricercati), ma non è stata neppure smentita. Angelo Mangano sta preparando il suo piano ed è questo il mi/1 ivo per cui ci sono ordini tarativi di «silenzio»: chi ha agito non voleva intimidire il funzionario, ma uccidere. Il colpo è andato, imprevedibilmente per l'organizzatore, a vuoto. Ora la « mente » ha tutto da perdere e può lasciarsi prendere dal panico perché conosce quello che Mangano gli sta preparando. Negli uffici di polizia stasera si parla di persone con le ore contate: sarebbero pedinate e controllate perché cadano in trappola con tutte le evidenze contro di loro. f. c. Roma, 9 aprile. Colpo di scena nelle indagini sul presunto tentato rapimento della figlia del pretore Luciano Infelisi, il magistrato che ha dato l'avvio all'inchiesta sulle intercettazioni telefoniche. Il sostituto procuratore della Repubblica, Enrico De Nicola, che (Continua a pagina 2 in terza colonna) Roma. La domestica del pretore Infelisi, Rosalba Santoro, dopo l'arresto (Tel. Ansa)

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