I difensori di Capanna chiedono nuovi giudici

I difensori di Capanna chiedono nuovi giudici Per il nuovo dibattimento I difensori di Capanna chiedono nuovi giudici Sostengono che» nel sospendere il processo (mutando imputazione), è già stata emessa una sentenza (Dal nostro corrispondente) Milano, 7 aprile. (g.m.) I legali di Mario Capanna, Giuseppe Liverani, Fabio Guzzini e Salvatore Toscano hanno presentato oggi al presidente del tribunale di Milano, Mario Usai, un'istanza con la quale, richiamandosi all'articolo 61 del codice di procedura penale, chiedono che aneli'assegnare il processo per il dibattimento» vengano esclusi id giudici Treglia, D'Errico e Mollame, componenti del collegio giudicante dell'ottava sezione». Secondo le disposizioni dell'articolo 61, 2 comma, del codice procedura penale, «non può partecipare al giudizio il giudice che ha pronunciato o è concorso a pronunciare la sentenza di rinvio a giudizio (oggi ordinanza)». I ti e magistrati, investiti del processo per i reati denunciati dal rettore della Statale Schiavinato, giovedì scorso hanno infatti accolto un'istanza del pubblico ministero, Marini, con la quale il processo è stato sospeso e gli atti sono stati trasmessi allo stesso rappresentante della pubblica accusa. I giudici hanno mutato l'imputazione di violenza privata in quella di violenza a pubblico ufficiale. La difesa si era opposta. La corte aveva tuttavia ritenuto di accogliere l'istanza del pubblico ministero Marini. Ora, gli avvocati Banfi, Boneschi, Janni, Malagugini, Mariani, Pecorella e Pepe sostengono che, con tale ordinanza, il tribunale ha emesso un giudizio «inamissìbile, che anticipa quello che avrebbe dovuto essere un giudizio espresso solo a termine del dibattimento». In particolare, la decisione del tribunale «ha concorso a determinare gli elementi per la formulazione del capo d'imputazione e della richiesta di rinvio a giudizio». Da tali rilevazioni la richiesta dell'applicazione dell'articolo 61 con la conseguente esclusione, dal dibattimento processuale, dei giudici Treglia, D'Errico e Mollame.

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